Gli Stati Uniti vogliono vietare auto con software e hardware cinesi e connessi
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 24 Settembre 2024, alle 12:33 nel canale Auto ElettricheUna mossa che potrebbe vietare la circolazione per motivi di sicurezza nazionale a diversi marchi cinesi, ma anche ad altri che ne utilizzano i componenti
63 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoeh, sì. Piano per la vittoria, pardòn. spererei ancora che fosse un qualcosa per costringere Putin a rinunciare...
Allo stato attuale non credo ci sia il motivo di pensare che Putin dovrebbe rinunciare, è in grosso vantaggio strategico sull'Ucraina e eventuali missili a lungo raggio per colpire in profondità la Russia non cambieranno gli esiti della guerra, così come non lo hanno fatto tutte le altre richieste precedenti, tutte accordate e che promettevano di farlo. I rischi invece che queste richieste possano portare ad un escalation pericolosa per le sorti dell'Europa sono concrete e credo sia quello il piano di Zelenski, vuole coninvolgerci direttamente perchè e l'unico modo per sperare ancora in una vittoria.
concordo che in Europa, tipo la maestrina Fonderlaien, si siano trovati con parole non sostenute da forza, facendo appello a una giustizia internazionale non ancora garantita ed esperita oltre la facciata che Putin ha dimostrato di fare in 22 anni
Per tornare indietro l'Europa adesso vuol dire che si dovrebbe fare nulla di quello che gli Ucraini hanno subito (Buka, o tipo a Mariupol la polverizzazione, tipo il teatro con tante vittime, e centinaia di altri fatti di distruzione e di tanti fatti non si è saputo più nulla, con cortina di normalità, e INDIFFERENZA, messa in atto)
Scusami ma qui non ho ben capito il senso del discorso.
e che ci troviamo in un male minore,
Sul male minore sono d'accordo, Gli USA sono quasi certamente stati (per noi Europei almeno) dei padroni tutto sommato generosi, perchè in fin dei conti noi siamo stati ubbidienti, e ci hanno permesso tutto sommato di vivere egregiamente per molti anni, ma il mondo cambia rapidamente e gli USA si stanno accorgendo di non essere più il solo punto di riferimento mondiale, ci sono realtà emergenti con cui inevitabilmente prima o poi dovranno fare i conti, e spesso quando una nazione abituata per molti anni a comandare si ritrova a vedere sfuggire il controllo potrebbe far emergere la parte più violenta di sè pur di mantenere il potere e non vorrei che abbracci la filosofia del muoia Sansone con tutti i Filistei...
penso che se per disgraziatissima ipotesi qui ci fossero Russia e Cina
gli entusiasmi sarebbero nullificati in qualche anno
faccio presente che molti, TANTI, che sostengono Russia e Cina sono gente sprezzante del rispetto e ordine, quando si dovranno (dovrebbero) incasellare nel grigio rispetto contro la loro persona verso i "liberatori" comincerebbero a pentirsi di non aver preferito il male minore
perchè non lo si chiede ai cittadini di là, cosa vivono?
questa moda di sprezzare gli Usa per una auspicata maggiore giustizia sociale? :ooooh: personale? :ooooh: non riceverà spazio per fantasia e immaginazione,
con tutti i complottismi (ispirati da retroscena preparati DAI RUSSI) agiti nella connaturazione delle persone che sperano in una caduta del regime Usa
che fine faranno QUANDO SI TROVERANNO nel grigio piatto della miseria che sarà?
un parente in famiglia adorava la Russia:
lì tutti uguali!
lì non c'è povero! lo stato pensa per tutti (case, cibo) e non c'è ricco! è come dovrebbe essere!
in sintesi si tratta di invidia delle differenze, e di livore verso il potere centrale -> con i liberatori dell'est sarà meglio? e di nullificazione, anche delle persone
provare poi a protestare per qualcosa e si vedrà che la brace sarà peggio della padella
Tanti che vivono in Cina o Russia si ritengono soddisfatti del posto in cui vivono e diversamente che da noi appoggiano uniti le decisioni loro leader politici, forse sono plasmati dalla propaganda, hanno paura di ribellarsi o forse non gli importa di avere delle limitazioni alla libertà,
ma non dovremmo giudicarli, e non dovremmo imporre loro il nostro pensiero e la nostra cultura perchè nonostante la globalizzazione ci ha un pò tutti conformati rimaniamo comunque dei popoli con tradizioni, pensieri e stili di vita molto differenti che hanno origini profondamente radicati nel nostro passato.
Comunque non è detto che se la Cina dovesse vincere questa guerra di filosofia di vita sugli USA debba per forza imporre le sue concezioni anche a noi occidentali, non ce li vedo a fare guerre per esportare i loro concetti di "democrazia" come invece hanno fatto gli USA in tutti questi anni, ma potrebbe semplicemente continuare a fare quello che ha fatto fino ad ora, ovvero prosperare cercando di pestare meno piedi possibili, ma potrei benissimo sbagliarmi.
di piedi ne sta pestando parecchi e alla grande, nel mar cinese con tutti i vicini non mi sembra abbia un comportamento tanto bonario. Con la politica di esportazione a qualunque prezzo sta devastando interi settori industriali in tutto il mondo, pure di quelli che a parole sono gran amiconi. Chiedete a Lula come sta il settore chimico e automobilistico del Brasile. E in Cile come stanno le acciaierie.
I Cinesi prosperano sulle rovine industriali dell'intero pianeta, altro che cercando di pestare meno piedi possibili
I Cinesi prosperano sulle rovine industriali dell'intero pianeta, altro che cercando di pestare meno piedi possibili
Per pestare i piedi mi riferivo a usare la forza fisica per imporre la loro dottrina, non ad usare strategie commerciali "aggressive" per non dire scorrette
anche se è chiaro che per ora con gli USA che fino ad ora hanno dominato dal punto di vista militare sono stati precchio frenati a farlo, ma è indubbio che in futuro questo potrebbe cambiare, e Taiwan potrebbe essere la prima a farne le spese...
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".