Elon Musk guida la rivolta: anche General Motors userà la presa NACS di Tesla

Un paio di settimane fa aveva fatto scalpore l'annuncio di Ford, secondo cui i suoi veicoli elettrici futuri avrebbero montato la presa NACS (North American Charging Standard), ovvero lo standard inventato da Tesla, e da sempre in uso nelle sue vetture americane (ad eccezione della prima Roadster).

La casa dell'Ovale Blu otterrà anche l'accesso alla rete Supercharger di Tesla, senza la necessità di utilizzare adattatori, tranne per le auto elettriche già in commercio, alle quali dal 2024 verrà fornito un adattatore. Una sorta di rivota contro lo standard CCS, che esiste anche in America, ma mai completamente apprezzato.

Si pensava che le forze di Tesla e di Ford non fossero sufficienti però per cambiare lo standard, ma nella serata italiana di ieri il CEO di General Motors, Mary Barra, e Elon Musk hanno fatto un annuncio congiunto: anche GM userà la presa NACS sulle sue auto elettriche, con le stesse tempistiche e gli stessi vantaggi di Ford.

Lo scenario dunque cambia decisamente, con le tre principali case americane tutte unite sotto un'unica bandiera, quella di Tesla, che sicuramente ci guadagnerà, ma che fornirà un consistente aiuto agli automobilisti elettrici degli altri marchi, grazie alla diffusione della rete Supercharge, ed alla sua affidabilità.

Esattamente come per Ford, anche per GM non è chiaro se i veicoli continueranno a montare anche la presa CCS, o se per utilizzare le colonnine universali si affideranno a un adattatore, come fanno oggi i proprietari Tesla americani. Barra e Musk hanno parlato della novità in una diretta Twitter, che potete riascoltare qui sopra. Il CEO di GM ha aggiunto:

"La nostra visione del futuro completamente elettrico significa produrre milioni di veicoli elettrici di classe mondiale in tutte le categorie e fasce di prezzo, creando al contempo un ecosistema che accelererà l'adozione di massa dei veicoli elettrici. Questa collaborazione è una parte fondamentale della nostra strategia e un importante passo successivo per espandere rapidamente l'accesso ai caricabatterie veloci per i nostri clienti. Non solo contribuirà a rendere più fluida la transizione ai veicoli elettrici per i nostri clienti, ma potrebbe aiutare a spostare il settore verso un unico standard di ricarica nordamericano".

Le cose ora si fanno davvero interessanti, e c'è grande curiosità nello scoprire cosa decideranno di fare altre aziende, alcune ancora molto giovani, come Rivian o Lucid Motors, o altre più consolidate ma che hanno grandi mire per il mercato nordamericano, come VinFast. Difficile invece ipotizzare che Volkswagen, con tutti i suoi marchi presenti negli Stati Uniti, possa prendere una decisione simile: la rete Electrify America, che usa la CCS, è di sua proprietà.