Auto elettriche, molto meno spreco di materie prime rispetto alle auto a combustibili fossili
di Rosario Grasso pubblicata il 02 Marzo 2021, alle 20:01 nel canale Auto ElettricheNel corso della vita di un veicolo elettrico, al netto del riciclo dei materiali, solo 30 kg di materie prime andranno perduti in seguito al cambio della sua batteria agli ioni di litio. Con un veicolo a benzina, invece, si disperdono in media 17 mila litri di petrolio, che ovviamente non possono essere riciclati
102 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa infatti, sento proclami come se l'auto elettrica sia per tutti subito, io ho 56 anni e non vedrò certo tutto il parco auto circolante convertito all'elettrico.
Quindi chi è affezionato al termico secondo me arriva tranquillamente anche al 2050 prima che inizino problemi di reperibilità seri... e da qua al 2050 francamente molti di quelli che oggi si lamentano forse non guidano nemmeno più per ben altri motivi.
Tutto questo terrorismo come se domani dovessimo tutti passare all'elettrico è del tutto infondato.
Anche ammesso, e non concesso, che sia vero che a fine vita una EV abbia inquinato meno di una tradizionale (qualcuno lo ha menzionato: l'elettricità va trasportata e trasformata esattamente come i combustibili con efficienze del 90% quando va bene il che significa che da alta tensione a media a bassa ho già perso 1-0.9*0.9*0.9=27% più tutte le efficienze di generatori, motori elettrici, ricariche ecc...), va comunque sottolineato, e mi aggancio ad una provocazione scritta poco sopra, che i metalli necessari alle batterie come il cobalto sono estratti in paesi come il Congo (tristemente famoso in questi giorni) quindi, semplicemente, le guerre per il petrolio diventeranno guerre per i metalli rari.
E nonostante siano solo alcuni grammi/batteria sono estremamente più nocivi per la nostra salute ma soprattutto per l'ambiente.
Inoltre, sottolineo, che tutto il parco auto circolante produce l'8% di inquinamento globale mentre il traffico aereo il 15%, l'agricoltura oltre il 20% e il riscaldamento compone un altro 30% quindi stiamo combattendo contro i mulini a vento.
Con questo io non sono contrario all'elettrico ma non sono d'accordo ad obbligare tutti a passare all'elettrico quando è palese che sia una soluzione economico-politica ed assolutamente non ambientale. Il passaggio deve avvenire automaticamente man mano che le persone valutino le EV vantaggiose; esattamente come successe nella scelta dei veicoli a benzina rispetto a quelli elettrici o a vapore di inizio 900 (già, l'elettrico non è una nuova tecnologia) o dei diesel negli ultimi 30 anni.
Le forzature non portano mai buoni risultati; basti vedere l'obbligo della fatturazione elettronica: bello, conveniente, peccato che ci siano ancora zone dove internet non arriva...
Il rendimento dal "pozzo alla ruota" di un auto elettrica è almeno il doppio di quello di un auto endotermica.
Questo comprende tutti i "passaggi di trasformazione intermedia".
E sul discorso emissioni sull'intero ciclo di vita, concetto diverso da quello dell'efficienza, non c'è solo lo studio citato nell'articolo.
Ce ne sono a dozzine fatti negli ultimi.
Ne prendo qualcuno a caso:
https://publications.jrc.ec.europa...._v4a_online.pdf
https://aip.scitation.org/doi/pdf/10.1063/1.5138891
https://www.ise.fraunhofer.de/conte...semissionen.pdf
Le batterie delle auto elettriche, come ho già riportato in altri thread, stanno diminuendo drasticamente il contenuto di cobalto e questi è destinato a scomparire sulla maggior parte della produzione da qui a 5-6 anni.
E' una priorità per i produttori di batterie, perchè è la componente più costosa e difficile da trattare.
Di quei "30 g di metalli", solo 0.4 Kg sarebbero di "cobalto" non riciclato (leggere l'articolo originale qui
e l'articolo pone risalto al discorso europeo di riciclaggio per diminuire il consumo delle materie prime. Criteri che sono stati inseriti nella legge quadro sulle batterie proposto a dicembre scorso nell'UE.
L'attuale legge risale al 2006 e verrà aggiornata anche con questi criteri.
Oggi si parla ancora poco di riciclaggio delle batterie auto, perchè semplicemente, ce ne sono ancora poche da riciclare per un processo industriale su larga scala.
Per chi non conoscesse l'impatto ambientale del petrolio, in fase estrattiva, trasporto, raffinazione, ritrasporto e combustione finale per soddisfare il ciclo vitale di una sola auto, lo invito a farsi una "breve ricerca" in rete.
