La Norvegia vuole limitare l'uso delle auto private, sia termiche che elettriche
di Giulia Favetti pubblicata il 04 Gennaio 2023, alle 19:33 nel canale Auto ElettricheLa diffusione delle auto a zero emissioni, arrivata a ridurre ai minimi storici le nuove immatricolazioni di auto a combustione, era solo un passo della strategia norvegese per una mobilità sostenibile e a misura d'uomo
108 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn tante città ci sono zone dove non esistono fisicamente i posti auto privati, al massimo ci sono i garage comuni, è una regola poco sensata, al massimo si può fare come in Giappone dove devi dimostrare di poter lasciare l'auto in un garage, qualunque esso sia...già così si svuoterebbero le città dalle auto.
Basterebbe fare esami della patente più seri e rinnovi con visita vera, senza andare a fare simil test di guida sicura che si ridurrebbero a una mera farsa perché non li supererebbe nessuno...in primis quelli che si atteggiano a grandi guidatori.
Il garage comune conta comunque come posto auto. Concordo con l'idea in stile Giappone... devi avere dove lasciare l'auto poi che sia un posto auto vero e proprio o un garage comune ovviamente va bene uguale.
Invece sarebbe importante proprio questo... per strada è pieno di gente che si atteggia ma non sa guidare quindi oltre a chi non ha più "il fisico" per guidare andrebbero limitati anche quelli che non hanno la testa per guidare.
Ma gli USA sono anche produttori di automobili mentre gli altri paesi esportatori di petrolio no. Meglio aiutare le aziende automobilistiche che contribuiscono a un grossa fetta del PIL USA piuttosto che le aziende petrolifere locali che quando il petrolio finirà smetteranno comunque di esistere.
Vero ma la Norvegia ha iniziato a incentivarle già dal 1990 e non aveva aziende automobilistiche sul suo territorio. Se i governi italiani fossero stati più lungimiranti e avessero incentivato maggiormente le auto elettriche e ibride allora la Fiat non avrebbe smesso di investire su di esse e forse non si sarebbe presa così indietro sull'elettrificazione. Poi anche Marchionne (arrivato nel 2004) ha le sue colpe dato che era contrario a qualsiasi cosa fosse elettrica. Ma i vari governi sapevano solo fare rottamazioni di vecchie auto a benzina per nuove auto a benzina. Solo intorno al 2019 c'è stato un cambio di rotta ma intanto si sono persi trent'anni.
Non è detto perché si consumerebbe più energia elettrica ma si importerebbe meno petrolio. Difficile fare delle stime precise. E comunque non saremmo mai arrivati ai numeri della Norvegia dato che lo stipendio medio italiano è decisamente più basso. Però di sicuro le nostre grandi città avrebbero un'aria migliore.
Secondo me si comprerebbe lo stesso petrolio, ma per fare l'energia elettrica...insomma avremmo più centrali...il discorso aria migliore è molto relativo, la principale causa di inquinamento nelle città sono i riscaldamenti, le auto contribuiscono per carità, ma in misura minore.
Gran parte dell'energia in Italia non è fatta con il petrolio ma con gas, acqua, solare, eolico. Si importerebbe magari più gas ma meno petrolio.
E' vero che il riscaldamento inquina molto ma questo vale d'inverno. Nelle altre stagioni invece la quota causata dalle auto aumenta.
A Roma, di fatto, sarà così; la costante riduzione (per aree pedonali, piste ciclabili, stalli di ricarica auto elettriche, posti a spina riposizionati in fila, di parcheggi anche in zone critiche, dehor e altre occupazioni di suolo pubblico, etc.) di stalli rende una vera incognita la ricerca del parcheggio. Chi non ha a disposizione l'area privata o non paga il garage ci rimette in carburante, tempo e nervi.
Personalmente, avendo dovuto comprare un appartamento, ho inserito tra i criteri di scelta la possibilità di parcheggiare comodamente; ed infatti abbiamo uno stallo riservato interno al condominio, un box privato poco distante, e comunque il quartiere selezionato è il paradiso dei parcheggi. Per gli spostamenti quotidiani di lavoro o comunque verso il centro città il trasporto pubblico sarà comodissimo; per il trasporto pesi, spostamenti serali o fuori città, saremo ugualmente favoriti.
La differenza è palpabile sin da ora, fase di trasloco. In partenza : sono costretto a lasciare l'auto in doppia fila per caricare, stracarico di peso; i condomini si lamentano per ingombro nell'androne; sono costretto a fare gli slalom, pacchi in mano, tra suvvoni buttati a caso, i cui conducenti si godono la scena dal dehor dell'adiacente bar; devo fare attenzione all'arrivo degli autobus. A destinazione : vettura nello stallo riservato; una scatolina per volta; buongiorno-buongiorno con i condomini; 10 metri dall'ingresso alla scala. Altra qualità di vita.
Fantastico
E' vero che il riscaldamento inquina molto ma questo vale d'inverno. Nelle altre stagioni invece la quota causata dalle auto aumenta.
In tempi più recenti, in passato erano principalmente petrolio e carbone.
Semplicemente fanno come sotto casa mia, parcheggiano l'auto e non la prendono più, di fatto è come non averla...a volte stanno parcheggiate mesi, a volte neanche le spostano se fanno dei lavori sulla strada, le abbandonano e amen.
dai è come se uno stato che, per costituzione, ripudia la guerra, vendesse armi a paesi che sono in guerra...
aspe....
penso sia lei, non male dai
Quindi io Stato tasso maggiormente le auto vecchie, inquinanti e dannose per scoraggiarne giustamente l’utilizzo e per compensare, in parte, i costi della sanità.
si e no, nel senso che un auto, se arriva a essere vecchia, significa che viene usata poco, tanto che poi diventa storica e per assurdo può girare ovunque o quasi. inquina più una ritmo che fa 1000km all'anno o una mondeo nuova che fa 30000km l'anno?
quindi se uno è contemporaneamente ambientalista e vegano odia la norvegia
Fantastico
indottrinati come pochi, forse più dei cinesi (che sembra inizino a svegliarsi)
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".