Nuovi negoziati sui dazi alle auto cinesi, ma Pechino si vendica e blocca le fabbriche italiane e europee
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 28 Ottobre 2024, alle 10:12 nel canale Auto ElettricheSembra che la Commissione Europea e Pechino possano prolungare i negoziati per risolvere la questione dazi, ma intanto il governo cinese ha imposto lo stop alle fabbriche europee
43 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon parliamo poi delle altre citate che Zoe e compagnia non le comprerei nemmeno per sbaglio, nemmeno nell'edizione odierna, perché sono totalmente indecenti.
Fino a Tesla prima e cinesi poi l'offerta elettrica era del tutto inesistente. Di fatto la maggior parte della gente non era nemmeno a conoscenza che esistesse una offerta elettrica e la stessa Toyota e compagnia ci credevano poco.
Poi che piaccia o no Musk è riuscito a forzare la mano e creare una domanda ma sostanzialmente prima di Tesla è come se non ci fosse stato nulla sull'elettrico.
Non esiste, per definizione, un equilibrio in tal senso. Come diamine potresti calcolare un prezzo giusto fra paesi con culture, geografia, tecnologia, morale e l'elenco sarebbe infinito, diversi!?
Ma poi chi dovrebbe essere questo supremo giudice che stabilisce il punto di equilibrio? Chissà perché risulterebbe che siamo noi... ma guarda il caso.
E te fossi dall'altra parte ti starebbe bene? Io non credo.
Quando è emerso il problema del buco nell'ozono Al Gore era ancora a fare i sit in e i suffumigi alla maria con i fricchettoni.
Qualcuno si sarà accorto che la situazione peggiorava anche senza i CFC del mio ddt.
vero, era un fervente democratico, ma all'epoca i miliardi di dollari elargiti alle Case furono svariati.
La matematica lasciala ai matematici, la Finanza risponde a regole diverse*. Tesla ha sempre goduto di una benevolenza bancaria e dei fondi d'investimento, e tutti questi se avessero guardato la matematica lo avrebbero preso a pedate nel sedere, ma lui ha il merito di aver rischiato di suo; sono innumerevoli le aziende che hanno raccolto botte clamorose per poi emergere, anche con capitalizzazioni superiori...la stessa Amazon ha avuto risultati in rosso per anni.
*sappiamo che è tiratissima come affermazione, prendiamola in senso lato
Il salato conto della transizione...
Perché con le fabbriche in Europa non potrebbero fare le porcate che fanno in cina:
Sovvenzioni alla produzione
Sfruttamento dei lavoratori
Glissare su tante norme ambientali
Immissione di vagonate di CO2 in atmosfera
Se non hanno questi vantaggi nemmeno loro possono fare quei prezzi li.
PS
E non non combinano nemmeno facendo tutto in cina e assemblando in Europa, non potrebbero dichiarare che è fatta in Europa
Ti va di fare una scommessa? Niente di eclatante eh... una pizza. Io scommetto che non vedremo alcuna fabbrica in Europa se non operazioni di facciata o poco più. D'altra parte c'è mai stato qualcuno che ha rispettato certi tipi di accordi? Perfino Stellantis ce lo sta allegramente mettendo in quel posto chiudendo in Italia poco per volta. Se poi il nostro traguardo è UNO stabilimento magari in Polonia o Romania allora tanto di cappello.
Ma dai... al di là che ognuno si compra quello che gli pare ma prima di Tesla erano più che una nicchia di mercato una roba che faceva numeri irrisori. Sostanzialmente inesistenti e penso che nessuno possa contestare ciò.
Esattamente... qua hai centrato! Una Prius? Nemmeno l'avrei mai lontanamente presa in considerazione. Una M3 da meno di 5s... ho voglia eccome di provarla!
Anche su questo ci sarebbe tantissimo da dire. Capiamoci la Cina sovvenziona... punto! Però allo stesso tempo anche da noi quante sovvenzioni dubbie ci sono state dagli stati? Quanti soldi abbiamo buttato anche solo noi in FIAT ora Stellantis o la Germania in VW?
Sia chiaro io sarei d'accordissimo a dire mai più sovvenzioni pubbliche e quindi puniamo importazioni che hanno benefit del genere però allora non si fanno più davvero nemmeno da noi.
Sia chiaro io sarei d'accordissimo a dire mai più sovvenzioni pubbliche e quindi puniamo importazioni che hanno benefit del genere però allora non si fanno più davvero nemmeno da noi.
Non si tratta della stessa cosa, le sovvenzioni che sono state fatte in Europa ed anche negli USA erano mirate a sostenere la domanda locale o la produzione nazionale per il mercato nazionale.
