Hyperion XP-1, auto ad idrogeno da 1.600 km di autonomia e oltre 350 km/h
di Carlo Pisani pubblicata il 27 Agosto 2020, alle 16:01 nel canale Auto ElettricheHyperion è una start-up americana con sede in California impegnata nel progetto di un'auto ad idrogeno in grado di offrire un'elevata autonomia in abbinamento a prestazioni ed un design molto interessanti
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Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUn serbatoio pieno di idrogeno non è più pericoloso di un serbatoio pieno di benzina, che creando le giuste condizioni diventa pericolosissimo. Quelle condizioni però non sono così comuni, né per la benzina né per l'idrogeno.
l'idrogeno non è una fonte di energia sulla terra, perché non lo trovi in forma libera, è solo un vettore di energia, per cui non c'è convenienza a produrlo sul posto, devi produrlo dove hai energia in eccesso, per trasportarlo dove invece ne hai poca (sull'auto)
Queste auto sono dei concept, che dicono SE un giorno avessimo energia in eccesso, per esempio una centrale a fusione nucleare, ALLORA non avremmo bisogno di distribuire elettricità in lunghe reti e stiparla dentro degli accumulatori costosi per far andare un'auto elettrica, ma potremmo più semplicemente produrre idrogeno e distribuirlo con delle cisterne alle stazioni di rifornimento, come oggi si fa con la benzina. Le auto si produrrebbero così l'elettricità che gli serve sul posto.
Dipende da quanti km fai normalmente, ricorda sempre che a casa non hai 100Kw/h
Se hai una batteria da 80Kw/h e a casa ne dedichi 3 per la ricarica, in 12 ore al massimo ne carichi metà. Per qualcuno potrebbe essere abbastanza, per molti no.
Non è nemmeno pensabile ampliare la rete in modo da fornire 100Kw/h a tutti così ognuno carica l'auto come vuole, perché se malauguratamente troppi lo facessero in contemporanea la rete non reggerebbe. Le colonnine esterne potrebbero gestire questo carico, ma solo se fossero intelligenti e coordinate tra di loro.
Questo consente di avere una distribuzione capillare, e senza neppure delle autocisterne che trasportano attualmente il carburante ai distributori.
Sicuri? Parliamo di un serbatoio caricato a 700 bar sotto il sedere
Anche no guarda.
Innanzitutto il rifornimento prevede il passaggio nel serbatio di idrogeno liquido ad altissima pressione. Direi una situazione un tnatino più impegnativa rispetto alla benzina.
Si aggiunga poi che una eventuale perdita può dare facilmente avvio ad una autocombustione spontanea del carburante senza alcun innesco.
L'idrogeno è decisamente troppo pericoloso per essere usato come carburante nel mercato consumer, oltretutto i costi di gestione e sicurezza sarebbero elevatissimi.
Se hai una batteria da 80Kw/h e a casa ne dedichi 3 per la ricarica, in 12 ore al massimo ne carichi metà. Per qualcuno potrebbe essere abbastanza, per molti no.
Non è nemmeno pensabile ampliare la rete in modo da fornire 100Kw/h a tutti così ognuno carica l'auto come vuole, perché se malauguratamente troppi lo facessero in contemporanea la rete non reggerebbe. Le colonnine esterne potrebbero gestire questo carico, ma solo se fossero intelligenti e coordinate tra di loro.
Certo, ma quante persone fanno 250km al gg?
Io ad esempio ne faccio 80-90 al GG(casa-lavoro) e per il resto del tempo uso la moto o l'auto famigliare.
E devi tenere conto che lavoro a 40km da casa, che mediamente è lontano
Innanzitutto il rifornimento prevede il passaggio nel serbatio di idrogeno liquido ad altissima pressione. Direi una situazione un tnatino più impegnativa rispetto alla benzina.
Non devi valutarlo in base a quanto ti sembra pericoloso, ma a quanto sia possibile metterlo in sicurezza. Magari servono più precauzioni rispetto a quelle messe in atto con la benzina, ma se di quelle precauzioni ti fidi e hai una statistica di incidenti favorevole non devi preoccuparti più di quanto non ti dovresti preoccupare di altri sistemi, altrimenti diventa come chi ha paura di volare perché "l'aereo vola, può cadere, e se cade io non mi salvo, mentre in auto posso scendere e scappare a piedi mentre in nave scappo a nuoto" - quando invece l'aereo è statisticamente molto più sicuro sia di auto che di navi.
Tieni presente che uno dei mezzi più diffusi ad idrogeno sono gli autobus... mezzi che se fanno bum di gente ne muore parecchia e la notizia non passa inosservata. Se lo metti su un autobus, ti fidi.
Certamente non c'è una casistica vasta come per gli altri mezzi, e le stime saranno meno precise, ma se non inizi perché non ti fidi come la fai la casistica vasta?
Non è chiaro ad esempio se l'idrogeno è immagazzinato liquido (serbatoio criogenico, ipotesi più probabile per l'autonomia che dichiarano), gassoso ad altissima pressione oppure in serbatoi con idruri o altro che fanno da "spugna" per l'idrogeno.
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