Tesla

I lavoratori svedesi mettono Tesla spalle al muro e chiedono un contratto collettivo

di pubblicata il , alle 14:03 nel canale Auto Elettriche I lavoratori svedesi mettono Tesla spalle al muro e chiedono un contratto collettivo

Se Tesla non firmerà un contratto collettivo nazionale per i suoi lavoratori svedesi, nessuna delle vetture elettriche in arrivo con le prossime navi verrà scaricata, e nessuna assistenza post vendita sarà garantita ai clienti svedesi

 
32 Commenti
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ferste31 Ottobre 2023, 14:38 #31
Originariamente inviato da: Giulia.Favetti
No, a un sindacato che i lavoratori scioperino per 2 mesi non cambia nulla, anzi, il fatto che se ne prenda carico piuttosto che cedere a compromessi ne aumenta l'autorevolezza, per un'azienda invece questa è una situazione negativa, con un potenziale danno di immagine enorme.

Anche economicamente è una perdita non indifferente, perché le navi ferme nel porto sono un costo costante (magari sbaglio, ma credo che si debba pagare un tot tipo "affitto" dello spazio che si occupa), inoltre fintanto che non si libera lo spazio che ora stanno occupando, altre navi non possono attraccare (con conseguenti danni economici che poi vanno in conto a Tesla).

... E le stesse cargo non possono tornare nel porto di partenza a caricare altre auto da scaricare in Svezia, e così via...

Se realmente questa situazione dovesse andare avanti "mesi" (arrivando all'ultimo trimestre 2023) è un problema enorme, perché vorrebbe dire chiudere a numeri inferiori a quelli previsti, e ai tuoi investitori cosa racconti? Che gli utili sono bassi perché volevi fare la voce grossa con 130 persone?

Se guardi la situazione da questo punto di vista, capisci che IF METALL può andare avanti ad oltranza, Tesla no.


è impensabile tenere una nave ferma al molo, se la situazione non dovesse sbloccarsi verrà dirottata su un altro porto entro pochi giorni.
mrk-cj9405 Novembre 2023, 00:22 #32
Originariamente inviato da: Giulia.Favetti
No, a un sindacato che i lavoratori scioperino per 2 mesi non cambia nulla, anzi, il fatto che se ne prenda carico piuttosto che cedere a compromessi ne aumenta l'autorevolezza, per un'azienda invece questa è una situazione negativa, con un potenziale danno di immagine enorme.

Anche economicamente è una perdita non indifferente, perché le navi ferme nel porto sono un costo costante (magari sbaglio, ma credo che si debba pagare un tot tipo "affitto" dello spazio che si occupa), inoltre fintanto che non si libera lo spazio che ora stanno occupando, altre navi non possono attraccare (con conseguenti danni economici che poi vanno in conto a Tesla).

... E le stesse cargo non possono tornare nel porto di partenza a caricare altre auto da scaricare in Svezia, e così via...

Se realmente questa situazione dovesse andare avanti "mesi" (arrivando all'ultimo trimestre 2023) è un problema enorme, perché vorrebbe dire chiudere a numeri inferiori a quelli previsti, e ai tuoi investitori cosa racconti? Che gli utili sono bassi perché volevi fare la voce grossa con 130 persone?

Se guardi la situazione da questo punto di vista, capisci che IF METALL può andare avanti ad oltranza, Tesla no.

sì, letteralmente soste/detention ecc
e sono pure carissime se pensi che, in pratica, stai solo occupando uno spazio per tot ore...
costi che guadagna essenzialmente la prima azienda perchè poi vengono riaddebitati (con maggiorazione?) a scalare fino all'azienda cliente che poi farà i suoi conti e alzerà i prezzi sul cliente finale (indirettamente paga tutto il cliente finale cioè le persone in pratica)

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