Al volante di Volkswagen ID.BUZZ. Nasce una nuova leggenda (elettrica)
di Massimiliano Zocchi pubblicato il 13 Dicembre 2022 nel canale Auto ElettricheAbbiamo provato in anteprima Volkswagen ID.BUZZ, che vuole riportare i fasti dei vecchi minivan ai giorni nostri, ovviamente puntando su elettrico, tecnologia e design. Ci riuscirà davvero?
Quando Volkswagen ha deciso che la gamma denominata ID sarebbe stata quella della rinascita elettrica, ha iniziato a creare prototipi che da lì a poco avrebbero dovuto ispirare reali prodotti di serie. Così la ID.Neo è diventata la prima in assoluto, ovvero la ID.3, ed altri concept hanno fatto seguito alla prima compatta. Tra questi, un po' per gioco, un po' per celebrare un prodotto iconico, la casa tedesca aveva creato ID.BUZZ, una sorta di riedizione del minibus tanto popolare a un certo punto della sua (lunga) carriera.
In un primo momento sembrava che questo prototipo fosse destinato a restare tale, come mero esercizio di stile, ma Volkswagen non aveva fatto i conti con la stampa e l'opinione pubblica. Il successo del concept è stato tale da convincere i vertici a farne un prodotto reale, pur con le dovute semplificazioni di sorta. Il nome è rimasto uguale, ed anche l'aspetto è abbastanza simile all'ispirazione iniziale, ed oggi ID.BUZZ arriva finalmente sul mercato, ed abbiamo avuto modo di provarlo in anteprima, raccogliendo le prime impressioni nel nostro solito video di primo contatto:
Come spesso accade per il primo test drive ci siamo messi al volante di un modello top di gamma, anche se in realtà le versioni disponibili inizialmente non saranno molto diverse tra loro, come evidente dal configuratore già online. Si parte da ID.BUZZ Pro, che per 66.000 euro è già discretamente equipaggiato, per poi salire a ID.BUZZ Pro+, che per soli 2.500 euro in più offre il massimo, come vedremo più avanti, una sorta di sconto non dichiarato. Attenzione alla prima ed evidente differenza: l'iconica doppia verniciatura è di serie solo su quest'ultima versione. Altrimenti bisogna puntare sul tinta unita, i cui colori pastello sono comunque in sovrapprezzo.
Quello che molti non sanno è che il Bulli è sempre stato commercializzato sotto l'ala di Volkswagen Veicoli Commerciali, e la casa ha voluto mantenere questa impostazione anche con il nuovo prodotto. Tuttavia, essendo parte della gamma ID, dichiaratamente per privati e famiglie, è il primo prodotto che le due divisioni interne dell'azienda gestiranno in maniera condivisa. Si è scelto per un primo lancio di puntare sulla versione che è sostanzialmente una vettura da 5 posti sotto mentite spoglie, anche se, come potete vedere nel nostro video, ci sono già indizi per sviluppi futuri di più posti a sedere. Le dimensioni sono discrete, ma tutto sommato non esagerate per un veicolo simile: 4.712 mm di lunghezza, 1.985 di larghezza e 1.927 mm di altezza, con un passo che sfiora i 3 metri. Il volume del bagagliaio è ovviamente notevole, con 1.121 litri, che possono diventare ben 2.123. Manca il "frunk", anche a causa della quasi assenza di muso.
Dentro si sta comodi, sia per la tipologia di veicolo, sia grazie ad alcuni accorgimenti. I sedili anteriori sono dotati di braccioli per entrambe le braccia, permettendo una postura comoda, anche per il guidatore. Il divanetto posteriore è invece regolabile per inclinazione e per distanza orizzontale, il che offre tante soluzioni e un ulteriore guadagno per lo spazio di carico posteriore. La seduta è tipica da furgone, quindi alta e che dà sensazione di dominare la strada. Questa postura, unita alla dinamicità del motore elettrico regala una sensazione di sicurezza alla guida, sia in senso di reattività, sia in senso di padronanza del mezzo. Contribuisce certamente il motore elettrico da 150 kW (204 CV), capace di una accelerazione da 0 a 100 km/h in poco più di 10 secondi. Ma ciò che conta di più è lo spunto da fermo, ottimo grazie a 310 Nm di coppia a zero giri.
Le prime impressioni di guida sono quindi positive, anche se sarà necessario approfondire il discorso su un utilizzo quotidiano di più giorni. Durante il nostro tragitto, fatto di un misto di urbano, extraurbano e autostrada, con qualche strada di collina, abbiamo avuto consumi vicini al dichiarato, un po' sopra i 200 Wh/km, ed abbiamo notato un lieve peggioramento alle alte velocità, più che altro per via del grande frontale quasi piatto, e non propriamente aerodinamico. Analizzando invece la qualità costruttiva degli interni, ID.BUZZ sembra disegnato e progettato con la massima attenzione, dando la priorità a comodità e abitabilità, per tutti gli occupanti. Abitabilità non solo in senso di spazio, ma anche di possibilità di vivere a bordo il proprio tempo, grazie a tanti vani di riponimento, prese USB ovunque, per tutti, persino vicino allo specchietto retrovisore, per alimentare una ipotetica dash cam. Chi è seduto dietro poi può decidere se avere più spazio per la gambe, se reclinare il sedile per riposare, e nel vano bagagli si notano plastiche laterali già pensate per eventuali sedili aggiuntivi, che si dice arriveranno in future configurazioni. Se proprio si vuole cercare un difetto, pur se ben disegnati e assemblati, gli interni lasciano un filo di amarezza nei materiali: per quasi 70.000 euro ci si aspetterebbe anche qualcosa in più della plastica più semplice. Ancora una volta rimandiamo al video per capire a cosa ci riferiamo.
