Tavares: "Stellantis ha perso produzione per colpa degli scarsi incentivi italiani"
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 24 Gennaio 2024, alle 14:27 nel canale Auto ElettricheIl numero uno di Stellantis attacca gli incentivi italiani, definiti troppo scarsi, e visti come causa di un calo della domanda e perdita di produzione
Continuano a trapelare le dichiarazioni del numero uno di Stellantis, Carlos Tavares, riguardanti le auto elettriche e tutte le dinamiche che girano attorno alla transizione energetica.
Dopo aver parlato della corsa al ribasso dei prezzi attuata da alcuni competitor, con sicuramente Tesla al primo posto, questa volta il CEO si è addentrato nella questione incentivi nazionali per l'acquisto di nuovi veicoli, puntando il dito soprattutto sulla situazione italiana.
Tavares ci tiene a far capire bene il punto di partenza, e la posizione del suo Gruppo: "L’azienda Stellantis ha sollecitato il governo italiano per un periodo di nove mesi per sostenere le vendite di veicoli elettrici". Il riferimento è sicuramente agli scarsi contributi concessi al singolo cittadino, ed al fatto che i vari paletti introdotti dall'esecutivo attuale lasciano accesso agli incentivi solo a vetture di modeste specifiche e qualità.
Di recente Fiat ha dovuto rivedere la quantità di personale al lavoro sulla 500 elettrica, nello stabilimento di Mirafiori, proprio per una domanda inferiore alle attese. Paradossalmente il governo italiano vorrebbe più produzione negli impianti italiani, ma fino ad ora non aveva risposto alle richieste di Stellantis per avere maggiore supporto, sia con incentivi diretti, sia indiretti, come quelli a sostegno dei costi energetici.
Il primo giorno di febbraio potrebbero essere presentati i nuovi, e molto interessanti, incentivi (qui avevamo pubblicato la tabella trapelata), ma nel frattempo Tavares è molto critico, e lancia un'accusa nemmeno troppo velata: "L’Italia sta investendo significativamente meno risorse finanziarie rispetto ad altri importanti Paesi europei per sostenere i veicoli elettrici. Ciò ha come conseguenza la perdita di opportunità di produzione in Italia che avremmo potuto sfruttare. Abbiamo già perso nove mesi di produzione aggiuntiva a Mirafiori".
Non resta dunque che attendere le comunicazioni del governo Meloni, per capire se le ingenti somme anticipate saranno confermate, e nel caso se Tavares avrà quindi parole di elogio.
38 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoRiguardo Tavares, qualcuno gli dia un paio di schiaffi cosi si resetta e magari comincia a dire cose meno insensate.
Il mercato dell'auto europeo prenderà una bella botta, di cui non sono assolutamente contento, ma non si sono mossi in tempo. Ci siamo martellati i maroni con le norme euro, e lo stiamo facendo tutt'ora con l'inutile euro 7, senza realmente innovare. E ora? S'attaccamo.
Ho dovuto cercare con google, intendi questo ?
https://www.youtube.com/watch?v=oVXy2knZHTA
Non è nemmeno più italiana, che cosa vuole questo
Posso dire "Tavares vai a fare la pupù in un campo di ortiche" ?
È un paragone assurdo. Magari i nomi possono anche essere uguali o simili ma una macchina dell'epoca e una macchina attuale non hanno quasi niente in comune.
Tanto per darti un'idea una Panda del 1998 a parte che costava almeno di listino circa 12 milioni e non 10 ma aveva 39CV e 900cc di cilindrata. Niente elettronica o quasi e seppur vado a memoria quasi sicuramente niente aria condizionata o anche solo una radio.
Sia chiaro erano diversi anche gli scopi... la Panda all'epoca era una macchina con cui ci andavi per i campi cosa che con la Panda attuale difficilmente fai allo stesso modo.
La Panda odierna è una piccola utilitaria destinata alle famiglie mentre quella del 1998 era destinata ai contadini.
Poi sia chiaro Tavares si qualifica da solo per le scemenze che dice e non voglio assolutamente difenderlo.
Dopo aver cambiato ragione sociale in Lussemburgo, spostato produzione in est europa e in futuro nord Africa, dopo che si sono svenduti ai francesi e hanno iniziato a vendere stabilimenti produttivi su Ebay, mi sembra il minimo dare ancora qualche migliardello di incentivi.
92 minuti di applausi
Akio Toyoda
"Le elettriche non domineranno mai il mercato"
https://www.quattroruote.it/news/in...l_mercato_.html
"Non importa quanti progressi facciano le elettriche, penso che avranno comunque solo una quota di mercato del 30%" e pertanto non arriveranno a 'dominare' il mercato".
Neutralità tecnologica. Inoltre, per Toyoda, i consumatori "non dovrebbero essere obbligati ad acquistare" auto elettriche e l'industria non dovrebbe subire imposizioni industriali da parte dei politici. Insomma, i veicoli a batteria non dovrebbero essere sviluppati escludendo altre tecnologie come l'ibrido o le celle a combustibile di idrogeno. In poche parole, Morizo, come viene chiamato Toyoda nel mondo delle competizioni sportive, ha ribadito la sua preferenza per un approccio "tecnologicamente neutrale" alla transizione energetica e "multi-percorso" perché il vero nemico da combattere non è l'auto, bensì la CO2.
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