Giorgia Meloni contro il ban delle auto endotermiche: "il divieto al 2035 è dannoso, la Cina ci guadagna"
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 10 Febbraio 2023, alle 11:22 nel canale Auto ElettricheIl presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è espressa sulla questione della regolamentazione UE del mercato automotive. Secondo la premier l'elettrico è al momento l'unica soluzione, e avvantaggia la Cina
298 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoL'equazione ricchezza maggiore potere è costante in qualsiasi sistema, chiaro che in quel caso hanno soppresso la diversità e non ci sono forze concorrenti.
Tutti cercano di fare patti a proprio vantaggio, guardiamo gli ultimi incentivi USA che portano avanti la tradizione trumpiana contro la UE? A qualche forza interna in occidente faceva più comodo far produrre in RPC, è l'esempio di vantaggio a breve termine che rende più fragile un sistema con molte forze concorrenti e sono stati sottovalutati per anni (hanno pure loro tenuto profilo basso, oggi possono permettersi di non farlo più.
I Cinesi al potere geopolitico.
E' molto peggio dell'economia programmata sovietica. E l'economia programmata comunista porto a delle carestia perchè poneva degli obiettivi senza curarsi del modo per arrivarci.
Questo è molto simile.
Sono d'accordo che si potesse comunicare e fare meglio, ma non mi sembra nulla di così diverso dalle direttive EURO dei veicoli tenute per anni, anzi questa ha una scadenza a parecchio lungo termine.
Non sono d'accordo che sia così rigida come scelta, hanno messo delle tappe intermedie poi comunque in democrazia si può cambiare tutto su un periodo così lontano, il confronto con l'economia pianificata è parecchio azzardato ed è una moda che noto solo sulla scena italiana. Ciononostante, non ti ribatterò come mi hai fatto che mostri tanta ideologia e poco senso pratico, perché probabilmente categorizzi così quel concetto per ragioni emotive.
Per me l'EU non è un capro espiatorio semplicemente perchè è un soggetto politico inesistente.
Dietro la facciata dell'EU si muovono Stati che hanno una agenda diversa dalla nostra.
Di chi è a colpa di ciò scusa? Perché sono le singole parti a mettere in discussione l'autorità centrale, i primi a non vedere vantaggi al di là del nostro nazionalismo sono i nostri politici: io un parlamento europeo NON su base nazionale ma di comunanza politica lo eleggerei molto volentieri! Forse il problema è l'ignoranza dei politici in generale, molti non sanno neanche fare un discorso nella loro lingua madre figuriamoci con barriere culturali e linguistiche (anche se ci è riuscito un politico non europeo spinto dalla guerra).
Inoltre visto che il numero di componenti in una macchina elettrica è molto più basso bisogna dare il tempo e i soldi per riposizionarsi.
Se io faccio filtri aria/olio non che posso passare dall'oggi al domani a fare sistemi di carica che possano essere competitivi con quelli che magari sono già da dieci anni a produrli.
Se pensi che in Italia non si producano motori elettrici, sistemi di carica e controllo di batterie per veicoli (magari non per automobili, ma sono sempre pacchi assemblati per veicoli) e componentistica all'avanguardia, sbagli. I processi già esistono, magari sono nicchie da coltivare meglio e valorizzare, invece di parlare di valorizzare la produzione di motori endotermici come qualche imbecille di politico ha fatto.
Tutto pronto allore meno male!
La storia della produzione di energia stressata dai BEV è una stupidata, se li usi consumi meno energia devi solo spostare a più quota di energia elettrica ma in Italia sarà talmente graduale che hanno un peso che resta nelle pieghe di altri consumi.
Io intendevo un secoletto fa.
La differenza è che allora, chi lo credeva lo faceva per ignoranza (nel senso buono), e quando una persona studiata diceva loro che era tonda, si fidavano.
Oggi invece, chi lo crede lo fa per stupidità (nel senso cattivo), e se una persona studiata insegna loro la verità, si oppongono con forza, lo insultano, e fanno loro lo scopo di diffondere la "vera" verità. E il fatto di aggregarsi, tramite internet, permette loro di consolidare le loro credenze.
No, oggi è peggio. Soprattutto perché quelli che non sanno, non tacciono, ma fanno danni.
E in questa situazione, è difficile che un prodotto migliore conquisti il mercato perché "migliore".
Perché molti, utilizzando tutto il loro irrazionalismo (e ho usato un termine gentile... ), ribalteranno qualunque prova per dar ragione alle loro teorie, e denigrare il prodotto migliore...
i numeri dicono il contrario: i tassi di scolarizzazione nazionale sono passati in 150 anni dal 74% al 1%
Diciamo che le cose sono più complesse e profonde che valutare semplicemente quanti diplomati/laureati ci sono oggi o X anni fa.
Ad esempio un tempo una persona anche con titolo di studio difficilmente si esprimeva su materie che non riguardavano il proprio campo. C'era una sorta di pudore sociale per cui ognuno stava nel suo.
Oggi invece è il contrario per cui l'idraulico che un tempo aveva magari la 5 elementare mentre oggi è diplomato si sente in diritto di poter dire la sua anche su come funzionano le centrali nucleari anche se all'atto pratico tutto quello che sa sulle centrali nucleari l'ha letto su facebook.
Sulla carta quindi c'è, ed è vero, una maggiore scolarizzazione ma è altrettanto vero che fenomeni prettamente moderni hanno portato masse che seppur scolarizzate non sono ovviamente esperte in tutto ma che devono dire la propria su tutto.
