Blocco totale: la Cina vieta l'esportazione di 6 dei 17 elementi delle terre rare
di Vittorio Rienzo pubblicata il 16 Aprile 2025, alle 19:04 nel canale Auto Elettriche
Secondo un recente rapporto del New York Times, la Cina avrebbe completamente vietato l'esportazione di sei dei diciassette elementi provenienti dalle terre rare. Il rischio maggiore è per la produzione automobilistica, soprattutto degli EV con motore a magneti permanenti
62 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAl che, dopo avergli fatto notare di aver scritto una mega-cazzata (per tirare acqua al suo mulino, ovviamente) si lagna che siamo intolleranti. Quando invece la sua malafede é evidente.
Ma magari ha in mano qualche studio IPCC a sostegno di quello che ha scritto e io sono in torto.
Cioè dalla frase che hai evedenziato (che semplicemente era un discorso di bilancio energetico tra quello che riceviamo dal sole senza interferenza umana e quello che andiamo ad aggiungere noi con tutte le attività antropiche di produzione energetica, che è sicuramente un bilancio positivo di produzione di calore) tu vai ad estrapolare che io non tengo conto dell'effetto serra? E dove avrei scritto tutto ciò?
A pensar male mi dai l'impressione di essere un troll (vista anche la data di iscrizione o piuttosto di riiscrizione dopo un ban) che si diverte a rompere i m@roni a chi pensa che solo spostando la nostra produzione energetica verso le rinnovabili potremo migliorare la vita su questo pianeta.
I cambiamenti si fanno solo con le vere rivoluzioni, i rimedi di ripiego servono solo a prolungare l'agonia.
Detto questo, ho perso anche troppo tempo a discutere con un personaggio del tuo calibro, mi limiterò a leggere solamente i tuoi interventi e non sento la necessità di metterti in ignore, magari qualche volta potresti scrivere anche qualcosa di interessante
E te pare...noi non abbiamo fatto nulla ed è sempre colpa nostra.
Cioè ritieni che noi occidentali (europei ed americani) non abbiamo contribuito in questi ultimi trent'anni a far consumare più energia trasformando la Cina nel polo produttivo mondiale solo per ottenere maggiori guadagni (per i produttori) e prezzi più bassi (per noi consumatori)? Ma sul serio?
La cosa più ridicola di questo commento nel suo intento terzomondista è che alla fine rispecchia quanto di più [U]occidentocentrico e sciovinista [/U]possa esistere...come se i Cinesi non fossero stati in grado di scegliere in modo autonomo la propria strada e non hanno avuto ruolo nella LORO trasformazione economica.
Noi non abbiamo trasformato proprio nulla, i Cinesi hanno scelto la strada da percorrere per raggiungere un miglioramento delle proprie condizioni come mai era avvenuto prima.
Nel fare questo hanno strutturato la propria economia per essere "accogliente" nei confronti delle aziende occidentali, hanno speso in infrastrutture e così hanno fatto in modo di ricevere un ENORME trasferimento di tecnologie e competenze in cambio di manodopera.
La globalizzazione ha permesso di avere dei vantaggi reciproci che se si va vedere bene nel lungo perido hanno favorito più i Cinesi che noi occidentali.
Ricordati che oltre 750 milioni di cinesi sono usciti dalla povertà assoluta nell'arco di 40 anni (dalla fine degli anni '70 al 2020), con un contributo del 70% alla riduzione globale della povertà.
Nel 1970 a Pechino si girava in bicicletta, oggi ci sono le auto elettriche con guida autonoma ed è diventata un potenza globale in grado di impensierirci e di mettere a rischio il nostro benessere.
Quindi come la Cina gestisce le proprie fabbriche e il modo di produrre è una sua responsabilità che ha scelto consciamente per mantenre il proprio primato.
Questa visione paternalistica dell'occidente che ha tutte le responsabilità è in fondo una visione antiquata da colonialista occidentocentrico che vede questi popoli in balia degli occidentali quando non è così.