Senza parlare degli incentivi che ancora oggi continua a ricevere quel settore.
In Europa, il settore "riscaldamento" e "efficientamento/risparmio energetico" ricevono [U]MOLTI[/U] più incentivi di quello delle auto, proprio perchè sono più impattanti sulle emissioni.
Oggi, come nei prossimi 5 anni con ogni Paese che vorrà usufruire dei fondi del Recovery Plan.
Ho scritto 1-x. La dispersione sarebbe il 30%, non il 70% ovviamente e considera le varie perdite di rete che non avvengono solo nel cavo che arriva a casa tua ma lungo tutta la rete.
Si ok... ma tutto questo è identico per benzina/gasolio anzi PEGGIO. Se pensi che solo il motore termico è efficiente nel migliore dei casi (quando è perfetto) al 30% circa e prima devi estrarre il petrolio, trasformarlo, portarlo alla pompa ecc... ecc... Se c'è una cosa sicura al 100% è che l'elettrico è più efficiente energicamente parlando. Possiamo discutere sull'impatto ambientale ma come efficienza non c'è proprio paragone.
Se l'elettrico venisse da fonti rinnovabili sarebbe vero ma finché viene dallo stesso pozzo di petrolio le efficienze sono paragonabili
Ma di grazia che vi aspettavate? Che domani uscisse la soluzione magica? Si inizia dal parco auto e lo step successivo sarà incentivare le pompe di calore al posto delle caldaie. Sono cose che comunque richiedono decenni e non che avvengono così... per magia.
Ma di grazia perché devi iniziare dal comparto meno impattante?
Perché conviene ed è più semplice intervenire lì che da altre parti?
Ok, allora riduci drasticamente la produzione di SUV e come per magia hai ridotto almeno del 20% le emissioni inquinanti...
Scusate ma di grazia ma chi è che vi obbliga? Le case produttrici che producono diesel e benzina ci sono ancora e non mi sembra che tutte stiano passando al solo elettrico. Se poi il marchio che vi piaceva è passato o sta passando al solo elettrico sarà una decisione industriale che avrà valutato e riterrà nella sua libertà imprenditoriale la decisione corretta.
Io tutte queste forzature proprio non le vedo.
Se domani dovessi cambiare auto probabilmente comprerei una MHEV e fra 12/15 anni probabilmente passerò a una EV.... ripeto dove sta il problema e le forzature!?
La forzatura sta nel fatto che se non fosse stato per la pandemia sarebbero già in atto delle normative che limitano il traffico in città anche alle Euro4 e sta nel fatto che chi legifera ha le fette di salame sugli occhi perché prescrive che quando c'è il bollino rosso possano entrare i benzina E6 ma non i diesel E6 nonostante le ultime diesel E6 siano meno impattanti dei benzina.
Questo comprende tutti i "passaggi di trasformazione intermedia".
E sul discorso emissioni sull'intero ciclo di vita, concetto diverso da quello dell'efficienza, non c'è solo lo studio citato nell'articolo.
Ce ne sono a dozzine fatti negli ultimi.
Ne prendo qualcuno a caso:
https://publications.jrc.ec.europa...._v4a_online.pdf
https://aip.scitation.org/doi/pdf/10.1063/1.5138891
https://www.ise.fraunhofer.de/conte...semissionen.pdf
Le batterie delle auto elettriche, come ho già riportato in altri thread, stanno diminuendo drasticamente il contenuto di cobalto e questi è destinato a scomparire sulla maggior parte della produzione da qui a 5-6 anni.
E' una priorità per i produttori di batterie, perchè è la componente più costosa e difficile da trattare.
Di quei "30 g di metalli", solo 0.4 Kg sarebbero di "cobalto" non riciclato (leggere l'articolo originale qui
e l'articolo pone risalto al discorso europeo di riciclaggio per diminuire il consumo delle materie prime. Criteri che sono stati inseriti nella legge quadro sulle batterie proposto a dicembre scorso nell'UE.
L'attuale legge risale al 2006 e verrà aggiornata anche con questi criteri.
Oggi si parla ancora poco di riciclaggio delle batterie auto, perchè semplicemente, ce ne sono ancora poche da riciclare per un processo industriale su larga scala.
Per chi non conoscesse l'impatto ambientale del petrolio, in fase estrattiva, trasporto, raffinazione, ritrasporto e combustione finale per soddisfare il ciclo vitale di una sola auto, lo invito a farsi una "breve ricerca" in rete.
