Greenpeace boccia Toyota, Honda e Nissan: continuano ad inquinare troppo
di Giulia Favetti pubblicata il 05 Ottobre 2022, alle 11:45 nel canale Auto ElettricheLe tre case automobilistiche occupano gli ultimi posti del recente studio, firmato dall’associazione per la difesa del pianeta, con focus gli sforzi per la decarbonizzazione delle dieci aziende automaker con i maggiori volumi di vendita
Il colpo più duro è quello subìto da Toyota che quasi 25 anni fa aveva fatto breccia nel cuore di numerosi ambientalisti con la sua Prius ibrida, vista da alcuni come l’inizio di un nuova mobilità, più attenta al rispetto del pianeta; un quarto di secolo dopo la situazione si è ribaltata con l’azienda giapponese ultima nella classifica di Greenpeace, rea di essere troppo lenta nel decarbonizzare la sua catena di approvvigionamento e di non vendere abbastanza veicoli a zero emissioni (attualmente gli EV sono meno dell’1% delle vendite totali).
Un portavoce di Toyota ha affermato, subito dopo la pubblicazione del report, che la società sta lavorando per ridurre le emissioni di CO2 il più e rapidamente possibile, aggiungendo che continuerà a "Fare ogni sforzo possibile per offrire quante più opzioni (veicoli elettrici a batteria) e altri multi-propulsori per i nostri clienti in tutto il mondo". A dicembre, fra l’altro, l’azienda ha aggiornato il suo obiettivo di vendita annuale di veicoli completamente elettrici a 3,5 milioni di unità entro il 2030, e la scorsa settimana ha dichiarato che investirà fino a 730 miliardi di yen (5,1 miliardi di dollari) in Giappone e gli Stati Uniti per produrre batterie per veicoli completamente elettrici.
"Penso che il tempo per gli ibridi sia finito", ha affermato Daniel Read, attivista per il clima e l'energia di Greenpeace Japan, commentando il documento redatto dall’associazione "Riconosciamo che hanno ottenuto alcuni guadagni...", ha poi aggiunto "… Tuttavia, fondamentalmente, rispetto ad altre case automobilistiche globali, sono molto indietro".
Nissan e Honda si sono classificate rispettivamente 8° e 9°, entrambe perdendo tre posizioni rispetto allo scorso anno; Greenpeace ha affermato che Honda non ha una tabella di marcia per raggiungere i propri obiettivi, incluso rendere i veicoli a emissioni zero e veicoli a celle a combustibile il 100% delle nuove vendite. Il gruppo ambientalista ha denunciato che le vendite di veicoli a emissioni zero non sono cresciute in modo significativo nemmeno per Nissan, considerata un pioniere nel mercato dei veicoli completamente elettrici con la Leaf, il cui esordio avvenne nel 2010.
Un portavoce della Honda ha affermato che continuerà a lavorare per la neutralità del carbonio entro il 2050, mentre Nissan ha rifiutato di commentare il rapporto di Greenpeace, ma ha rassicurato sul fatto che la società intende accelerare i suoi sforzi per l'elettrificazione della propria flotta.
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8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSono talmente invasati che ti denuncerebbero per la grigliata domenicale, perchè tu stai inquinando.
Però nessun problema per i jet privati e i megayacht, quelli vanno a pratoline di campo e emettono aria balsamica.
Sei tu con la tua grigliata la causa di tutti i mali del mondo.
"lo sapete quanto gasolio butta in mare la vostra carretta ?!?" - cit.
spero che tra 10-15 anni (quando vorrei idealmente cambiare questa) le auto elettriche siano largamente diffuse e i costi di acquisto e gestione molto più bassi, ma nel 2020 non ho avuto dubbi su cosa acquistare
Dai Greenpeace fai pace col cervello che senza Toyota e Honda le ibride probabilmente manco esistevano oggi.
spero che tra 10-15 anni (quando vorrei idealmente cambiare questa) le auto elettriche siano largamente diffuse e i costi di acquisto e gestione molto più bassi, ma nel 2020 non ho avuto dubbi su cosa acquistare
Eh ma gli altri fanno le microibride che sono perfettamente inutili ma a conti fatti richiedono meno emissioni per essere prodotte delle ibride serie che servono a qualcosa e questo li colloca in miglior posizione sulle emissioni della filiera.
Dall'altra parte fanno le elettriche con 500kg di batterie gestite male che dopo 10 anni sono da buttare, ma per questo sono primi in classifica tra le auto a emissioni zero vendute.
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