Questo fenomeno che viene da alcuni definito anche il fallimento democratico ha portato e sta portando le maggiori democrazie occidentali a fenomeni di politica di bandiera per cui alcune tematiche che andrebbero discusse in ambienti prettamente specialistici o dalla classe politica che dovrebbe essere teoricamente qualificata vengono invece dati in pasto alle masse che li trasformano in bandiere pro o contro senza avere la preparazione necessaria per poterli realmente comprendere.
Con questo, e concludo, non ci possiamo limitare a dire X anni fa erano ignoranti e oggi invece no perché paradossalmente in certi casi l'umiltà dell'ignorante portava a una scelta migliore. Sia chiaro non dico che allora meglio essere ignoranti, voglio solo sottolineare che viviamo in una società complessa dove una cosa ovviamente buona come la scolarizzazione a volte porta anche fenomeni complessi che buoni non sono.
ma se (quasi) tutti avremo macchine elettriche e (quasi) tutti ci produrremo l'elettricità autonomamente... lo stato come farà a incamerare l'equivalente delle tasse sulla benza?
ma se (quasi) tutti avremo macchine elettriche e (quasi) tutti ci produremo l'elettricità autonomamente... lo stato come fa a incamerare l'equivalente delle tasse sulla benza?
pensaci bene, non è difficile
vedrai che la risposta la trovi in breve tempo, dentro di te
vedrai che la risposta la trovi in breve tempo, dentro di te
la mia risposta è che vado in bici...
Ad esempio un tempo una persona anche con titolo di studio difficilmente si esprimeva su materie che non riguardavano il proprio campo. C'era una sorta di pudore sociale per cui ognuno stava nel suo.
Oggi invece è il contrario per cui l'idraulico che un tempo aveva magari la 5 elementare mentre oggi è diplomato si sente in diritto di poter dire la sua anche su come funzionano le centrali nucleari anche se all'atto pratico tutto quello che sa sulle centrali nucleari l'ha letto su facebook.
Sulla carta quindi c'è, ed è vero, una maggiore scolarizzazione ma è altrettanto vero che fenomeni prettamente moderni hanno portato masse che seppur scolarizzate non sono ovviamente esperte in tutto ma che devono dire la propria su tutto.
Questo fenomeno che viene da alcuni definito anche il fallimento democratico ha portato e sta portando le maggiori democrazie occidentali a fenomeni di politica di bandiera per cui alcune tematiche che andrebbero discusse in ambienti prettamente specialistici o dalla classe politica che dovrebbe essere teoricamente qualificata vengono invece dati in pasto alle masse che li trasformano in bandiere pro o contro senza avere la preparazione necessaria per poterli realmente comprendere.
Con questo, e concludo, non ci possiamo limitare a dire X anni fa erano ignoranti e oggi invece no perché paradossalmente in certi casi l'umiltà dell'ignorante portava a una scelta migliore. Sia chiaro non dico che allora meglio essere ignoranti, voglio solo sottolineare che viviamo in una società complessa dove una cosa ovviamente buona come la scolarizzazione a volte porta anche fenomeni complessi che buoni non sono.
Il problema non è la scuola o l'imbecillità del cittadino medio.
Il problema è la libertà TOTALE di parola, che è una piaga e poi il diritto di voto uguale per tutti, dove ovviamente il 99.9% di chi vota non solo non ne capisce un H di politica ma non può avere accesso a tutti i dati del governo nè può verificarli in alcun modo.
Il problema è la libertà TOTALE di parola, che è una piaga e poi il diritto di voto uguale per tutti, dove ovviamente il 99.9% di chi vota non solo non ne capisce un H di politica ma non può avere accesso a tutti i dati del governo nè può verificarli in alcun modo.
Mi fa piacere che ora libertà di parola e democrazia siano dei problemi o addirittura delle piaghe...secondo me a nessuno frega niente di questa transizione ecologica, che di ecologico per ora non ha niente, è solo fonte di ulteriori spese per i cittadini...di soldi che non hanno tra l'altro .
Punti di vista...
Ti potrei dire che io invece trovo che la più grande piaga in Italia sia l'assistenzialismo per cui c'è gente che a forza di espedienti e sussidi lavora poco e niente e vive sulle spalle della popolazione produttiva però dimmi quale politico sarebbe disposto a fare una cosa impopolare come far sparire sussidi e contro sussidi che sono stati per anni un modo di comprare voti?
Per me l'unico sussidio che lo stato dovrebbe erogare è attraverso il lavoro oppure in quei casi in cui c'è una malattia talmente grave da impedire qualsiasi lavoro.
Niente 110, niente bonus a pioggia inutili come poco altro, niente bonus su nessun tipo di auto ecc... ecc...
Quanto alla libertà di parola ovviamente non è una piaga ma al tempo stesso troppo spesso viene confusa la libertà di parola con l'impunità di parola. Per me tutti devono poter dire la loro ma al tempo stesso chi dice il falso, diffonde fake news, diffama ecc... ecc... dovrebbe pagarne le conseguenze.
E prima che lo dici... no, la querela non è uno strumento funzionale perché il risultato della querela è che è diventato un mezzo attraverso il quale chi ha soldi, potere e tempo imbavaglia chi non ha queste risorse perché se finisci in un tribunale civile anche se alla fine vinci se non sei benestante ne esci con le ossa rotte anche solo per sostenere le spese processuali in attesa di una sentenza favorevole che richiede anni. Nel frattempo il potente di turno ti annienta a suon di rimandi, ricorsi, gabole legali varie ed eventuali.
fino a poco fa si fumava nei posti chiusi. finalmente un giorno si è deciso di togliere tale piaga.
fino al 2035 si potranno vendere auto inquinamenti. finalmente ci leveremo tale piaga.
tutti i discorsi filosofici e politici lasciano il tempo che trovano, cerchiamo di velocizzare tale transizione e non perdere il treno e magari trasformare questa necessità in occasione
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".