Senza parlare degli incentivi che ancora oggi continua a ricevere quel settore.
In Europa, il settore "riscaldamento" e "efficientamento/risparmio energetico" ricevono [U]MOLTI[/U] più incentivi di quello delle auto, proprio perchè sono più impattanti sulle emissioni.
Oggi, come nei prossimi 5 anni con ogni Paese che vorrà usufruire dei fondi del Recovery Plan.
Sono d'accordo che la raffinazione inquini ma, finché non si riuscirà a garantire un asservimento da sole fonti rinnovabili, l'elettricità sarà prodotta con gli stessi mezzi e con le stesse efficienze. Non vedo dove si possa "risparmiare" il 50% di quella quota onestamente.
Anche il CEO di Toyota ha sottolineato il problema qualche intervista fa.
Nel momento in cui le fonti rinnovabili saranno adeguate al carico sarò io il primo a consigliare l'acquisto di una EV.
Dove sono tutti gli investimenti sul settore "riscaldamento"? Io vedo ancora tanti condomini con caldaie a gasolio e soprattutto negozi tenuti a 24 °C quando ce ne sono 10 fuori o a 15 °C quando ce ne sono 30 fuori.
Loro possono ma io che prendo la macchina 20 minuti per andare a fare la spesa no?
None... non è questo il problema! Ragazzi ma se non sapete del perché dei provvedimenti non saltate a conclusioni affrettate.
I diesel non possono entrare non perché più inquinanti di base ma per evitare che entrino in rigenerazione nelle prossimità della città al primo rettilineo. Con l'introduzione del FAP sui benzina i divieti saranno estesi anche ai benzina nei prossimi anni.
Questo è il motivo e non un odio ingiustificato verso i diesel.
In realtà è piuttosto semplice e banale. Un motore benzina/diesel che brucia X litri ha un'efficienza molto, molto inferiore a una turbina che brucia gli stessi litri di carburante in una turbina industriale. Inoltre un impianto industriale lavora a temperature e con metodi reattivi di tutt'altra scala rispetto a un motore di un'auto e quindi anche la combustione stessa avvenendo in maniera molto più controllata ha una resa molto superiore.
Ed è stato perculato in mondo visione per il semplice fatto che Toyota è fra i migliori per l'ibrido ma non ha mai creduto troppo nell'EV puro nonostante abbia alcuni modelli. Ad oggi Toyota non ha dei grandissimi brevetti infatti sul puro elettrico e si trova in palese difficoltà. Se vai su siti specialistici trovi decine di discussioni sull'argomento dove molti infatti si chiedono come cavolo hanno fatto a investire tutto sull'ibrido e non credere quasi per niente sull'elettrico. Della serie potevano essere molto più avanti di Tesla e fare da apripista ma non hanno avuto il coraggio di farlo quando erano gli unici ad avere qualcosa in mano.
Ciò è totalmente impossibile. Le fonti rinnovabili non potranno mai coprire così tanto fabbisogno a meno che non consideri rinnovabile la fusione nucleare (se mai ci arriveremo).
Quello è perché non vogliono spendere... gli incentivi ci sono da anni per il cambio caldaia. Ormai tra risparmio energetico, 110%, ristrutturazione edilizia c'è l'imbarazzo della scelta su quale incentivo scegliere se si vuole ammodernare la caldaia.
Loro possono ma io che prendo la macchina 20 minuti per andare a fare la spesa no?
Sono due cose completamente diverse. La temperatura è una scelta personale e magari io sto bene a 18°C mentre un'altra persona in casa o negozio vuole stare a 24°C e soprattutto ciò avviene all'interno di una proprietà privata. Altro discorso è un'auto che viaggia su pubblica strada.
Anche il CEO di Toyota ha sottolineato il problema qualche intervista fa.
Nel momento in cui le fonti rinnovabili saranno adeguate al carico sarò io il primo a consigliare l'acquisto di una EV.
Dove sono tutti gli investimenti sul settore "riscaldamento"? Io vedo ancora tanti condomini con caldaie a gasolio e soprattutto negozi tenuti a 24 °C quando ce ne sono 10 fuori o a 15 °C quando ce ne sono 30 fuori.
Loro possono ma io che prendo la macchina 20 minuti per andare a fare la spesa no?
Non con le stesse efficienze.
E' dimostrato sia utilizzando l'attuale mix energetico europeo (e quello italiano è sugli stessi livelli) che aumentando la quota delle rinnovabili.
