Etichette veicoli elettrici: in vigore dal 20 marzo nuove informazioni per i consumatori
di Carlo Pisani pubblicata il 22 Marzo 2021, alle 11:21 nel canale Auto Elettriche
Un'insieme di simboli e specifiche tecniche entrante in vigore lo scorso 20 marzo 2021, presenti sia a bordo di veicoli plug-in sia sui relativi dispositivi di ricarica ed accessori
32 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn una città piccola come Amsterdam, con una superficie di 219 km^2 forse si, ma Roma sono 1236 km^2 di superficie, andare in alcune zone con i mezzi vuol dire farsi dalle 2 alle 3 ore di viaggio cambiando anche 3 o 4 volte mezzo...io per andare dalla mia ragazza, 7 km di distanza e tutti e due abitiamo in zone centrali della città, con l'auto impiego 20 minuti, in condizioni ideali anche 15, con i mezzi 1 ora in condizioni ideali, più realisticamente 1 ora e mezza, cambiando 3 mezzi...2 se sono fortunato che riesco a prendere un autobus che mi fa risparmiare le metro, ovviamente risparmiare le metro non implica risparmiare tempo, potrei anche impiegare molto di più.
Qui prendere i mezzi può diventare un'odissea...e sono uno che prima del covid li prendeva quasi sempre.
Qui prendere i mezzi può diventare un'odissea...e sono uno che prima del covid li prendeva quasi sempre.
Ma perché i mezzi in Italia fanno schifo è risaputo. Ma da qua a dire che le auto elettriche servono soprattutto in città ne passa. L'esempio di Amsterdam era per sottolineare che anche chi senza parcheggio privato riuscisse comunque a caricare l'auto, non c'entravano assolutamente nulla i mezzi.
Stai comunque paragonando città con dimensioni troppo diverse per fare un paragone sensato, una rete di mezzi di trasporto capillare in una città come Roma è impossibile, un po' per la morfologia della città, un po' per quello che c'è sotto, quindi l'auto qui si usa di più, e oggi come oggi è impossibile gestire un'auto elettrica senza un garage di proprietà, le colonnine che ci sono in strada sono insufficienti, e molte sono anche "finte", nel senso che non sono mai state attivate...quando ce ne saranno di più e quando i tempi di ricarica delle auto saranno stroncati forse si diffonderanno, ma oggi qui una macchina elettrica è solo stressante.
Ho una 530i, e ho due cavi: una per la ricarica veloce e una per la ricarica lenta (con la normale presa Schuko, giusto per intenderci), e occupano decisamente spazio nel bagagliaio. Infatti quando vado in vacanza e ho bisogno di spazio li tolgo entrambi e vado soltanto a benzina.
Per me rimane ridicolo dovermi portare i cavi per ricaricare l'auto: non è che con le auto a combustione ci portiamo dietro la pompa per fare benzina, diesel, ecc..
Le colonnine delle ricariche dovrebbero essere sempre dotate di tutti i cavi necessari. Chi non l'ha fatto ha proprio sbagliato sui fondamentali, a mio avviso.
Per me rimane ridicolo dovermi portare i cavi per ricaricare l'auto: non è che con le auto a combustione ci portiamo dietro la pompa per fare benzina, diesel, ecc..
Le colonnine delle ricariche dovrebbero essere sempre dotate di tutti i cavi necessari. Chi non l'ha fatto ha proprio sbagliato sui fondamentali, a mio avviso.
La Model 3 ha un vano apposito sotto al bagagliaio e il pozzetto sotto al cofano quindi è un non problema....ma concordo con te.
Credo lo abbiano fatto x contenere i costi delle colonnine dato che i cavi sono piuttosto costosi. In pratica le colonnine già dotate di cavi sono le fast e ultra fast...come i SuperCharger o le Ionity. X tutte le altre devi purtroppo portarti appresso il mennekes Tipo 2.
Ricordatevi però che ricaricare sempre in fast o ultra, accorcia la durata di vita delle batterie....xchè buttando dentro sempre dai 100 ai 250 kWh, si surriscaldano.
Per un corretto mantenimento della batteria, sarebbe meglio ricaricare la maggior parte del tempo con ricariche lente in AC.....e usare le fast DC soltanto quando si è in viaggio.