Cerca di vedere le cose con più equilibrio e fuori dall'ideologia.
....
Taglio per non quotare tutto il messaggio, ma cerco di risponderti nel complesso di quanto hai scritto.
Che i cinesi non siano stati attori protagonisti non mi pare di averlo scritto ... sono stati molto furbi, gli idioti siamo stati noi.
Se ti ho dato l'impressione di avere una visione paternalistica dell'occidente, mi dispiace, non era mia intenzione. Ma non posso negare l'evidenza che una certa responsabilità sia nostra (americana ed europea).
Per come la vedo io, il progresso della Cina è stato alimentato da tutte le scelte scellerate fatte (e che continuano ad essere fatte) dagli imprenditori occidentali per il solo scopo di maggior guadagno economico. Vantaggi reciproci io non ne vedo (li hanno fatti solo per i loro interessi gli imprenditori). La globalizzazione io l'ho sempre vista più come un male che un bene tant'è che ha fatto credere a tantissima gente di poter vivere al di sopra delle proprie capacità senza conseguenze (che invece adesso emergono tutte).
E ripeto, non sono qui a difendere i cinesi e le loro scelte (come potrebbe sembrare a voi). Ma colpevolizzarli di voler vivere all'occidentale dopo che noi abbiamo mostrato loro come si fa (e averlo fatto per oltre mezzo secolo senza pensare alle conseguenze) mi sembra troppo riduttivo.
Che i cinesi non siano stati attori protagonisti non mi pare di averlo scritto ... sono stati molto furbi, gli idioti siamo stati noi.
Se ti ho dato l'impressione di avere una visione paternalistica dell'occidente, mi dispiace, non era mia intenzione. Ma non posso negare l'evidenza che una certa responsabilità sia nostra (americana ed europea).
Per come la vedo io, il progresso della Cina è stato alimentato da tutte le scelte scellerate fatte (e che continuano ad essere fatte) dagli imprenditori occidentali per il solo scopo di maggior guadagno economico. Vantaggi reciproci io non ne vedo (li hanno fatti solo per i loro interessi gli imprenditori).
Lo hai fatto anche prima: riesci a negare una cosa e scrivere l'opposto la riga sotto dove non parli di Cinesi ma solo di scellerati imprenditori occidentali (che non si capisce bene cosa abbiano fatto di scellerato)
La coerenza logica in un discorso non è il tuo forte. Ci riprovo.
Le scelte di apertura ci sono state da entrambe le parti e il reddito è salito per entrambe le parti.
Il vantaggio reciproco da lla parte Cinese è questo lo scritto sopra, la Cina grazie alla globalizzazione ha fatto uscire 700 milioni di persone dalla povertà assoluta, ha ricevuto un enorme transferimento di conoscenze e competenze e si appresta a diventara la potenza egemone a livello mondiale e questo le giro di meno di 40 anni.
Se questo non è un vantaggio non so cosa possa essere.
Se non lo vedi dovresti comprarti un paio dilenti nuove possibilmente non ideologiche.
E' stato un male per chi non ha saputo navigare e approfittare di grande mondo che si apriva, ma ha voluto mantenere a tutti i costi le vecchie posizioni di rendita di un mondo che non c'era più: ovvero l'Italia e gli italiani.
Il resto non capisco cosa c'entra con la globalizzazione ammesso che tu sappia cosa sia la globalizzazione...quelle semmai sono le carte di credito
Non li colpevolizzo, ma non bisogna nemmeno scusarli se non si prendono le responsabilità ambientali che questo comporta visto che sei il primo a scusarli su questo.
Che i cinesi non siano stati attori protagonisti non mi pare di averlo scritto ... sono stati molto furbi, gli idioti siamo stati noi.
