Xiaomi
Monopattino elettrico Xiaomi, la recensione: totale libertà, ma dove si può usare?
di Nino Grasso pubblicato il 11 Febbraio 2019 nel canale Urban MobilityAbbiamo provato il monopattino elettrico di Xiaomi, un mezzo di trasporto estremamente comodo e subito pronto per l'uso. Potrebbe essere la svolta nelle grandi città ma la legge italiana è attualmente lacunosa, anche se qualcosa si sta muovendo. Facciamo il punto della situazione in questo articolo, raccontandovi la nostra esperienza con il piccolo mezzo del produttore cinese.
152 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa per andare in bicicletta al lavoro? Seriamente non capisco perché un individuo normale dovrebbe cambiare le proprie abitudini. Non ha alcun senso.
p.s
Vedo che bonzoxxx ha perfettamente capito cosa intendo.
https://ibb.co/cwYmyw8
https://ibb.co/cwYmyw8
Bello
Se ho 100 persone che hanno il monopattino elettrico, avrò 100 individui che circolano sulla pista ciclabile (in strada spero che non verrà mai concesso di circolare per il bene di tutti). 100 monopattini hanno bisogno di energia per essere prodotti e le batterie richiederanno energia e inquineranno secondo una percentuale probabilmente inferiore ad altri mezzi di locomozione (c'è anche il fine vita delle batterie). Se queste 100 persone le metto su un mezzo pubblico a basso impatto ambientale, elettrico e con un'alta efficienza, non sarebbe meglio?
Se ne ho 1000 di monopattini? Non è meglio un treno per trasportare queste persone? Certo, il monopattino, serve come collegamento finale per raggiungere la meta. Brevi distanze. Ma ci sono anche i piedi per le brevi distanze se la rete di trasporto pubblico fosse efficiente e ben ottimizzata ovunque.
Dove voglio arrivare? Voglio arrivare al punto di partenza di ogni cosa che è l'ottimizzazione e il rendimento. Quando parliamo di scelte personali ognuno deve essere libero di scegliere quello che preferisce (leggi permettendo, visto che siamo in una società che piaccia o no), quando si parla di cittadini il discorso dovrebbe essere valutato in un'ottica di ottimizzazione e rendimento dei servizi.
Una macchina, tipo car pooling, può portare fino 5 persone al lavoro. Se questa macchina fosse elettrica a basso impatto ambientale ecc... potrebbe persino essere più vantaggiosa di 5 monopattini, potrebbe...
Mi ha fatto anche sorridere il discorso della bicicletta e del cibo. Premesso che oggi con le bici leggere, con rapporti corona-pignone equilibrati, in tratte pianeggianti, tralasciando i watt necessari per partire, il consumo energetico umano è irrisorio. Una volta raggiunto l'equilibrio della pedalata, la bici va praticamente da sola. Nessuno ha parlato di adattamento fisico e ottimizzazione di VO2 e FC? Il corpo è una macchina con un adattamento pazzesco. A parità di cibo ingerito ci sono individui che riescono a macinare molti km. I polmoni si adattano, migliora l'efficienza di scambio ossigeno e co2, la FC diminuisce con un minor dispendio calorico, la muscolatura si adatta cambiando il fabbisogno glucidico.
Il problema non è il ciclista che consuma cibo che anch'esso richiede energia, trasporti, inquinamento, ma piuttosto è il suo collega automobilista, motociclista, monopattinista elettrico che mangia la stessa quantità di cibo e non gli serve a nulla poiché tutto il giorno starà in ufficio, gli spostamenti saranno con mezzi motorizzati e poi magari si compra pure lo smartwatch per contare i passi! Ah dimenticavo, spesso è in sovrappeso e poi cerca di compensare andando in palestra ad usare macchine aerobiche elettriche (che consumano).
