Musk ottiene una piccola vittoria in Svezia (ma potrebbe lo stesso perdere la guerra)
di Giulia Favetti pubblicata il 29 Novembre 2023, alle 13:28 nel canale Auto Elettriche.jpg)
Il CEO del marchio americano ha fatto causa a PostNord per la mancata consegna delle targhe per le sue vetture; il tribunale svedese ha dato ragione a Tesla
'Grazie, Svezia!' l'ultimo tweet di Elon Musk celebra la (piccola) vittoria ottenuta del CEO nel Paese scandinavo che da quattro settimane sta facendo sentire la sua voce, alzando gli scudi in difesa di un modello lavorativo consolidato e seguito da (quasi) tutte le aziende che operano in Svezia, basato su contratti collettivi che regolano ogni aspetto della vita lavorativa (stipendi, orari, permessi, malattia, ferie, pensioni, assicurazioni, eccetera).
Fra le azioni di solidarietà verso i 130 operai metalmeccanici che lavorano per Tesla (che in Svezia non ha sedi produttive, ma solo commerciali e di assistenza post-vendita) ci sono anche quelle portate avanti da PostNord e Seko (Unione dei Servizi e della Comunicazione) che la scorsa settimana hanno deciso di non consegnare più la corrispondenza e i pacchi destinati a Tesla.
Una presa di posizione che ha creato immediatamente dei problemi molto seri all'azienda texana,perché ad aver ottenuto l'incarico per la consegna dei documenti spediti dalla Kammarkollegiet [ndr, l'equivalente della nostra Motorizzazione] è proprio PostNord, come spiegato da Anna Berggrund, direttrice del dipartimento Informazioni sui veicoli dell'Agenzia svedese dei trasporti.
Numeri alla mano, mediamente Tesla riceve 1700 nuove targhe ogni mese.
Il blocco alle operazioni era partito a cavallo fra la sera di lunedì 20 e il pomeriggio di martedì 21, le due aziende hanno sospeso ogni attività destinata a Tesla e Musk non ha perso un solo minuto di tempo per portarle in causa, sostenendo le proprie ragioni e tentando di sbloccare la situazione.
Secondo quanto riportato da Reuters, altrettanto rapida è stata la decisione del tribunale distrettuale di Norrkoping, che si è espressa a favore di Tesla, stabilendo che PostNord debba consegnare le targhe alla casa automobilistica entro sette giorni o pagare una multa di 1 milione di corone svedesi (circa 95.000 dollari).
Thank you, Sweden!
— Elon Musk (@elonmusk) November 27, 2023
La seconda causa (contro PostNord e Seko) riguarda invece la consegna della corrispondenza attualmente bloccata (sicuramente meno urgente delle targhe, ma ugualmente importante) e al momento nessuna corte si è ancora espressa nel merito.
La situazione resta molto tesa e le azioni di solidarietà e sostegno ai lavoratori di Tesla partite alcune settimane fa non accennano a venire meno. Ad oggi IF Metall conta fra i propri alleati meccanici, carozzieri, elettricisti (che non interverranno più sui Supercharger), operatori portuali e 50 operai metallurgici di Hydro Extrusions, primo fornitore di alluminio di Tesla (che approvigiona anche la GigaBerlin).
Per approfondimenti, o ripercorrere le tappe dello scontro fra Tesla e la Svezia, vi segnaliamo gli articoli che vi abbiamo dedicato:
- I lavoratori svedesi mettono Tesla spalle al muro e chiedono un contratto collettivo;
- Tesla vs Svezia: è l'inizio di un effetto domino per i diritti dei lavoratori?
- Tesla vs Svezia, si salvi chi può (e Musk non può);
- Elon Musk agli scioperanti svedesi 'siete fuori di testa';
- Lo sciopero svedese contro Tesla arriva alle porte della GigaBerlin;
31 Commenti
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chi ti paga da vivere ? sono persone non schiavi.. che poi se lo fa musk sia tutto lecito ok.. ma per il mondo occidentale ci sono dei diritti anche per i lavoratori.. che poi è quello che chiedono ma lui è povero e non puo' accettare queste cose
anche in Italia dovrebbe valere lo stesso per cui perchè si lamentano i sindacati se Salvini vuole bloccare gli scioperi ?.. è ridicolo che si scioperi visto che c'è un contratto e va bene così..
o forse mi sfugge qualcosa.. e solo in Svezia è sbagliato scioperare se ritieni che sia fatto un torto mentre in Italia è giusto scioperare anche senza giusto motivo ?
non conosco le regole dello sciopero non essendo un dipendente
Il lavoro...
...non è una merce :-)Nemmeno io riesco a capire il tuo punto di vista; un contratto di lavoro non è una condanna a vita, e soprattutto negli ultimi anni molte cose sono cambiate e il costo della vita si è mediamente alzato in modo impressionante, quindi avere un contratto che non ti tuteli, nel 2023 (dopo Covid, Lockdown, guerre e altro) magari non ti fa dormire tranquillo.
Tutto cambia costantemente, ogni giorno vengono promulgate nuove leggi che vanno a modernizzare lo stato di diritto, per fare forse l'esempio più emblematico, perché la legge deve evolvere assieme alla società (in alcuni rari casi la anticipa anche).
Che tu a fine 2023 ti chieda "ma se hanno firmato X anni fa, perché adesso non gli va più bene?" per me è 'insane'.
Ancora più geniale è pensare che se qualcuno ti paga allora devi stare muto e sottostare, e non rendersi conto che a meno che tu sia uno schiavista questi diritti riguardano anche te, al di là dell'idea completamente sballata che ti sei fatto della destra e della sinistra.
Ma perché non leggi cosa chiede il sindacato, perdonami?
Siamo al 5° articolo e ancora devo leggere commenti come il tuo, di gente che di questo sciopero non (vuole) sapere un beato nulla (nonostante abbia scritto nel primo paragrafo su cosa verte la protesta) e commenda dando contro ai lavoratori.
Ma cercare di esternare pensieri coerenti non va più di moda?
Non devi stare muto, ma andare dal tuo datore/risorse umane e chiedi di rivedere il contratto. Non ho mai visto un azienda sana rifiutare un aumento per un dipendente valido.
Oppure vai a cercare un contratto migliore da un'altra parte.
Non mi sembra tanto difficile da fare.
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