E-Tense Performance è il nuovo bolide DS: batteria dalla Formula E e frenata solo elettrica
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 08 Febbraio 2022, alle 17:33 nel canale Auto Elettriche
DS Automobiles presenta una nuova concept car che anticipa le tecnologie del futuro e le nuove linee di design, e introduce l'applicazione stradale di quanto appreso nel mondo del motorsport elettrico
DS Automobiles ha presentato la nuova concept E-Tense Performance. Il nome dice già tutto, con la sigla utilizzata per le auto elettriche del marchio, ma questa vettura è destinata a restare un prototipo (salvo sorprese), utilizzato come esempio delle tecnologie di DS e di Stellantis, oltre a suggerire il design che vedremo in futuro.
L'auto è ovviamente completamente elettrica, e si basa su una monoscocca in carbonio, così da bilanciare il peso della batteria. La trazione è integrale, con la solita configurazione di un motore su ogni asse, che in questo caso possono erogare fino a 600 kW di potenza: 250 kW all'anteriore e 350 kW al posteriore, con coppia di 8.000 Nm.
La stessa potenza, 600 kW, è disponibile anche in rigenerazione, nelle decelerazioni e nelle frenate, cosa che normalmente non avviene. DS descrive questa scelta con la volontà di ottimizzare al massimo l'uso dell'energia, ed è per questo che addirittura la vettura potrebbe frenare solo con i motori elettrici, e i dischi sono stati installati solo per questioni di sicurezza. Un comportamento che si ispira alle gare di Formula E, dove la rigenerazione ha un ruolo importante.
La batteria non viene descritta nel dettaglio, ma sappiamo che è stata sviluppata con il partner Total Energies, tramite la controllata Saft. Anche qui abbiamo un richiamo al mondo del motorsport, che viene citato come fonte per sviluppare la chimica (che però non viene svelata) ed il particolare sistema di raffreddamento che permette continui picchi di elevata potenza di scarica e carica. Le celle sono direttamente immerse in un liquido refrigerante ad opera di Quartz EV Fluid, un sistema che secondo DS potrebbe essere usato in futuro anche sulle vetture stradali.
Non è però l'unica particolarità della batteria. Anziché al centro del pianale, come ormai usuale, l'accumulatore si trova nella parte posteriore, in posizione centrale, racchiusa in un guscio protettivo che è un misto di alluminio e fibra di carbonio, anche questa una novità ereditata dalla Formula E.
Sul fronte del design, DS si limita a suggerire che il frontale sarà fonte di ispirazione, in particolare per il taglio delle luci diurne. All'interno ritroviamo ancora elementi mutuati dalla Formula E, come il volante e le cinture di sicurezza sportive, e saranno infatti i piloti del team DS Techeetah ad eseguire i primi test. Si siederanno al volante Jean-Éric Vergne, E-Tense ambassador, e Antonio Felix da Costa, entrambi campioni del mondo. Aiuteranno nella fase finale di sviluppo, per eseguire poi test in pista e su strada, i cui dati verranno resi pubblici.
16 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMagari mi sono perso io un pezzo ma, a meno che la macchina non violi le leggi della fisica o venga lanciata ad alta velocità da un altro mezzo, non c'è modo di trovarsi nella situazione in cui bisogna frenare e la batteria è totalmente carica.
In discesa dalla montagna può benissimo capitare.
Si, potrebbe essere un'ottima idea, lo fanno già i dumper delle miniere americane (sono a trazione elettrica).
Oppure basterebbe riservare un 2% di carica ai picchi di frenata.
Invece se la carichi in montagna e poi scendi, la possibilità c'è eccome...
Il problema è che non puoi buttare 600kW (e nemmeno 100, probabilmente) in batteria se è carica oltre il 90%.
Inoltre se c'è un problema elettrico, non freni.
Quindi si, i freni meccanici servono.
By(t)e
C'è scritto nell'articolo che i dischi ci sono per motivi di sicurezza (si intravedono pure nel rendering)
Sfrutta la tua caldaia a gasolio finché puoi, hai ancora tempo per capire come funzionano le EV
concordo sugli 8.000 Nm: decisamente troppi (a meno che non siano i dati di targa del motore, e che poi alle ruote ne arrivi una frazione)
si si ho tempo ho tempo.. tranquillo..
intanto uso il vaporetto a benzina per un po' così faccio riposare la nave a nafta mentre qualcuno mi insegna come funziona uno dei sistemi più vecchi che ci siano..
chiedi a chi collauda i motori elettrici in merito.. ho clienti da 30 anni che li fanno e li collaudano.. ma dai.. tranquillo insegnami.. son curioso di sapere come funzionano le polistil da adulti
una tecnologia più vecchia e stupida non c'è ma ok.. mai visto una dinamo su una bicicletta ?.. da qualche parte in cantina devo avere ancora le pile a dinamo manuali..
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