"E ma poi in bici arrivo sudato al lavoro". Vero, ma se tutti quanti arrivassimo al lavoro sudati, probabilmente ci sarebbe una evoluzione sociale che spingerebbe tutte le aziende a dotarsi di docce e spogliatoi. Diventerebbe una cosa comune e condivisa quella di "muoversi". Magari anche premiare chi si sposta in questo modo. Tanto è un discorso che ha senso per pochi, poiché le persone hanno già deciso di muoversi il meno possibile, mangiare il più possibile e lamentarsi se stanno ore nel traffico e pagano troppe tasse.
Il monopattino elettrico? Per brevi tratte e se non si hanno problemi fisici, vanno benissimo anche quelli a spinta, anche se paragonati alla bicicletta scompaiano come neve al sole. La bicicletta è inarrivabile come traduzione del movimento fisico in spostamento su strada. La perfetta sintesi bio-meccanica, anche senza collegarci il bluetooth!
Condivido in parte i tuoi esempi anche se secondo me calzano poco, si parla di mobilità individuale ovvero di persone che si muovono autonomamente ed individualmente.
Esempio 1: 100 persone assieme su un autobus ecologico, comunque costa molto produrlo, manutenerlo, anch'esso ha batterie che devono essere ricaricate.
Esempio 2, premessa: confrontare un treno da 1000 persone con un monopattino è un completo non sense ma dato che ci siamo, provo a tirare giu 2 conti. 1000 persone su un treno, idem anche quello deve essere prodotto e manutenuto ma non ha batterie pur consumando e pure tanto, senza considerare costo d'acquisto e infrastrutture per farlo circolare. Le nuove locomotive italo hanno una potenza di 5600kW per un peso (treno totale) di 400 Tonnellate e possono essere alimentate sia in alternata, 25KV, sia continua, 3KV. Conti alla mano, per trasportare 1000 persone serve spostare il loro peso + 400tons, considerando che 30km possono essere percorsi in 450secondi alla massima velocità, a spanne, di energia, si spendono 700KW ovvero 700W a persona, cmq di più del monopattino ma ottimo in rapporto a qualsiasi veicolo a combustione interna.
Carpooling: idem qui dipende dall'auto, dalla quantità di strada, un'auto elettrica consuma circa 16KW/100km, anche in questo caso il rapporto consumo-persona è a favore del monopattino ma c'è da aggiungere, come negli altri esempi, confort, bagagli, possibilità di viaggiare per lunghi tratti e con ogni condimeteo.
La bici, bellissima che adoro e che uso la quale mi permette di mantenere sotto controllo la panza, è ottima ma consuma, ah se consuma e non è vero che in piano va da sola, la mia se trovo vento contrario e devo mantenere i 27Km/h si fatica e anche parecchio, a meno che non si tratti di una e-bike, idem se hai tratti in salita . Se sei un ciclista allenato indubbiamente fatichi molto meno ma non tutti lo sono .
Detto ciò, ognuno è libero di spostarsi come più gli è comodo.
Ho scritto al volo col cell, spero di non aver scritto boiate.
No, non è meglio.
Quello che in genere non si vuole capire, in tema di trasporti, è che i mezzi individuali (come il monopattino) consentono di andare ad un punto qualunque ad un punto qualunque.
Quindi 1000 monopattini possono fare 1000 tragitti diversi.
Ed in 1000 momenti diversi.
I mezzi pubblici, siano treni autobus od altro, no, obbligano tutti a fare lo stesso tragitto. Tra l'altro nello stesso momento.
E per questo motivo non potranno MAI essere realmente competitivi.
Lo possono essere solo su alcune limitate tratte in cui realmente tante persone vogliono compiere lo stesso tragitto, e nello stesso momento.
Cosa che può succedere in tratte molto lunghe (aereo), od in alcune tratte molto comuni e congestionate (qualcosa nei centri delle grandi città.
ll fatto che sorgano applicazioni come il monopattino elettrico indica molto chiaramente che la libertà di movimento ha un valore altissimo.
Ed i mezzi pubblici, oserei dire per definizione, non potranno mai darla.