Per questo gli incentivi in Europa vengono dati per auto VENDUTE in Europa
(se un azienda Europea vende in USA o fuori dall'Europa un auto prodotta qui in Europa non becca alcun contributo europeo).
La Cina invece ha continuato a dare incentivi per auto PRODOTTE in Cina, DIRETTAMENTE ai produttori, non importa se poi l'auto viene venduta all'estero sottocosto o resta invenduta in un piazzale.
L'obiettivo era investire un fottio di risorse statali per SPAZZARE VIA LA CONCORRENZA dentro e fuori la Cina.
Le aziende automobilistiche cinesi non avrebbero alcun problema a metter su fabbriche e filierie produttive all'estero, ci guadagnerebbero alla grande lo stesso, come hanno sempre fatot aziende come Toyota o Ford, ecc.
Il motivo per cui il PCC ha posto il veto assoluto su fabbriche all'estero che non siano fabbriche-cacciavite è che il PCC ha letteralmente scommesso il suo futuro con iniziative come questa, se la cosa non funziona succede che un fottio dei produttori e brand automobilistici vanno a gambe all'aria e con essi i bilanci delle amministrazioni provinciali cinesi più importanti.
SI SONO SOVRAESPOSTI, come si sono sovraesposti con gli investimenti sulla produzione dei chip "industriali", come si sono sovraesposti in altri settori facendo affidamento sul fatto che gli "stupidi" occidentali si sarebbero autodistrutti con la loro fissa di ridurre i costi.
Il motivo è che anche se hai una produzione che potrebbe coprire il 200% del fabbisogno mondiale, se all'estero non comprano più (tra dazi, riduzione del potere di acquisto, ecc.) finisce che la supercapacità produttiva sono soldi e risorse buttate e gente che non ha più un lavoro.
Con tutte le puttanate che ha fatto la UE, ha il piccolo vantaggio che non si è sovraesposta, paradossalmente può cambiare direzione più velocemente.
E' solo questione di darsi una mossa (ma fin quando in posizioni di comando in EU ci sono soggetti come la Von Der Leyen che sono decenni che tira a campare in base a come le sembra tiri il vento senza mai uno straccio di strategia a lungo termine, non si va da nessuna parte).
A parte questo, la Cina sta per prenderderlo in quel posto in una vasta gamma di prodotti su cui ha speso risorse statali notevoli per avere il predominio ... per poi ritrovarseli obsoleti ed invendibili.
Ad esempio, decenni di investimenti per assicurarsi il dominio sulla produzione di motori elettrici a magneti permanenti ... ed ora stanno per uscire motori elettrostatici che non hanno bisogno di terre rare, usano molto meno rame e sono più leggeri.
Idem per le batterie, con quelle allo stato solido che stanno per arrivare sul mercato, tutti i modelli di auto con le ultimissime batterie di produzione cinese rischiano di essere estromesse dal mercato perchè meno performanti e più pericolose (con relative nuove normative di sicurezza che ne impediranno la vendita e l'utilizzo su auto di nuova produzione).
Non è un caso poi se i problemi davvero evidenti sono iniziati con Xi.
Il tipo di fatto ha interrotto il ricambio ai vertici che aveva permesso alla Cina di gestire bene la sua crescita e di adattarsi al cambiare del suo status internazionale; con la sua fissa sempre più evidente di essere Mao 2.0 si è dimenticato di cosa era successo con il "Grande Balzo in Avanti" voluto da Mao (spoiler: Grande Carestia Cinese, periodo dal 1959 al 1961) e della distruzione di capitale umano in know-how e competenze proseguita poi con la Rivoluzione Culturale.
Spero non si ripeta qualcosa di simile, ma di fatto stiamo già vedendo come sta andando "Grande balzo in Avanti 2.0".
Sovvenzioni alla produzione
Sfruttamento dei lavoratori
Glissare su tante norme ambientali
Immissione di vagonate di CO2 in atmosfera
Se non hanno questi vantaggi nemmeno loro possono fare quei prezzi li.
PS
E non non combinano nemmeno facendo tutto in cina e assemblando in Europa, non potrebbero dichiarare che è fatta in Europa
Ma questo non c'entra niente con i dazi. Se avevano già nei piani di fare fabbriche in Europa, è ovvio che devono seguire le normative locali e non le loro.
Io non so nemmeno chi siano, direi che una buona parte del forum è "filocinese", ma solo perchè prima è filo EV ad ogni costo.
Non potendosele permettere sono diventati sostenitori di chi forse potrebbe venderle a prezzi a loro congeniali!
Poi come in europa si possa essere "filocinesi" quando sono i primi inquinatori al mondo e distruttori della nostra economia ( le colpe le abbiamo da 30 anni di delocalizzazione) è assurdo..
Ma la mitizzazione del boia è cosa nota.
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