Poi stai ignorando un fattore critico: un auto elettrica riesce a percorre 100Km con l'equivalente di 1.5-2.0 l di benzina/diesel (si chiama efficienza dal "serbatoio alla ruota".
Laddove un'auto endotermica ne richiede 4-5 l. Dati dichiarati.
In condizioni di uso reale, il divario aumenta a favore dell'elettrico.
E' chiaro che tutti i rendimenti dal "pozzo al serbatoio" (esempio estrazione gas metano e trasporto, centrale elettrica, distribuzione, trasformazione) vengono facilmente colmati se quello finale sull'auto, è di tale portata.
Il CEO Toyota ha fornito la sua versione che è difforme da molti studi effettuati fin'ora.
Ed investono sull'idrogeno, non sul full electric, le sue parole vanno viste anche in quest'ottica.
D'altro canto perchè le sue parole dovrebbero valere più di quelle dei CEO di VW, Ford, GM in merito all'elettrico, giusto per citarne 3, ma ce ne sono anche altri.
Se tu non riesci a vedere gli investimenti nel "riscaldamento", non significa che non ci siano.
Sono miliardi di euro ogni anno
Solo in Italia, sono 25 anni che ci sono detrazioni e sconti fiscali per efficientamento energetico degli edifici e sostituzione degli impianti riscaldamento/climatizzazione, con quote variabili, sempre in aumento, negli ultimi anni.
Non c'è alcun settore che abbia ricevuto tanti incentivi quanto il "risparmio energetico".
Mi limito all'Italia, ma vale per molti altri Paesi europei (la Francia ha messo in cima alla "lista della spesa" per il Recovery plan, l'efficientamento degli edifici, giusto per citarne uno).
E' dimostrato sia utilizzando l'attuale mix energetico europeo (e quello italiano è sugli stessi livelli)
Il problema e' fare questa considerazione senza ampliare lo scenario.
Il mix attuale, per esempio quello italico, e' in gran parte fossile e hydro.
L'idro e' inespandibile.
Un aumento rapido dei consumi (parliamo di una spinta da parte di molti attori all’eterificazione) portera' ad una necessita' altrettanto rapida di generazione che vede bene, anche in virtu' dell'infrasturttura, nell'uso di motori a IFO delocalizzati o carbone. Strutture rapide, convenienti ma costose per altri versi.
4 pannelli non fanno inverno.
Laddove un'auto endotermica ne richiede 4-5 l.
Come detto sopra se metto un Kg di metano in un'autovettura o in una turbogas a 400Km di distanza non sarei proprio sicuro di questa affermazione, soprattutto se e' una calda serata estiva.
Ed investono sull'idrogeno, non sul full electric, le sue parole vanno viste anche in quest'ottica.
non ho ancora letto tutto il discorso, ma come il sottoscritto, certo mrT e' uno che ne sa necessariamente di piu' di me, ha messo ill dito sul problema infrastrutturale e sul fatto che si vuole fare troppo IN FRETTA con il rischio di trovarsi in stallo.
Le stesse cose sono state replicate dai CEO di bosch (che, ricordiamo, e' una società di beneficenza per cause umanitarie e guadagnerebbe parecchio facendo i migliori motori elettrici da sempre) o di Volvo (nonostante corre verso l'elettrico per non perdere i consumatori)
Esiste un problema e non e' certo correndo piu' forte che si puo' evitare il burrone.
Magari prima pensiamo ad un ponte, no?
Se consideri il rendimento di un ICE al 35% fai 0.35 x 0.77 = 27%
L'EV è riportato, correttamente, all'82% -> 0.82 x 0.31 = 25%
Poi è assolutamente vero che ICE non è sempre al 35%, specialmente a carichi parziali e in città e infatti è lì che l'EV risparmia molto.
Le logiche di rigenerazione del FAP sono studiate appositamente per impedire che entri in rigenerazione su brevi tratti quindi il motivo, imo, restano le fette di salame sugli occhi.
Ancora un paio di considerazioni.
Ribadisco di non essere contrario agli EV ma mi sembra giusto comunque parlarne anche se non sono problemi di così grande portata.
Un'auto tradizionale in marcia inquina 1/3 per il combustibile che brucia, 1/3 per il particolato dei freni ed 1/3 per il particolato degli pneumatici.
L'EV abbatte il 1/3 di carburante a plausibilmente riduce il 1/3 dei freni grazie alla frenata rigenerativa ma aumenta il 1/3 degli pneumatici per il peso maggiore.
