La Commissione Europea apre ufficialmente l'indagine antidumping sulle auto elettriche cinesi
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 15 Gennaio 2024, alle 17:32 nel canale Auto ElettricheL'indagine della Commissione Europea si concretizza con la visita degli investigatori presso le sedi cinesi di diversi gruppi che esportano nel nostro continente
27 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infomi ricordo in un trasmissione politica di tanti anni fa, non ricordo il nome, dove era presente Castelli della Lega e si parlava gia allora di dazi sui prodotti cinesi, che disse giusto questa frase "quando vendevamo le macchine per i filati ai cinesi, cosa credevate che ci avrebbero fatto ? era ovvio che sarebbero tornati indietro i filati di pari qualita nostrana ma a costo nettamente minore"
idem le macchine; siamo stai NOI Europei, Italia compresa, a delegare la produzione di componentistica ai Cinesi; mica sono scemi, dopo 10 anni passati a fare pezzi separati non è difficile arrivare a fare l'auto intera....
pero oh, una VW fatta con pezzi cinesi venduta al doppio non va bene, auto arrivata gia assemblata dalla Cina = concoorrenza sleale
inchiappetterebbero le nostre fanta aziente automobilistiche Europee altamente lungimiranti ancora piu facilmente e con il sabbione
Anche tu hai ragione da vendere... Oltre ai filati abbiamo esportato in Cina anche il know how e macchinari per la lavorazione del pomodoro ed ora importiamo conserve e concentrato di pomodoro!!
Credo che il loro mercato interno elettrico continuerà comunque a salire anche perché in Cina hanno cominciato a produrre seriamente auto proprio con l'elettrico.
Noi avremmo un po' di respiro e la nostra economia ne gioverebbe in quanto potrebbe ammortizzare gli svariati miliardi di € investiti in questi ultimi anni di elevata incertezza.
I modelli elettrici cinesi sarebbero comunque competitivi sul nostro mercato e, in assenza di ulteriori manovre atte a limitare la concorrenza cinese, tutti i costruttori che volessero cimentarsi nell'elettrico finirebbero a produrle in Cina come per la maggior parte delle cose che acquistiamo tutti i giorni.
Il termico è una delle poche tecnologie sulla quale la Cina non avrebbe interesse a lottare perché intanto molta componentistica viene già da lì e poi perché non ha interesse a ripiegare su tecnologie che la renderebbero dipendente dal petrolio che non ha in gran quantità.
E' invece ricca di carbone, rinnovabili e nucleare quindi alimentare BEV non è un problema per lei.
Che la Cina possa comunque metterci a 90° (almeno su tutto il resto) è fuor di dubbio e, come hanno scritto altri, la colpa è stata solo nostra che abbiamo negli anni deregolamentato pur di produrre a basso costo e abbiamo creato un sistema di globalizzazione fallace.
Se volete leggere una bella storiella, cercate la storia di Taiwan per capire perché sia filo-occidentale e come sia stata in realtà sacrificata e scaricata un po' da tutti nonostante patti ancora in essere con lei...
la concorrenza sleale di fatto è stata amplificata in parecchi ambiti proprio grazie alla globalizzazione, il fatto che la Cina sia la "fabbrica del mondo" è forse la sua manifestazione maxima.
quando però eravamo noi a vendere i macchinari ci andava bene... quando siamo noi a comprare elettronica a ottimi prezzi ci va bene, non ci va piu bene quando si svegliano e intaccano i nostri mercati...
tutti quelli che si lamentano della globalizzazione bè, devono pero essere disposti poi a pagare il cellulare, la TV, la lavatrice, i computer, oggetti in plastica, praticamente quasi TUTTO quello che li circonda dal 50% al doppio; quindi c'è da entrare nell'ottica che il grosso di quelli che si lamentano non potrebbero piu permettersi buona parte delle cose che hanno.
tutti quelli che si lamentano della globalizzazione bè, devono pero essere disposti poi a pagare il cellulare, la TV, la lavatrice, i computer, oggetti in plastica, praticamente quasi TUTTO quello che li circonda dal 50% al doppio; quindi c'è da entrare nell'ottica che il grosso di quelli che si lamentano non potrebbero piu permettersi buona parte delle cose che hanno.
mi lamento di voler globalizzare un mondo con così enorme differenze economiche, facendo credere localmente che il valore del prodotto è sempre quello giusto, seppur tale valore abbia forbici importanti dovute proprio alle economie locali.
riguardo al permettersi o meno oggetti oggi, lo vede già chiaramente come anche in macrozone economiche, stile europa, i beni globalizzati sono altamente compartimentati nelle economie locali. basta vedere i prezzi delle auto, se vendi la stessa auto a 50k euro in tutta una macrozona (nemmeno in tutto il mondo), stai globalizzando anche le diseguaglianze economiche locali, a prescindere da dove produci l'auto.
e sto parlando da consumatore ignorante eh, non da azionista che bada ai profitti e che negli anni 90 era all-in sulla delocalizzazione per restare competitivi.
E' davvero curioso il modo in cui ti approcci alle discussioni. Lanci il sasso e poi scappi... Di solito il primo intervento è il tuo e poi sparisci, così in decine di discussioni. Paura del confronto? Mah.
magari è un flamer professionista pagato da chi tenta di pilotare le menti dei deboli, anche sui pochi forum rimasti nell'internet
Beh, se contiamo che devono pagare dazi e quant'altro...Essere in linea vuol dire avere un prezzo chiaramente basso in partenza.
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