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Ancora Stellantis contro Giorgia Meloni, Tavares: "governo in ritardo di 9 mesi"

di pubblicata il , alle 09:21 nel canale Auto Elettriche Ancora Stellantis contro Giorgia Meloni, Tavares: "governo in ritardo di 9 mesi"

Continua lo scontro a distanza tra Carlos Tavares, CEO di Stellantis, e la premier Giorgia Meloni. Sul tavolo ancora la questione incentivi e produzione italiana

 
61 Commenti
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Darkon30 Gennaio 2024, 18:40 #61
Originariamente inviato da: sichenia
Ma infatti l'opzione giusta sarebbe nazionalizzare, non finanziare i privati che detengono le imprese strategiche. Solo, servirebbero politici che non si intromettono nelle scelte industriali delle imprese pubbliche, cosa che avviene solo di rado.


Nazionalizzare per darla in mano a chi di grazia? A delle governance che cambiano a seconda dei governi senza piani a lunga scadenza perché tanto nella migliore delle ipotesi cambiano ogni 5 anni?
Ma soprattutto abbiamo ad oggi qualcosa a guida pubblica che non produca debiti come se non ci fosse un domani?

Guarda che io non parlavo di intera filiera industriale, ma dei settori strategici. Acciaio, meccanica, farmaceutica, e sissignore produzione energetica, trasporti/logistica. Se vogliono delocalizzare anche tutto il tessile non è un dramma.


E ribadisco che è letteralmente impossibile. Per fare un esempio ammesso che riportassimo l'ILVA al suo massimo splendore e che producesse al massimo non saremmo comunque lontanamente autosufficienti senza parlare che anche avendo sufficienti industrie siderurgiche non avremmo comunque sufficienti materie prime. Quindi in ogni caso questa sorta di autarchia è semplicemente impossibile. Non solo in tanti settori ci sarebbero anche immensi problemi di brevetti... il settore farmaceutico ad esempio non è che permette a chiunque di prendere e prodursi il principio attivo.
La tua è una estrema semplificazione ma di fatto solo paesi colossali come USA, Cina e così via si avvicinano senza nemmeno loro arrivarci a quello che proponi. Paesi minuscoli come gli stati europei non potranno mai avvicinarsi a un simile scenario.

Ti pare che siamo l'unica destinazione turistica qua attorno? Credi che non ci sia nessun vantaggio per la Francia (azionista air france e quindi con potere di influenza) a dirottare i turisti su Parigi invece che Roma, per dire? Basta rendere logisticamente complicati i cambi e un bel pò di gente casualmente comincia a scegliere destinazioni diverse. Certo, qualcuno vuole proprio venire qua e si sobbarca qualunque difficoltà, ma l'americano che vuol vedere l'Europa intanto va dove gli è comodo ed economico, il resto lo rimanda in futuro. E' così che funziona.


A voglia... ma per una Air France che lascia una rotta ci sono altre compagnie che non aspettano altro che si liberi uno slot e Air France che stupida non è e sa benissimo che isolare un paese porterebbe più perdite che altro si guarda bene da liberare slot che gli fanno incassare soldi come le destinazioni turistiche in Italia. Idem tutto il farraginoso discorso su complicare l'arrivo a destinazione... la gente si fa gli scali pur in presenza di un volo diretto per risparmiare 50€ figurati... e poi non siamo mica dall'altra parte del mondo eh... io sono stato a Parigi in auto e dove abito ogni anno vengono turisti da tutta Europa in auto e ci venivano anche quando passare i confini non era banale come adesso. Ribadisco che stai proponendo uno scenario surreale... scusa l'esempio, non voglio darti del complottista sia chiaro, ma è un po' come a volte sento fare esempi sulla banca di gente che non tiene i soldi sul c/c perché teme che un giorno la banca premendo un fantomatico tasto gli azzeri il c/c.
Quindi che si fa siccome in uno scenario di guerra totale qualcuno pensa che potrebbero azzerare i c/c veramente torniamo a fare tutto in contanti?!

No, andrebbe nazionalizzato e basta.


Ribadisco... per darlo in gestione a chi poi? Fare debiti su debiti?

Tu chiaramente non sei del settore e non sai di che parli.


Non so cosa intendi per "del settore" ma mi occupo di finanza come impegno principale e collaboro con la PA come consulente. Te invece che esperienza reale hai?

E fai esempi continuamente riferiti al settore privato, sei fermo agli anni 80 quando andava di voga il new public management, ormai nel dimenticatoio da vent'anni. La perfezione chiaramente non esiste ma margini di miglioramento e tagli di sprechi ce ne sono tantissimi nella PA italiana cominciando dai costi standard. Poi se per te è utopia pagare un pasto di ospedale la stessa cifra ovunque invece di 11 euro in più a seconda del luogo, ok.


L'esempio che hai fatto è perfettamente una misura di impossibilità. Ti giro in altro modo la domanda: perché un pasto dovrebbe essere uguale e costare uguale in tutta Italia?
Gestire le materie prime, consegnarle, fosse anche solo la benzina/gasolio che consumi ha prezzi diversi da regione a regione a volte anche in misura importante. Ed è solo la punta dell'iceberg perché poi devi considerare che quello che va bene come pasto a Bolzano non è gradito in Sicilia e quindi anche lì cambiano le materie prime. Senza star a fare discorsi infiniti l'idea che una gestione che funziona in un luogo funzioni ovunque è semplicemente non realistico.

Ma sai cosa sia la golden share? E quanto a fregatura, vatti a vedere i numeri dell'automotive (in senso strettissimo, produzione e stop) in Italia. Sono quasi 270.000 dipendenti, massima parte Stellantis e loro fornitori, oltre il 5% del PIL. Aspetta che questi numeri tendano a zero, poi mi racconti che fregatura era ok?


Ti rispondo con la matematica:

Secondo un'inchiesta di federcontribuenti la FIAT è costata all'Italia per contributi diretti quindi senza considerare incentivi e altri costi che non sono specifici solo per FIAT circa 220 Miliardi di €.

270.000 dipendenti x 3000€ x 12 mesi x 20 anni = circa 194 Miliardi.

In pratica se a suo tempo dicevamo ai lavoratori e l'indotto che davamo uno stipendio di 1500€ (3.000 lordi) in attesa che si trovassero un lavoro ci costava meno e dubito che sarebbero restati 20 anni senza far niente, tutti.

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