Hyundai Inster Cross, primo contatto: in soli 3,84 metri stupisce per spazio e comfort
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 09 Giugno 2025, alle 14:15 nel canale Auto Elettriche
La nuova elettrica della casa coreana conferma quanto di buono già visto con la versione "normale", con uno spazio a bordo che sembra impossibile
Alcuni mesi fa Hyundai ha portato una ventata di freschezza nel settore delle compatte elettriche, presentando Inster, city car a batteria lunga meno di quattro metri, che fin dal primo approccio ci aveva stupito per diverse caratteristiche. Se non sapete esattamente di cosa stiamo parlando, vi invitiamo a recuperare il video dove avevamo descritto i dettagli, in un "ambiente coreano", opportunamente ricreato a Milano.
Ma già dal lancio ufficiale del listino, Hyundai aveva anticipato che sarebbe arrivata in Italia anche una versione Cross, con la quale abbiamo avuto un primo contatto nei giorni scorsi. Come sempre trovate tutto riassunto nel nostro video dedicato:
Hyundai ha scelto quella che potremmo definire una strada di marketing, ponendo sul mercato Inster Cross come fosse un modello separato, anche se la differenza dalla Inster originale risiede solo in dettagli estetici. La Cross ha infatti lo stesso telaio, le stesse sospensioni (e quindi anche stessa altezza da terra) ma cambia solo a colpo d'occhio, per paraurti più voluminosi e dall'aspetto robusto, che vanno in continuità con le minigonne. Questo cambia la misura della lunghezza, ma solo di 2 cm, arrivando a 3,84 metri. In larghezza restano 1,61 metri, che la rendono davvero super compatta e perfetta per la città, anche se in realtà si può spingere molto oltre.
Merito della batteria da 49 kWh, unica opzione per la Cross, che garantisce un'autonomia fino a 360 km nel ciclo WLTP, e fino a 491 km in quello Urban. La batteria alimenta (con una normale piattaforma a 400 volt) un motore da 115 CV di potenza, che durante la nostra prima guida si è confermato brioso, ottimo nello scatto 0-50, non troppo brutale nelle partenze ma sicuramente pronto, piacevole a tutte le velocità. Il tutto con sospensioni tarate nel mezzo, con vettura stabile ma non troppo rigida, rollio contenuto, ed un ottimo lavoro dal punto di vista dell'insonorizzazione.
Ancora una volta troviamo un marchio di fabbrica di Hyundai, ovvero le palette al volante per regolare la frenata rigenerativa, fino al livello one pedal drive, ed all'occorrenza l'intensità si può modificare anche in marcia, sfruttando la funzione quasi come fosse il freno motore in scalata di rapporti. La posizione di guida è leggermente rialzata, con tutti i comandi ben visibili ed a portata di mano. Molto è delegato al display centrale da 10,25", ma ci sono anche diversi tasti fisici, al centro del cruscotto, specialmente per quanto riguarda la climatizzazione.
La vettura, come la Inster originale, si distingue per alcune soluzioni intelligenti, come la console centrale solidale al sedile del guidatore (e quindi scorre con esso) o come l'assenza di raccordo tra la console ed il cruscotto, liberando spazio per le gambe, per una borsa, o anche per spostarsi da un sedile all'altro senza scendere dall'auto. Al posteriore invece troviamo due sedili indipendenti, che possono scorrere per rubare spazio al bagagliaio, e si regolano anche in inclinazione, permettendo a chi sta dietro di rimanere quasi sdraiato.
Tornando a parlare di specifiche tecniche, considerando la batteria tutto sommato piccola, la ricarica ha buone prestazioni. In corrente continua si arriva a 120 kW di potenza, con i classici 30 minuti necessari, che però Hyundai allunga tra il 10% e l'80%, quindi circa un 10% in più dei dati che siamo soliti trovare nelle specifiche. In corrente alternata abbiamo l'ormai consueto caricatore da 11 kW, che impiega 4 ore e 35 minuti per arrivare al 100%.
Avendo a listino già una Inster che offre diverse configurazioni, Hyundai ha deciso che per la Cross ci sarà un'unica variante, eventualmente modificabile con appositi pack di optionals. La Inster Cross è ordinabile per 29.650 euro, ed è già presente sul configuratore online. Il Plus Pack, per 2.050 euro, aggiunge Digital Key, tetto panoramico, luce ambiente e interna a LED, luci a LED sul volante, pompa di calore, precondizionamento batteria. Con 1.200 euro si può avere anche il Safety Pack, per migliorare gli ADAS di serie, con Blind Spot Collision Avoidance Assist, Surround View Monitor, Blind Spot View Monitor, Parking Collision Avoidance Assist - Reverse. Infine Hyundai ha pensato anche ad un accessorio che aumenta la versatilità, soprattuto per scopi lavorativi o più votati al country, ovvero il Top Basket, una sorta di porta pacchi contenitivo, che costa 600 euro, ma preclude la possibilità di configurare l'auto con il Plus Pack.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoHyundai è della tesla ?
Hyundai è della tesla ?
a parte che non è il titolo, ma il testo della copertina, detto questo, nel video è spiegato il perché. È una cosa che sa chi segue il mercato elettrico da un po' di anni.
Nessuna auto con tali dotazioni costerà mai più i prezzi degli anni 90, ma nemmeno quelli degli anni 2000. Mettetevi l'anima in pace.
l'anima me la sono messa in pace lasciando ammuffire sta roba dai concessionari, stai sereno
se chiedi sempre la stessa cosa, non sembri in pace, sembri ossessionato. Io son serenissimo. Non significa che io sia necessariamente d'accordo con il trend, ma tant'è.
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