Blocco totale: la Cina vieta l'esportazione di 6 dei 17 elementi delle terre rare
di Vittorio Rienzo pubblicata il 16 Aprile 2025, alle 19:04 nel canale Auto Elettriche
Secondo un recente rapporto del New York Times, la Cina avrebbe completamente vietato l'esportazione di sei dei diciassette elementi provenienti dalle terre rare. Il rischio maggiore è per la produzione automobilistica, soprattutto degli EV con motore a magneti permanenti
62 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPer quanto desiderabile mi sembra uno scenario completamente irrealistico e praticamente impossibile. Ormai l'europeo medio ragiona di pancia e ci sono decine di esempi in tal senso come fai a riformare un pensiero del genere e soprattutto a farlo in tempo utile per non perdere il treno?
Mi sembra veramente difficile.
Se non lo faranno le istituzioni europee ed i singoli Stati membri, anche imponendosi ed uscendo da questa enorme ipocrisia di fondo del green fatto con la compravendita di certificati e finanziato con l'export di petrolio ( qualcuno ha detto Norvegia? ), lo farà il mercato. Le leggi sulla domanda ed offerta sono sempre valide ed universali e non prevedono eccezioni.
Quando, nostro malgrado, cominceremo a pagare di più certi beni di largo consumo e ci sentiremo più " poveri " allora, forse, l'europeo comincerà a capire.
Per quanto desiderabile mi sembra uno scenario completamente irrealistico e praticamente impossibile. Ormai l'europeo medio ragiona di pancia e ci sono decine di esempi in tal senso come fai a riformare un pensiero del genere e soprattutto a farlo in tempo utile per non perdere il treno?
Mi sembra veramente difficile.
Proprio perché si ragiona molto di pancia, ad un certo punto, regioni economicamente depresse potrebbero vedere di buon occhio avere impianti che forniscono occupazione e pagamenti di servitù. Soprattutto in paesi come l'Italia dove la prospettiva é di uno stato centrale che non si puo' piú permettere certe spese. Include quelle per mantenere la qualità della vita delle periferie.
Che questo possa avvenire in tempo utile non lo so.
io lo spero..
perchè il momento più bello in Italia è stato quello del boom quando si ricostruiva e la gente pensava che fosse importante pensare al risultato finale..
si costruivano le centrali che servivano dove servivano (come fanno in Cina)
si costruivano le strade che servivano dove servivano (come fanno in Cina)
si dava priorità all'interesse collettivo sopra l'esigenza del singolo (come fanno in Cina)
etc.. (come fanno in Cina)
la differenza fra noi dell'epoca e la Cina di oggi stava nel fatto che anche la gente era ben disposta a fare sacrifici perchè sapeva che serviva per il bene di tutti e delle loro future generazioni (i nostri genitori e noi dopo) mentre la Cina si muove dell'alto perchè hanno un'etica differente ma un'idea ben precisa
qua si fanno cortei di ebeti contro lo sviluppo.. no-tav, no questo, no quello e invece si deve costruire per andare avanti.. che sia una miniera in Sardegna o in Lazio o che sia una centrale o una fabbrica o anche un impianto fotovoltaico (meglio eolico) ma invece qua in Italia c'è ancora troppo benessere e quindi non si vede il muro davanti a noi
quando arriveremo al muro e la ricchezza verrà via via a mancare spero che ci sarà la forza di agire.. anche se .. a vedere la quantità di immigrati scansafatiche che stiamo importando... non so.. non credo che l'Italia di "domani" sia in grado di fare quello che fece l'Italia di "ieri l'altro" ..
stiamo distruggendo l'Italia e gli italiani e quando le attuali generazioni lo capiranno saranno totalmente incapaci di fare qualcosa mi sa.. non un mio problema visto che la mia strada finisce prima del muro.. però sempre un peccato visto il potenziale che avevamo come Italiani ed Europei e il cesso che stiamo facendo adesso in Europa
Ora la questione non è tanto convincere me... che non conto una ceppa. Il problema è che dovresti riformare una intera classe politica se non addirittura un intero paese. Perché tanto il NIMBY ormai è radicato e fa parte della cultura generale di tutto il paese.
Fatte queste premesse se mi chiedi la strategia migliore per garantirci il futuro migliore è, purtroppo, far buon viso a cattivo gioco e quindi puntare su quello che non riescono a copiarci che sia enogastronomico, moda e stile, biomedico (per ora), turismo e così via e farmi andar bene di comprare da loro.
Puoi fargli la guerra commerciale se e quando sarai disposto ad accettare che certe cose vanno fatte e che qualcuno deve avere la centrale elettrica piuttosto che la miniera vicino casa ma non prima perché altrimenti non stai facendo una guerra ti stai lanciando contro un muro alla massima velocità.
hai ragione.. i bambini di oggi manifestano per cretinate e non vedono il problema enorme che abbiamo davanti.. sono preoccupati del colore dei cartelli e non del mondo del lavoro che si sgretola.. credono che possa esistere un domani con un assegno di pigrizia e inedia per tutti non capendo che i soldi non compaiono magicamente
spero solo che si svegli qualcuno di intelligente in futuro e possa condurre la mandria di ipocriti verso un futuro meno triste di quello che sembra stiano imboccando.. brava la Cina a metterci all'angolo.. le sanzioni hanno solo anticipato il problema .. e questo "forse" potrebbe dare una svegliata alla gente.. le sanzioni hanno anticipato quello che la Cina avrebbe comunque fatto in futuro.. lo ha sempre fatto.. quando detengono il monopolio poi stroncano gli altri..
