Caldaie, pompe di calore e generatori, la circolare chiarisce cosa può avere incentivi nel 2025
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 25 Giugno 2025, alle 16:50 nel canale Casa Green
L'Europa ci chiede di escludere le caldaie a gas, ma non tutti i sistemi sono tagliati fuori. Ammesse ovviamente le pompe di calore
Dal 1° gennaio 2025 l'Italia, come tutti gli altri Paesi membri, ha dovuto recepire le nuove regole della Direttiva Case Green, che prevedono il divieto di incentivi ad impianti di riscaldamento che utilizzano combustibili fossili.
È apparso subito chiaro che le caldaie a gas, anche quelle a condensazione, che in un primo momento sembravano ancora presenti tra le agevolazioni italiane, sarebbero state escluse dalle varie tipologie di incentivi, ma regnava comunque una certa confusione, a causa della grande varietà di sistemi esistenti. È arrivata dunque la circolare dell'Agenzia delle Entrate (8/E del 19 giugno 2025) a chiarire ogni dubbio.
Continueranno, ovviamente, a beneficiare di ecobonus, bonus ristrutturazioni e superbonus le pompe di calore elettriche, ma non tutti i sistemi con combustibili saranno in realtà esclusi dai vari sistemi di incentivi fiscali.
Continueranno ad essere agevolabili le installazioni che includono stufe e apparecchi di microcogenerazione, che non sono considerati caldaie, microcogeneratori, anche se alimentati a combustibili fossili, e generatori a biomassa.
Sempre incluse anche le pompe di calore ad assorbimento a gas, poiché, diversamente dalle caldaie tradizionali, il bruciatore va a scaldare un fluido frigorigeno, e non direttamente l'acqua del riscaldamento. Hanno diritto agli incentivi anche i sistemi ibridi, cioè quelle pompe di calore assemblate in fabbrica insieme a una caldaia a condensazione, in modo che lavorino a braccetto.
Nel caso del bonus ristrutturazioni, sono ammesse all'agevolazione fiscale comunque le spese che includono una caldaia, sostenute entro il 31 dicembre 2024, anche se i lavori terminano nel 2025. Nel caso del Superbonus, se la CILA è stata presentata prima dell'inizio del nuovo anno, la caldaia può ancora contribuire al miglioramento di almeno due classi energetiche, anche se i lavori sono realizzati nel 2025.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPensa che teste geniali, continuano ad avere agevolazioni gli apparecchi che impestano l'aria d'inverno, però le caldaie a metano no, sia mai!
Pensa che teste geniali, continuano ad avere agevolazioni gli apparecchi che impestano l'aria d'inverno, però le caldaie a metano no, sia mai!
Se parli di pellet, basta vedere chi sono i maggiori produttori europei.
La normativa è nostra, non degli altri...
vero ma siamo legati all'europa e molto ma molto cretini in questo settore..
si insiste ad agevolare i sistemi che qualche decerebrato ha detto essere a bilancio zero quando in realtà non lo sono e sono la maggior fonte di inquinamento possibile..
però.. segui la logica..
iniziamo la transizione green e spingiamo su cose problematiche come auto elettriche e pompe di calore che non porteranno ad un vero beneficio.. fra 5 anni quando inizieranno ad essere abbastanza pensa se vietassimo l'uso delle stufe a combustibili solidi (pellet e legna) e poi facessimo uscire i dati sull'inquinamento e bam.. grazie alle auto elettriche e le pompe di calore si è ottenuto il miglioramento previsto ?
non sarebbe geniale ?.. è tutta questione di timing.. toglierle adesso non servirebbe a niente.. sarebbe prematuro ma se le togliamo al momento giusto.... a pensar male..
Vero, ma le direttive arrivano dall'alto.
Non funziona a casa tua, perché non sei in grado
Ecco, la cazzata del giorno è servita
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