Tesla alza la voce sui social: mostra i segreti delle fabbriche, c'è anche il robot Godzilla
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 14 Febbraio 2023, alle 10:14 nel canale Auto ElettricheTesla sta sensibilmente aumentando la comunicazione sui social ed ha appena mostrato i robot della fabbrica di Berlino, compreso il gigante Godzilla
Nelle ultime settimane ci sono state voci secondo le quali Tesla vorrebbe aumentare la sua esposizione mediatica, in parte anche per controbilanciare le stravaganze di Elon Musk.
Ed in effetti osservando l'account ufficiale Twitter nelle scorse ore si direbbe che la comunicazione è aumentata, ma mai incentrata sui veicoli, quanto piuttosto sul reparto produttivo e sulle tecniche all'avanguardia utilizzate, che portano a un margine operativo che nessuno riesce ad avere nel settore.
13 different body parts are stamped with a total of 7300 tons of force, in a press line that runs at up to 16 parts per minute pic.twitter.com/gSAynANrAx
— Tesla (@Tesla) February 13, 2023
In diversi tweet vediamo macchinari e tecniche utilizzate, con riferimento allo stabilimento di Berlino, uno dei due più recenti. Qui 13 diverse parti vengono stampate con delle presse in grado di preparare fino a 16 componenti per minuto.
Ma l'innovazione più importante, e forse anche quella più conosciuta delle fabbriche Tesla è costituita dalle mega presse di produzione italiana, in grado di realizzare una grossa parte di telaio in un pezzo unico, anziché ottenerlo da circa 70 parti saldate tra loro.
In the body shop, stamped parts & chassis castings are welded together by 600+ robots. Each car body is then lifted into the paint shop by one of the largest industrial robots ever, named Godzilla pic.twitter.com/n5jGXhmLkB
— Tesla (@Tesla) February 13, 2023
Dopo che questa parte fondamentale è saldata e unita al resto del telaio, tramite circa 600 robot, il corpo della vettura è indirizzato verso il reparto verniciatura, tramite uno dei robot industriali più grandi sul mercato, che a Berlino hanno chiamato nientemeno che Godzilla.
41 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoÉ tutta una questione di flessibilità della linea di produzione e di costo degli stampi.
Con "fino a 70 parti da saldare" puoi passare al volo tra produrre un auto a produrne un altra simile, ma con differenze nella forma del telaio o della scocca.
Con un pezzo unico stampato hai molta meno flessibilità (senza contare che ogni singolo stampo costa un botto).
Non é un caso che (almeno alla prima presentazione ) Musk aveva detto che per produrre il Cybertruck volevano usare piegatrici per realizzare la sua miniscocca/telaio (in modo da ridurre sia le saldature che gli stampi ed avere più flessibilità rispetto agli stampi).
Con "fino a 70 parti da saldare" puoi passare al volo tra produrre un auto a produrne un altra simile, ma con differenze nella forma del telaio o della scocca.
Con un pezzo unico stampato hai molta meno flessibilità (senza contare che ogni singolo stampo costa un botto).
Non é un caso che (almeno alla prima presentazione ) Musk aveva detto che per produrre il Cybertruck volevano usare piegatrici per realizzare la sua miniscocca/telaio (in modo da ridurre sia le saldature che gli stampi ed avere più flessibilità rispetto agli stampi).
siamo arrivati alla situazione in cui tesla produce più velocemente, le auto sono più resistenti e costano meno.
essere più "flessibili" non credo sia un valore aggiunto se tesla continua a diffondersi a questo ritmo
Con "fino a 70 parti da saldare" puoi passare al volo tra produrre un auto a produrne un altra simile, ma con differenze nella forma del telaio o della scocca.
Con un pezzo unico stampato hai molta meno flessibilità (senza contare che ogni singolo stampo costa un botto).
Non é un caso che (almeno alla prima presentazione ) Musk aveva detto che per produrre il Cybertruck volevano usare piegatrici per realizzare la sua miniscocca/telaio (in modo da ridurre sia le saldature che gli stampi ed avere più flessibilità rispetto agli stampi).
bisogna anche considerare il fatto che un telaio in pressofusione è soggetto a dei limiti geometrici dettati dalla tecnologia il che impone vincoli di dimensioni e rigidità che limitano le possibilità di intervento dei progettisti (senza contare l'impossibilità di riparazione)
magari meno coupé e più versatile, se non è chiedere troppo
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