Se leggi questo forum il numero è abbastanza sconfortante.
Ci sono anche quelli che lo vedono come una forma di risarcimento per il colonialismo passato...
L'idea di base non è sbagliata. Il vantaggio comparato specializzarsi in quello che si fa meglio aumenta la quantità di merci e profitto.
L'Italia non fa testo perchè resistente com'è al cambiamento non ha saputo produrre cose nuove. Ma gli USA si sono deindustrializzati ma si sono anche medamente arricchiti spostando la produzione su beni immateriali con valore aggiunto superiore.
Lo stato più povero negli USA ha un reddito procapite che è il 33% più elevato di quello italiano.
Il problema esiste quando il sistema di sicurezza al di sotto del quale si muove il comemrcio globale incomincia a scricchiolare e le priorità si spostano dall'ambito economico a quello geopolitico.
Ci sono anche quelli che lo vedono come una forma di risarcimento per il colonialismo passato...
già.. domani magari qualcuno potrebbe chiederci di versare dei rimborsi perchè i Romani avevano conquistato qualcosa...
è ridicolo come la gente si nasconda dietro a problemi di centinaia di anni fa per far pagare alla gente di oggi cose fatte da altri e ci sia chi li spalleggia a proprio danno
a volte penso sarebbe bello vedere un "ultimatum alla terra" per capire se l'uomo capirebbe di dover lavorare per l'umanità e non per se stesso sempre e comunque ma credo che vedremmo solo scene alla Mad Max..
i giovani blaterano di uguaglianza, condivisione, ricchezza della diversità etc.. e poi leggi di violenze a destra e manca, sparatorie, posti nel nord Europa dove è da fare attenzione a dove metti fuori la testa, distruzioni di proprietà altrui per ideologie "politiche" etc.. non credo che la gente sia proprio intelligente visto l'andazzo.. vorrei vivere abbastanza per capire il disegno dietro allo sfascio dell'Europa per capire se c'era qualcuno che tirava i fili o se siamo solo cretini..
L'Italia non fa testo perchè resistente com'è al cambiamento non ha saputo produrre cose nuove. Ma gli USA si sono deindustrializzati ma si sono anche medamente arricchiti spostando la produzione su beni immateriali con valore aggiunto superiore.
Lo stato più povero negli USA ha un reddito procapite che è il 33% più elevato di quello italiano.
Il problema esiste quando il sistema di sicurezza al di sotto del quale si muove il comemrcio globale incomincia a scricchiolare e le priorità si spostano dall'ambito economico a quello geopolitico.
loro hanno la forza e i soldi di rimettere in piedi le industrie.. noi ahimè no.. con le tasse che abbiamo e i costi per mantenere anche gli estranei non possiamo fare molto per ricostruire le industrie..
abbiamo cercato (con successo) di cacciare grosse realtà industriali e creato un ambiente tossico per lo sviluppo dell'industria ma non abbiamo creato alternative..
importiamo persone inutili (non ci sono lavori per loro ne per noi) e non salvaguardiamo la produzione nazionale..
se guardo l'elenco dei codici ateco a rischio e alto rischio di delocalizzazione c'è il grosso della mia clientela li dentro.. e io lavoro con le industrie.. da 10 dipendenti a migliaia di dipendenti.. e sono tutte in quell'elenco.. sono considerate in settori che possono scegliere di fare il salto visto i costi di fare lavoro qui (e non si parla solo di energia e gas.. ma salari, tasse, oneri burocratici etc..) costi che possono essere ridotti anche del 50% spostandosi mille km a est..
l'Italia non punta alla crescita ma alla cessione delle eccellenze.. e non capisco il motivo (guarda la moda.. il nostro ex fiore all'occhiello.. poche maison sono rimaste italiane)
Ci sono anche quelli che lo vedono come una forma di risarcimento per il colonialismo passato...
Vabbé. Visto che so a chi ti riferisci, il pensare questo non é neanche il suo problema maggiore. Dopo la scemenza dei processi esotermici che producono il riscaldamento globale io, fossi in lui, avrei smesso di commentate notizie nell'ambito energetico. E in tutto questo dichiarandosi pure ecologista
Ma si. Non é l'unico in questo forum.
Ma sono comunque speranzoso. Come si dice: "di necessità virtù". E ad un certo punto avere un certo tipo di opinioni strampalate sarà un lusso che pochi si potranno permettere.
Ci sono anche quelli che lo vedono come una forma di risarcimento per il colonialismo passato...
Il mondo è bello perché vario ... comunque, visto che mi prendi in causa senza citarmi, non ho mai scritto quanto da te affermato. Semplicemente ho messo in evidenza l'ipocrisia di noi occidentali e concordo con molte cose scritte sopra da @Notturnia. Purtroppo le cose stanno così e non vedo alcuna controtendenza. E' un dato di fatto che la Cina ci stia superando in tutto e l'Europa non stia facendo niente per invertire la rotta, ma pensare di tornare a garreggiare con le stesse strategie contro un colosso mi sembra una battaglia persa in partenza, vista anche la "forza lavoro" che sta crescendo (sono ironico) nel nostro paese.
Ha ragione @Notturnia quando scrive "stiamo distruggendo l'Italia e gli italiani e quando le attuali generazioni lo capiranno saranno totalmente incapaci di fare qualcosa mi sa.. non un mio problema visto che la mia strada finisce prima del muro".
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