C'è poi il comfort degli automatismi, riferendoci ovviamente al top di gamma. Le porte laterali scorrevoli, comodissime, sono ancora meglio con apertura elettrica, semplicemente dando un colpo sulla maniglia. Lo stesso vale per il portellone posteriore, ad apertura verso l'alto, ed anche questo elettroattuato. Alla guida abbiamo testato brevemente anche gli ADAS, in particolare il cruise control adattivo e il mantenimento di corsia. L'intervento automatico dello sterzo è deciso ma morbido, anche in curve con raggio un po' più stretto, e non genera il fastidioso rimbalzo tra le linee che delimitano la corsia. Interessante poi l'uso delle luci ambientali sul cruscotto per indicare le direzioni da prendere nella navigazione. Non molto intuitivi i tasti touch al volante, ma infatti Volkswagen ha già dichiarato l'intento di voler tornare a tasti fisici, su indicazione proprio dei clienti.
Abbiamo lasciato alla fine la batteria, per ora disponibile solo nel taglio da 82 kWh lordi, 77 kWh netti, la stessa che viene utilizzate nelle vetture ID top di gamma. Potrebbe sembrare più che buona, ma in realtà, considerando i consumi più elevati per il tipo di veicolo, riesce a garantire poco più di 400 km di autonomia secondo il ciclo WLTP, che nella guida reale diventano da 300, anche qualcosa meno, a 380 circa nelle migliori condizioni. ID.BUZZ è pur sempre dotato di ricarica DC fino a 175 kW (11 kW AC), quindi circa 30 minuti per un ottimo rifornimento, ma una capacità della batteria così limitata potrebbe non essere l'ideale per chi vorrebbe l'iconico furgone come prima auto di famiglia. Si vocifera già di una futura batteria intorno ai 100 kWh, che anche secondo il nostro giudizio sarebbe la più adatta per un mezzo che ha velleità di essere rappresentativo, del marchio e della gamma elettrica.
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33 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoFatemi capire: 70k Euro e forse non supera i 300km
Mi chiedo quanti ne fa a pieno carico con 4-5 adulti e bagagli...
edit dopo aver visto il video, ho scoperto che:
- ha i freni posteriori a tamburo
- per le frenate decise bisogna premere il pedale del freno con decisione
- lo spunto ("spinta repentina e ben decisa" è garantito dalla trazione posteriore, non dai 310Nm di coppia a 0 giri
- ho sicuramente capito male, ma a quanto pare il passo lungo aiuta a contenere il raggio di sterzata del veicolo (!!!!!!)
- il bagagliaio è diviso in due comodi ripiani, quello di sotto pensato per mettere i cavi di ricarica e le giacche, quello di sopra per dover alzare le buste della spesa a 1 metro e 20 da terra
- i sedili sembrano di pelle ma sono di plastica
- anche il volante è di plastica
- wow ci sono tante USB
Oltre ad essere caro è anche del tutto inutile.
Per restare in casa il Multivan TDI costa 15-20 mila euro in meno e ci fai almeno 700km con un pieno.
Ma tanto ne venderanno a pacchi, perché la elettroni-mania ha conquistato tutti
Come mai nelle recensioni i "giornalisti" non sottolineano queste cose? sempre tutto bello, sono venditori, non giornalisti
Quoto .
Perdipiù tutta plasticaccia con la scusa che è per gGgiovini.
Se anche Zocchi lo critica vuol dire che è un vero bidone, solo per e-hippy-sters.
Poi con 2.5t mosse da 200cv è pure lento (0-100kmh in 10 abbondanti non è brillante). Lungo in realtà meno di una passat, che senso ha? Ok è largo, ma senza i 7 posti è meglio una passat (o un suv qualunque se proprio vuoi stare seduto in alto e consumare di più inutilmente).
in italia dobbiamo iniziare a pensare come in brasile... quante bmw-audi nuove vedete laggiù?
Un non senso
Molto carino ma senza senso... Costo elevatissimo e bassa autonomia.... Un giocattolo per Ricchi e nulla più.... Se poi ci fosse una colonnina ultraveloce di ricarica ogni 100 metri sarebbe più utilizzabile ma così non è....Da spartire con una leggenda, vera, come il Type 2, ha giusto il logo appiccicato davanti.
Peccato non basti quello e lo scimmiotto delle linee a creare un prodotto valido, figuriamoci una futura leggenda.
in italia dobbiamo iniziare a pensare come in brasile... quante bmw-audi nuove vedete laggiù?
in brasile fanno economia sui componenti anche delle utilitarie
comunque non è il potersi comprare l'auto da 70k l'emblema del benessere (che poi a che razzo serve un'auto da 70k euro?), ma il complesso di tutto il resto. prima di preoccuparci di che auto comprare, penserei a ben altro per migliorare la situazione del paese.
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