Non è questione di "ottimizzare": per soddisfare tanto quanto un mezzo individuale dovresti perdere la collettività del trasporto stesso, quindi non ne puoi uscire.
O forse non è "evoluzione", ma involuzione, ed una gran perdita di tempo, di spazio, di denaro.
Per le salite concordo sulla fatica, ma voglio vedere un monopattino con 90 kg di persona se riuscirà a non prendere fuoco
Gli esempi che ho fatto servono più che altro a far comprendere che ogni cosa potrebbe avere il suo perché, purché si faccia un'analisi dei pro e contro chiaramente dando valori maggiori agli aspetti ecologici. Non tanto per fare l'eco-cazzone ma perché considero conveniente l'ecosostenibilità sul lungo periodo (aria e cibi migliori e salubri generano meno costi per la sanità pubblica).
Tu fai bene a fare calcoli energetici, perché l'energia è una componente, ma è "una" delle variabili da considerare. Un treno quando lo fai spostare devi ottimizzarlo, cioè devi riempirlo il più possibile con persone e merci in modo da trovare una condizione di massimo rendimento. Gli spostamenti autonomi e l'educazione stradale sono diametralmente opposte. 1000 persone in un treno faranno meno casino di 1000 persone su una pista ciclabile con i monopattini. Riesci a immaginarti la scena?
Considera anche il ciclo di vita di un treno.
A me non dispiacciono metodi alternativi di trasporto, ma fino a quando saremo inchiodati ai tradizionali sistemi energetici (batterie) e ai loro limiti, li vedo come oggetti divertenti e sostitutivi solo per mezzi come il motorino o l'automobile a combustibile. Al massimo come integrazione tra mezzi pubblici, treni e luoghi da raggiungere.
È vero, l'autonomia è il fulcro, ma ricordiamoci che siamo in una società e le scelte personali andrebbero valutate collettivamente. Può non avere senso, ma è così. Se per il bene della società in cui si vive, fosse meglio utilizzare il treno al posto dell'auto, con tutti i sacrifici del caso, allora si "dovrebbe" optare per questa scelta. Non va vista come una pessima idea comunista, ma il vero problema è che oggi la società non ha ben chiari gli obiettivi da perserguire. Per qualcuno inquinare va bene, per altri no. Per qualcuno differenziare i rifiuti è una cosa inutile, per altri no. Nemmeno se generassi un tornaconto riuscirei a mettere d'accordo tutti perché ci sarebbe quello che dirà: non mi interessano i soldi.
Idealmente è tutto bello, realisticamente è un gran casino. E allora come si fa? Per ora si dovrebbe scegliere il meno peggio o quello che dà più vantaggi immediati.
Meglio 1000 persone che guidano 1000 autoveicoli per fare 7 km di coda, oppure meglio 1000 monopattini elettrici? Sicuramente la seconda. E continuando. Meglio 1000 monopattini elettrici o 1000 ciclisti? Credo proprio i ciclisti. E se fossero 1000 a piedi?
Se assegnassimo ipoteticamente dei valori a:
- benessere fisico, ambientale, congestione stradale, rischio incidenti, consumi, costi di produzione e mantenimento, efficienza di spostamento, fatica, comodità, ecc... alla fine credo che avremmo qualcosa di più chiaro anche se molti sceglieranno, sempre e comunque, secondo il proprio punto di vista.
Un punto a favore del monopattino? Sicuramente che lo porti con te e non rischi che qualche pezzo di m.... ti tagli la catena per rubarlo.
Io invece penso sia precisamente questo.
Proprio come questo, infatti, ciò che dici distrugge, in nome di un inesistente "bene comune", il benessere di tutti gli individui.
E' già successo, succede ancora, e la logica - non me ne volere - è precisamente questa.
No, la gente non sta meglio andando a piedi che in auto. A meno che non debba fare 100 metri.
L'inquinamento di auto e simili ormai è marginale, propaganda a parte.
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