Ma infatti concordo, le colonnine dovrebbero tutte già avere i loro cavi x semplificare la vita a tutti. Anche x noi Teslari sarebbe molto più comodo...inoltre potremmo sfruttare il vano sotto al bagagliaio e il pozzetto sotto al cofano x trasportare altro aumentando ulteriormente la capacità di carico.
Anche nella mia 530e c'è un vano apposito sotto al bagagliaio. Ma il bagagliaio (come pure il serbatoio, purtroppo) è già ridotto per la presenza delle batterie aggiuntive, e quest'altro comparto dedicato soltanto ai cavi non fa che esacerbare la situazione.
E' probabile, ma così hanno scaricato i costi sui possessori delle auto, e a mio avviso è un non-senso: il numero delle auto sarà sempre di gran lunga superiore rispetto a quello delle colonnine.
A mio avviso la colpa è del legislatore, che avrebbe dovuto imporre la presenza di tutti i cavi necessari nelle colonnine.
Per un corretto mantenimento della batteria, sarebbe meglio ricaricare la maggior parte del tempo con ricariche lente in AC.....e usare le fast DC soltanto quando si è in viaggio.
Sì, esatto. Egoisticamente devo dire che è un problema che non mi tocca, perché l'auto aziendale la cambio ogni due anni. Comunque le auto possono anche regolare la ricarica (ad esempio forzando il tetto agli 8A, anziché ai 16A massimi per le ricariche veloci).
Non sono casi limite, ma l'esatto contrario: molto comuni. Quindi è un problema, ed è anche rilevante, visto che viene sacrificata una parte consistenze della capienza del bagaglio.
Senza considerare poi la grandissima rottura di scatole nel dover prendere il cavo, collegarlo all'auto, e poi alla colonnina. Altra perdita di tempo, e viceversa quando c'è da staccare tutto.
Infine, viene già difficile a me collegare il cavo di ricarica veloce alla colonnina (perché c'è da fargli fare uno scatto ruotando un po' il cavo), e puoi immaginare cosa succede con le persone più anziane, che potrebbero anche rischiare di rompersi un polso.
E' una colossale sciocchezza, insomma, ed è incredibile che il legislatore non se ne sia accorto prima. Perché, e lo ribadisco ancora una volta: IMO è sua la colpa della situazione.
A mio avviso la colpa è del legislatore, che avrebbe dovuto imporre la presenza di tutti i cavi necessari nelle colonnine.
Non è esattamente vero, perché non c'è uno standard univoco per l'alimentazione AC delle vetture, mentre è stato deciso che le colonnine pubbliche fossero dotate di presa Tipo2. Facendo così è possibile usare cavi "di conversione" con le due estremità dotate di spine di tipo diverso, e rendi gli utenti responsabili di eventuali danni che vi si verifichino, rendendo molto più agevole la sostituzione che altrimenti renderebbe impraticabile quando non un pericolo per la sicurezza delle persone il punto di ricarica dotato di cavo fisso.
Che poi costino una fucilata assurda per quel che di fatto è una prolunga con due prese/spine "carine", ne potremmo parlare fino a domani, ma qui prevedo che la diffusione dei PHEV/EV porterà ad un abbattimento dei costi di almeno un fattore 10 nei prossimi 5 anni. Almeno, lo spero, perché 200€ per 5-6 metri di "FROR" (o simile) 5x4mmq o 5x6mmq mi pare effettivamente una rapina a mano armata, probabilmente danno anche in omaggio al rivenditore il kit con il passamontagna al primo ordine dal grossista.
Nel mondo dell'elettrico quello che impatta maggiormente sono le ricariche ultrafast in DC (50-350kW, connettore CCS2/Type2 Combo), che le BMW *30e non supportano (anche perché sono dotate di pacchi batterie ridotti rispetto ad un full-EV).
Te la vedi una Taycan in carica a 230V 8A (1800W circa)? Non ti passa più...
Si definiscono colonnine fast AC quelle con potenza di ricarica over 7,2kW (32A monofase). E a quanto so comunque BMW ha caricatore onboard monofase limitato a 3kW/16A, quindi per te il problema non si pone.
Elllamadonna... rompersi un polso? Mai lottato per sganciare due prese CEE (le cosiddette "industriali" da cantiere)? Quelle sì sono maledette, alle volte pare siano incollate da quanto fanno effetto ventosa tra loro.
Non tutte le colonnine per fortuna hanno quel design dei connettori bloccati; molte altre funzionano come le prese sulle auto, con il blocco elettromeccanico che interviene autonomamente all'inserimento del cavo.
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