Se ti ho dato l'impressione di avere una visione paternalistica dell'occidente, mi dispiace, non era mia intenzione. Ma non posso negare l'evidenza che una certa responsabilità sia nostra (americana ed europea).
Per come la vedo io, il progresso della Cina è stato alimentato da tutte le scelte scellerate fatte (e che continuano ad essere fatte) dagli imprenditori occidentali per il solo scopo di maggior guadagno economico. Vantaggi reciproci io non ne vedo (li hanno fatti solo per i loro interessi gli imprenditori). La globalizzazione io l'ho sempre vista più come un male che un bene tant'è che ha fatto credere a tantissima gente di poter vivere al di sopra delle proprie capacità senza conseguenze (che invece adesso emergono tutte).
E ripeto, non sono qui a difendere i cinesi e le loro scelte (come potrebbe sembrare a voi). Ma colpevolizzarli di voler vivere all'occidentale dopo che noi abbiamo mostrato loro come si fa (e averlo fatto per oltre mezzo secolo senza pensare alle conseguenze) mi sembra troppo riduttivo.
Permettimi, senza offesa, ma dovresti darti almeno una infarinatura della storia contemporanea cinese, soprattutto quella dal 1947 in poi, anno della proclamazione dell'attuale Repubblica Popolare Cinese.
In particolare dovresti approfondire la seconda " rivoluzione " avviata da Deng Xiao Ping dopo la morte di Mao con il motto: " arricchitevi ".
Come ti è stato già suggerito è stata la Cina, dopo i fallimenti delle politiche economiche maoiste, che si è voluta aprire al mondo, prendendo coscienza della sua arretratezza culturale e tecnologica e dei suoi limiti di riuscire almeno a sfamare la sua popolazione.
Inoltre ricordati che in Cina comanda il Partito Comunista attraverso il suo Comitato Centrale che ha la supremazia assoluta e controlla tutto e tutti, compresi gli " ospiti " occidentali o di qualsiasi altra parte del mondo.
Quindi il ragionamento sulla " colpa " occidentale di aver reso la Cina la maggior manifattura mondiale è fuorviante e non ha nessuna base storica ed oggettiva.
Sono i cinesi, o meglio la politica del partito unico, che hanno scelto di vivere come noi se non meglio di noi ( in alcune zone economiche ) e di sfruttare i progressi ottenuti per garantire a tutti qualcosa di più della tradizionale ciotola di riso quotidiana.
L'occidente hha inquinato a livello temporale prima degli altri, ora non sò se in complesso più o meno, ma penso visto l'evoluzione di più, perchè i cinesi almeno ora usano tutte le tecnologia per mitigare l'impatto. Altra cosa inquinano di più perchè producono ciò che noi non produciamo più, se non ci fosse la globalizzazione suppongo che tutti bene o male inquineremmo in ugual modo, se non con una diifferenza del 10/20%
Dovremmo essere in un epoca dove io invento qualcosa che mi permette di ridurre del 90% le emissioni di una centrale a carbone, e permetto a tutti di usarla. Invece no, impedisco a tutti di usarla, se nn mi pagano l'obolo.
ps.
Ad esempio se veramente si volesse fare qualcosa del pianete, bisognerebbe imporre alle aziende che le bottiglie ritornino di vetro. Ma invece parliamo parliamo, ci riempiamo la bocca, ma sostanzialmente nn facciamo nulla, e in più facciamo la parte dei buonisamaritani.
Alla fine io ho da vivere altri 30/40 anni, nn ho figli, percui vada come vada me ne sbatto i *******, però faccia di tutto, come nn gettare mozziconi e/o carte a terra, fare la differenziata, ma sò che è inutile, visto l'andazzo, ancora non ho scuccato e detto chi me lo fà fare e faccio come il 75% delle persone.
...grazie alla filosofia del confucianesimo applicata al mondo capitalista: copia... copia.. ricopia . Così si sono fatti una enorme base di know-how senza rispettare brevetti ed hanno poste le basi per la loro egemonia mondiale.