Seconda cosa, e questa in realtà è in comune con i SUV/Crossover ecc (ai quali invece sono assolutamente contrario), è che si riduce la vita utile dei nostri già martoriati manti stradali per via sia del peso maggiore che delle maggiori coppie in gioco.
Per quanto riguarda quello che ha detto Toyoda, hanno già risposto: troverai articoli più o meno seri sia a sostegno di una tesi che dell'opposta.
Per quanto riguarda alla copertura da fonti rinnovabili, adesso sei tu il pessimista
Ci sono aziende, tipo ENI ed altre, che già attualmente attingono più del 40% da fonti rinnovabili in un sistema che è ancora povero di impianti rinnovabili (specialmente in Italia). Eolico e geotermico praticamente assenti.
Audi da quest'anno, se non sbaglio, è carbon free perché copre tutto il suo fabbisogno con fonti rinnovabili. E se lo può fare una fabbrica a Inglostadt, stai tranquillo che possiamo farlo anche noi...
Quindi il punto, a mio modo di vedere, è che si sta forzando un passaggio ad una tecnologia che non è ancora ottimizzata per le infrastrutture presenti.
Semplicemente bisogna affiancare le 2 tecnologie e lasciare che l'EV (o quello che sarà abbia lentamente il sopravvento naturale sulle altre tecnologie che però non devono essere assolutamente demonizzate o, peggio, sfruttate per aumentare qualche giro d'affari.
Rispondi a queste domande, e scoprirai da solo perché è meglio farci elettricità con quel gas, per ricaricare veicoli a batteria. 😉
Però sparare letame addosso al prossimo vantandosi di essersi fermati al sottotitolo, mi sembra un ulteriore passo verso l'analfabetismo funzionale.
Nel testo del nemmeno troppo lungo articolo è infatti citato che il materiale di scarto sono
Metalli.
Non plutonio, uranio o chissà cosa.
Metalli.
Materiale estremamente stabile, che non emette radiazioni, che non emette gas serra, facile da stoccare, trasportare, custodire, misurare e controllare.
Lungi da me pensare di riuscire a farvi cambiare idea, ma tanto vi dovevo.
By(t)e
scusa ma da un pacco batterie da 400kg, per ottenere 30kg di scarti, avrai 370kg di recupero... ma quanta energia serve per separare e raffinare i vari componenti?
sarebbe più intelligente spingere ora sulle PdC, che sono tecnologia già ultra collaudata e senza lati negativi, mentre si dovrebbe spingere sull'elettrico quando magari ci saranno le batterie a stato solido o comunque qualcosa di più affidabile delle attuali. ma il problema è che la lobby delle case auto ha olio 10 volte più buono di quello delle PdC
agli attuali prezzi, la batteria di una zoe costa circa 8k... 400km di autonomia dichiarata sono circa 350 reali in un ciclo 100-0%, ma se vuoi far durare la batteria meglio stare nel range 80-20%, ecco quindi che ogni 200km devi caricare... possibilmente lentamente perchè le fast charge usurano la batteria. poi se fuori la TA è inferiore ai 7°C la batteria va riscaldata, e sono altri KWh che se ne vanno a discapito dell'autonomia... nei 45gg che non la userai, sappi che gli elementi al litio si autoscaricano, quindi ti perderanno qualche punto % pur essendo rimasta ferma.
[QUOTE=abbatheking;47304252]
Poi durante la prima ondata Covid chiusero tutte le aziende/fabbriche mentre alla seconda no, quindi dubito che fossero solo le auto a creare la "nebbia" visto che durante la seconda ondata tale "nebbia" non è scomparsa nonostante le auto fossero molto meno...
come vedi queste cose le hanno subito insabbiate... la d'urso è stata mesi a spiegarci come mettersi le dita nel per un bidet perfetto ma nessuna domanda sul come mai l'inquinamento non è calato durante il lockdown...
bravo!!! con la storia dell'elettrico che case produttrici hanno piani industriali già fatti per i prossimi 20 anni, ci sarà la prima generazione di elettriche che saranno da buttare tra 15 anni, le batterie di ricambio non le faranno, toccherà comprare il modello nuovo, 20 anni di utili assicurati, reti assistenza smembrate, meccanici disoccupati, meno costi fissi.
esatto, un diesel tenuto bene oggi fa 600000km, consuma niente, le parti di ricambio si trovano per anni dopo l'uscita di produzione (freni filtri sospensioni fari vetri...)
poi se mi gira prendo quella 350z che vedo abbandonata in un campo qui vicino, ci metto il compressore, assetto, bodykit nismo e vado a sgommare davanti ai teslari
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