I cinesi vogliono raddoppiare la produzione di auto per annullare l'effetto dei dazi
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 25 Ottobre 2024, alle 09:37 nel canale Auto ElettricheLe case automobilistiche cinesi stanno puntando sulla produzione al di fuori della Cina per annullare l'effetto dei dazi
Sempre più auto elettriche prodotte, ma non più negli stabilimenti cinesi. Sarebbe questa la ricetta che le case automobilistiche cinesi stanno sfruttando per cercare di sconfiggere la reazione di Stati Uniti ed Europa, che hanno risposto all'invasione con dazi e protezionismo.
Ma le auto prodotte direttamente all'esterno, anche se cinesi sarebbero formalmente locali, e quindi non soggette a dazi. Un nuovo report di Bloomberg fa il punto della situazione, e rivela numeri impressionanti. Nel 2023 i marchi cinesi erano in grado di produrre auto direttamente in occidente per 1,2 milioni di veicoli, ma si apprestano a raggiungere quota 2,7 milioni entro il 2026.
Tutto questo lo faranno con nuovi stabilimenti, o con i vecchi aggiornati e modificati, per supportare produzione full-process. Ciò significa che sono in corso pesanti investimenti per macchinari di stampaggio, saldatura, verniciatura e assemblaggio. Un aggiornamento del genere è costoso, ma sul lungo periodo frutta di più rispetto a importare i semi lavorati dalla Cina, per assemblarli in Europa o Stati Uniti.
Si parla soprattutto di BYD, Chery, GAC e SAIC, le quali complessivamente hanno annunciato 10 nuovi progetti o progetti di espansione per i loro stabilimenti all'estero, coinvolgendo anche Paesi come Thailandia, Indonesia e Brasile. In particolare BYD sta già lavorando a un nuovo stabilimento in Ungheria, al quale si aggiungerà una fabbrica in Turchia, mentre Spagna, Italia e Polonia hanno in corso discussione per portare in patria impianti produttivi di Geely, Dongfeng e Xpeng.
I dazi quindi, visti come tamponamento per l'invasione del nostro mercato, diventerebbero un'arma a doppio taglio, capace di catalizzare una nuova era industriale per l'automotive europeo ed occidentale, che nei prossimi anni potrebbe cambiare decisamente faccia.
71 Commenti
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In ogni caso, il fallimento della (finta) transizione ecologica fine a se stessa è solo questione di tempo.
sicuri che sia più conveniente?
Ci raccontano che i dazi servono a tutelare l'economia europea a in realtà e solo tafazzismo.
sicuri che sia più conveniente?
No, non lo è, ma non è che hanno alternative dato che ci sono dei livelli di produzione da rispettare per certificare che un prodotto è fatto in europa.
In pratica tutto questo è pura propaganda se portano la produzione in Europa semplicemente non possono fare i prezzi che fanno ora dato che non avranno:
[LIST=1]
[*]Sovvenzione alla produzione(non vendita)
[*]Sfruttamento dei lavoratori al limite dello schiavismo
[*]Totale assenza di regole ambientali
[/LIST]
in oriente ora dicono di voler produrre molto di più per abbattere i costi finali e vendere di più...
chissà chi avrà ragione.
per ora il mercato auto occidentale, e in generale il sistema economico, sta complessivamente punendo le scelte fatte in termini di numeri.
i dazi devono essere commisurati alle differenze di qualità nel ciclo produttivo ovvero le condizioni dei dipendenti da parificare alle nostre e l'impatto ambientale che deve essere commisurato alle nostre leggi.
poi se vogliono produrre li e portare qui ok, basta che paghino i danni ambientali e lo sfruttamento dei dipendenti in modo da pareggiare il costo di produzione equivalente europeo.
se vogliono aprire fabbriche qui ben venga così evitano i dazi e producono con le leggi che l'Europa ha imposto agli europei.
se non vogliono vendere in Europa soffriremo tantissimo e poi ci gireremo dall'altra parte.. non sono smartphone.. sono auto.. possiamo aspettare 10 anni prima di cambiarla.. non c'è questa fretta che sembra esserci solo perchè un branco di politici ci hanno detto che dobbiamo consumare
non benissimo
mah nn credo
intanto la cina è stata costretta a rallentare produzione verso estero: migliaia di auto elettriche cinesi giacciono invendute nei porti europei
poi addirittura è stata costretta ad aprire stabilimenti all'estero: maggiori costi per loro e benefici per l'economia dei paesi esterni (nn certo per la cina)
il tutto mentre in europa e usa le elettriche non sfondano a causa di prezzi ancora elevati e tecnologia non convincente
i dazi in tutto questo proteggono mercati che hanno distorsioni rispetto ad altri (nel ns caso stato sociale migliore e non-svalutazione artificiosa della moneta (riferimento allo yuan voluto)
intanto la cina è stata costretta a rallentare produzione verso estero: migliaia di auto elettriche cinesi giacciono invendute nei porti europei
poi addirittura è stata costretta ad aprire stabilimenti all'estero: maggiori costi per loro e benefici per l'economia dei paesi esterni (nn certo per la cina)
il tutto mentre in europa e usa le elettriche non sfondano a causa di prezzi ancora elevati e tecnologia non convincente
i dazi in tutto questo proteggono mercati che hanno distorsioni rispetto ad altri (nel ns caso stato sociale migliore e non-svalutazione artificiosa della moneta (riferimento allo yuan voluto)
giacciono nei porti perchè costa meno pagare il parcheggio rispetto a pagare i dazi, intanto la cina vuole aumentare i dazi per le auto di grossa cilindrata (tra le varie mosse per difendersi). prova a indovinare chi va a impattare
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