Le scelte di apertura ci sono state da entrambe le parti e il reddito è salito per entrambe le parti.
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Il vantaggio reciproco da lla parte Cinese è questo lo scritto sopra, la Cina g
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Se questo non è un vantaggio non so cosa possa essere.
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In particolare dovresti approfondire la seconda " rivoluzione " avviata da Deng Xiao Ping dopo la morte di Mao con il motto: " arricchitevi ".
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Tutto bello quello che scrivete, ma forse non ci capiamo.
La cina ha avuto un ruolo preponderante? Certo, e non l'ho mai negato. Siete voi che interpretate le mie frasi come vi pare e piace. C'è una bella differenza dal dire che ci vedo dei progressi, non è tutta colpa loro, ecc. ad affermare che fanno bene così, che li scuso e basta, ecc.
Poi voi ragionate con una mentalità puramente capitalista e ci vedete dei vantaggi nel fatto che l'occidente abbia portato le sue conoscenze tecnologiche e scientifiche in uno stato come la Cina che era prettamente agricolo fino a qualche decennio fa. Vantaggi reciproci, ma per chi?
Posso capire se siete degli imprenditori che vedono solo il guadagno economico in queste operazioni (imprenditori che con la loro scelleratezza hanno distrutto il tessuto industriale/artigianale del nostro paese per mero guadagno economico e continuano a farlo
Vi sembro un povero idealista? Beh, felice di esserlo e di non contribuire alla deriva di questo misero pianeta.
PS. @fabius21, la pensiamo allo stesso modo
La cina ha avuto un ruolo preponderante? Certo, e non l'ho mai negato. Siete voi che interpretate le mie frasi come vi pare e piace. C'è una bella differenza dal dire che ci vedo dei progressi, non è tutta colpa loro, ecc. ad affermare che fanno bene così, che li scuso e basta, ecc.
Poi voi ragionate con una mentalità puramente capitalista e ci vedete dei vantaggi nel fatto che l'occidente abbia portato le sue conoscenze tecnologiche e scientifiche in uno stato come la Cina che era prettamente agricolo fino a qualche decennio fa. Vantaggi reciproci, ma per chi?
Posso capire se siete degli imprenditori che vedono solo il guadagno economico in queste operazioni (imprenditori che con la loro scelleratezza hanno distrutto il tessuto industriale/artigianale del nostro paese per mero guadagno economico e continuano a farlo
Vi sembro un povero idealista? Beh, felice di esserlo e di non contribuire alla deriva di questo misero pianeta.
PS. @fabius21, la pensiamo allo stesso modo
Scusami ma, appunto, cerca di uscire dalla tua bolla completamente idealista: il mondo ha sempre funzionato così!
La teoria dei vantaggi comparati è sempre stata alla base di tutti gli scambi e delle relazioni economiche nella storia delle società organizzate umane.
Cosa pretendevi che gli portassero gli occidentali alla Cina di Deng dal 1972 ( anno della visita di Nixon a Pechino ) in poi, bottigliette di Coca Cola? Sigarette Marlboro e whisky? I cinesi avevano bisogno della chimica occidentale per i fertilizzanti e la produzione nazionale di materiali sintetici; avevano bisogno della meccanica occidentale per le sue fabbriche; aveva bisogno, sempre per sua scelta di apertura al mondo, di formare una classe operaia e dirigenziale moderna che si sapesse rapportare con gli altri attori internazionali.
Gli occidentali, usiamo questa categoria generale, avevano bisogno invece dei porti cinesi per determinate produzioni locali e per espandere e rafforzare le rotte nel Mar di Cina e nel Mar Giallo, anche per scopi di presenza ed influenza geopolitica in quella regione. Nei fatti una nuova via della seta...
Direi che di vantaggi reciproci, nel corso della storia economica e commerciale tra Cina ed occidente ce ne sono stati.
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