Clamorosa decisione di Alfa Romeo: "non va bene Milano? Allora si chiamerà Junior"

Qualche giorno fa vi abbiamo parlato dell'intervento in gamba tesa del ministro Adolfo Urso su Alfa Romeo, dopo la presentazione della Milano, la prima auto elettrica del Biscione.

Riassumendo in poche parole, secondo il ministro un'auto con un nome prettamente e chiaramente italiano come Milano, non si può produrre in Polonia, come effettivamente succede per la nuova vettura Alfa Romeo. Ma questa non sarebbe solo un'opinione personale, ma Urso ha scomodato anche una legge a protezione dell'Italian Sound, che secondo lui vieterebbe l'uso di questo nome.

Sembrava l'inizio del solito botta e risposta tra il governo e Stellantis, se non che la casa di Arese e il CEO Jean-Philippe Imparato hanno deciso di fare un intervento ancora più duro di quello di Urso, per continuare ad usare una metafora calcistica: la Milano cambierà nome.

Il comunicato stampa lo dice senza mezzi termini: "non va bene Milano? Allora Alfa Romeo Junior!". Sarà quindi Junior il nome della vettura, non senza qualche danno economico, viste le campagne pubblicitarie da rifare, e qualche componente da produrre da zero, come le targhette cromate identificative.

Alfa Romeo dice di aver preso questa decisione per promuovere un clima di distensione, ma le parole utilizzate, nero su bianco, non sembrano andare in quella direzione, ed appaiono invece piccate e con tono di sfida: "In una delle settimane più importanti per il futuro di Alfa Romeo, un esponente del governo italiano dichiara che l’utilizzo del nome Milano, scelto dal marchio per chiamare la nuova compatta sportiva appena presentata, è vietato per legge. Pur ritenendo che il nome Milano rispetti tutte le prescrizioni di legge, e in considerazione del fatto che ci sono temi di stretta attualità più rilevanti del nome di una nuova autovettura, Alfa Romeo decide di cambiare il nome da Milano a Alfa Romeo Junior, nell’ottica di promuovere un clima di serenità e distensione".

In conclusione c'è spazio anche per una frecciatina al ministro e al governo: "Il team Alfa Romeo ringrazia il pubblico per l’enorme numero di feedback ricevuti, la rete dei concessionari italiani per il supporto, i giornalisti per la enorme attenzione mediatica riservata alla nuova vettura, e il governo per la pubblicità gratuita indotta da questo dibattito".