Giorgia Meloni e Xi Jinping, prodotti italiani in Cina in cambio di auto elettriche e IA
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 30 Luglio 2024, alle 10:58 nel canale Auto ElettricheLa premier ha incontrato il numero uno cinese per cercare nuovi accordi commerciali, e pare ci sia grande intesa su temi fondamentali
34 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe un prodotto è destinato a sfondare, sfonderà e viceversa. Fare queste politiche ridicole dei dazi, della finta autarchia quando poi hai una dipendenza strategica dalla Cina è veramente fumo negli occhi per far credere alla gente che stai facendo qualcosa mentre invece non stai sostanzialmente cambiando niente se non in peggio.
Proprio domenica sera a Report c'è stato un servizio sugli abiti che vengono smaltiti in Africa, ad un certo punto hanno raccontato che la Francia per difendere i produttori locali aveva messo dei dazi pesanti sull'abbigliamento proveniente dall'estero, dopo qualche settimana le associazioni dei commercianti sono andate dal governo a dire che se non ritirava i dazi, loro non avevano niente da vendere...
Abbiamo dato tutta la manifattura in mano ai paesi che abbiamo sfruttato finora, se non ci fosse la Cina non avremmo nemmeno le infradito per andare in spiaggia.
Il problema o, meglio, la necessità è quella di incrementare l'export di valore verso la Cina per sopperire alla flessione verso la Germania colpita da una forte crisi economica e sociale.
Inoltre bisogna tenere conto che parecchie industrie italiane sono legate al doppio filo con la Germania sopratutto nel settore automotive e stanno soffrendo parecchio la riduzione dei volumi di export.
Aprire una " sponda cinese " in Italia, ed in UE, per la produzione di veicoli ridarebbe fiato al settore, senza contare il fatto di salvare diverse migliaia di posti di lavoro oramai non così sicuri.
Stellantis non è affidabile ed è chiaro che in Italia non ci vuole stare troppo, sopratutto in questo periodo in cui i conti non stanno andando affatto bene per la multinazionale franco olandese!!
https://www.governo.it/sites/govern...lia-Cina_IT.pdf
Questo nel 2024:
https://www.governo.it/sites/govern...2024-2027_1.pdf
Ammazza che stile questi documenti ufficiali, sembrano brutte copie di una tesi triennale
Stellantis è proprietaria di tutti i marchi italiani eccetto Ferrari... I tedeschi del gruppo VW, Mercedes e BMW non sono interessati a produrre da noi ma eventualmente a rilevare asset e basta. I francesi di Renault idem... Che si fa? Buttiamo a mare una intera filiera? Il problema è tutto qui!!
Inoltre bisogna tenere conto che parecchie industrie italiane sono legate al doppio filo con la Germania sopratutto nel settore automotive e stanno soffrendo parecchio la riduzione dei volumi di export.
Aprire una " sponda cinese " in Italia, ed in UE, per la produzione di veicoli ridarebbe fiato al settore, senza contare il fatto di salvare diverse migliaia di posti di lavoro oramai non così sicuri.
Stellantis non è affidabile ed è chiaro che in Italia non ci vuole stare troppo, sopratutto in questo periodo in cui i conti non stanno andando affatto bene per la multinazionale franco olandese!!
Si, ma credi che ai cinesi importi di costruire qualcosa in Italia?
A parte se non serva ad aggirare le eventuali sanzioni, hanno capacità sovrabbondante e se non l'hanno possono fare in modo di averla in breve tempo di costruire qualsiasi cosa in maggiori volumi e pari se non migliori capacità, per cui perchè dovrebbero avere reale interesse a fare qualcosa in Italia?
Quanto alle auto cinesi, non sono contrario al loro arrivo a me come consumatore/cliente interessa che abbiano un prezzo abbordabile, che siano comode, sicure, affidabili e con una buona assistenza post vendita.
Concordo in pieno.
Eppure la storia degli ultimi 20/25 anni avrebbe dovuto insegnare qualcosa, ma c'è sempre chi fa finta di non vedere.
A parte se non serva ad aggirare le eventuali sanzioni, hanno capacità sovrabbondante e se non l'hanno possono fare in modo di averla in breve tempo di costruire qualsiasi cosa in maggiori volumi e pari se non migliori capacità, per cui perchè dovrebbero avere reale interesse a fare qualcosa in Italia?
Certo... come gli interessò ai giapponesi costruire Toyota, Honda e Nissan negli USA per aggirare le sanzioni a metà anni '80!! Anzi crearono anche un marchio apposito: Lexus!!
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