Sono Motors cerca di salvare l'auto fotovoltaica con il car sharing aperto a tutti
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 10 Settembre 2021, alle 16:46 nel canale Auto ElettricheSono Motors, ideatrice della Sion, auto elettrica con pannelli fotovoltaici, cerca un'opportunità di guadagno in un nuovo modello di business: gli utenti metteranno a disposizione in sharing la propria Sion, e anche auto di altri marchi
La storia di Sono Motors inizia ad essere lunga e articolata. Nel 2016 l'azienda con sede in Germania propose la sua visione di auto elettrica: la Sion, una vettura compatta, efficiente, e ricoperta dove possibile con pannelli fotovoltaici. L'idea piacque parecchio, tanto da attirare possibili acquirenti che decisero di depositare una caparra nel preordine.
È storia più recente invece la fine di questi fondi, e di diversi tentativi di mantenersi a galla durante lo sviluppo finale, anche attraverso il crowdfunding. L'auto nel frattempo è stata rinviata più volte, fino all'ultima comunicazione ufficiale circa il possibile lancio, che recita 2023.
Il business plan di Sono però non riguarda solo la produzione e la vendita di auto, ma anche sviluppare nuovi servizi da associare ai veicoli. Uno di questi prevede un modello di car sharing innovativo, applicato solo a piccole comunità di amici, parenti e conoscenti, che possono condividere le auto, evitando che restino ferme per la maggior parte della giornata.
Sono Motors ha ora aggiornato questa idea, rendendo nota l'intenzione di espandere il sistema anche ad altre auto, indipendentemente dal marchio. Resta il concetto di base delle piccole comunità, fino a 12 utenti, per mantenere una cerchia ben organizzata e con la fiducia alla base dello sharing. Secondo Sono, questa modalità può aumentare l'utilizzo effettivo di un veicolo fino al 150%. Quello che interessa all'azienda però è il possibile introito, e da questo punto di vista diventa importante la stima di 295 milioni di euro di ricavi entro il 2025.
Il tutto avverrebbe comunque tramite l'app per smartphone di Sono, anche per i proprietari di altri veicoli. A costoro sarebbe consentito comunque registrarsi ed effettuare tutti i passaggi per entrare nella propria comunità ristretta. Nella fase iniziale saranno necessarie operazioni "manuali" come lo scambio delle chiavi, ma è in progetto anche una totale digitalizzazione dell'attivazione delle auto. Il servizio è al momento in fase di test in Germania in numeri molto ridotti, ma verrà presto aperto a selezionati proprietari, con il rilascio dell'app previsto nel corso del 2022.
2 Commenti
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Un business model protetto da potenziali nuovi entranti. Talmente protetto che dopo 2 settimane questa cerchia di utenti si organizzerà autonomamente senza usare l'app e senza pagare nessuna fee...
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