Ford
Ford non scherza: ecco E-Transit. Il re dei veicoli commerciali diventa elettrico
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 19 Novembre 2021, alle 11:36 nel canale Trasporti elettriciFord ha presentato l'E-Transit, la versione completamente elettrica del popolare veicolo elettrico. Più di 300 km di autonomia e stesso spazio di carico, può alimentare anche gli elettroutensili
24 Commenti
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Si si, io ho fatto un calcolo minchiometrico considerando pieno carico, autostrada, clima e friggitrice collegata all'accendisigari.
Non so se ricordate ma i veicoli commerciali per un periodo sono stati alimentati anche a metano e non hanno avuto successo per la scarsa autonomia.
Ok, quindi mi confermi che non sei l'utilizzatore tipo di questo tipo di mezzi.
Per inciso, nemmeno io.
Dunque mi sembra piuttosto superficiale commentare l'autonomia senza avere la minima idea di quali siano le esigenze di chi li andrà ad acquistare.
Se proprio vogliamo portare qualche dato: la velocità media in auto nella percorrenza cittadina è circa 30km/h. Se li moltiplichiamo per 8 ore di lavoro sono 240km, sempre che l'autista non si fermi nemmeno per una consegna. L'autonomia di questo mezzo è 317km (WLTP). Anche considerando un piede spregiudicato è più che sufficiente per la percorrenza di cui sopra.
Se poi, ipoteticamente parlando, ipotizziamo una sosta di circa 1 ora per il pranzo, una ricarica AC (11kW) potrebbe aggiungere facilmente altri 50km circa all'autonomia disponibile.
A conti fatti, pur non essendo un autista di Amazon, sono del parere che l'autonomia è sufficiente ad un utilizzo comune del mezzo.
By(t)e
Che non è molto.
Considerando 30k km l'anno, un mezzo del genere a gasolio spende (7.6l/100km@1.58€/l) 3.500€ malcontati.
L'omologo elettrico (4.66km/kWh@0.22€/kWh) 1.400€.
Ovvero meno di 6 anni di ROI.
Con 40k km l'anno, il ROI è poco superiore ai 4 anni.
Questo senza contare i costi di manutenzione.
By(t)e
ma non mi sembra neanche un progetto minimamente ottimizzato, visto che dalle foto è chiaro che la batteria si inserisce davvero da schifo nel telaio.
Se ti dico quanto sforna sevel al giorno tra quei 3 (in realtà 1) modelli in tutte le sue varianti ti viene un colpo , su 20 turni a settimana, al limite della capacità umane!
Per inciso, nemmeno io.
Dunque mi sembra piuttosto superficiale commentare l'autonomia senza avere la minima idea di quali siano le esigenze di chi li andrà ad acquistare.
Se proprio vogliamo portare qualche dato: la velocità media in auto nella percorrenza cittadina è circa 30km/h. Se li moltiplichiamo per 8 ore di lavoro sono 240km, sempre che l'autista non si fermi nemmeno per una consegna. L'autonomia di questo mezzo è 317km (WLTP). Anche considerando un piede spregiudicato è più che sufficiente per la percorrenza di cui sopra.
Se poi, ipoteticamente parlando, ipotizziamo una sosta di circa 1 ora per il pranzo, una ricarica AC (11kW) potrebbe aggiungere facilmente altri 50km circa all'autonomia disponibile.
A conti fatti, pur non essendo un autista di Amazon, sono del parere che l'autonomia è sufficiente ad un utilizzo comune del mezzo.
By(t)e
Premesso che calcolare il consumo su un furgone è un puro esercizio di fantasia, visto che si parla di mezzi che spesso viaggiano ben oltre i 35q permessi (praticamente qualsiasi furgone con macerie o ferro state pur certi che sarà in sovraccarico), ma al di la di questo percorrenze di 2-300 Km al giorno non sono affatto rare, per alcune professioni sono praticamente la normalità perchè spesso ci si muove per raggiungere diversi clienti durante la stessa giornata.
Altro che artigiano che lavora in provincia, io vivo in una delle province italiane a più alta concentrazioni di piccole imprese artigiane e professionisti, il regno del Transit, una casa su due ne ha uno parcheggiato in strada e non c'è letteralmente nessuno che si avvicini anche solo lontanamente alle percorrenze che citi.
La ricarica nella pausa pranzo poi non è un'ipotesi, è pura fantasia.
Ragazzi per cortesia finiamola di considerare il milanese tipo, che abita in città, che ha colonnine di ricarica disponibili, che si muove in centro per andare in ufficio e la sera torna a casa, parcheggia in box e ricarica come l'utente tipo, semplicemente non lo è.
Ragionamenti di questo tipo ricordano tanto quelli dei manager per i quali 9 donne possono partorire un bambino in 1 mese....
Tecnicamente inoltre credo sia una pessima idea aver posizionato il motore posteriormente, dove di fatto si concentra tutto il peso del carico, tra motore, batterie e carico praticamente sarà necessario montare le gomme gemellate persino per chi non lo farebbe sui normali modelli a motore termico.
Premesso che calcolare il consumo su un furgone è un puro esercizio di fantasia, visto che si parla di mezzi che spesso viaggiano ben oltre i 35q permessi (praticamente qualsiasi furgone con macerie o ferro state pur certi che sarà in sovraccarico), ma al di la di questo percorrenze di 2-300 Km al giorno non sono affatto rare, per alcune professioni sono praticamente la normalità perchè spesso ci si muove per raggiungere diversi clienti durante la stessa giornata.
Altro che artigiano che lavora in provincia, io vivo in una delle province italiane a più alta concentrazioni di piccole imprese artigiane e professionisti, il regno del Transit, una casa su due ne ha uno parcheggiato in strada e non c'è letteralmente nessuno che si avvicini anche solo lontanamente alle percorrenze che citi.
La ricarica nella pausa pranzo poi non è un'ipotesi, è pura fantasia.
Ragazzi per cortesia finiamola di considerare il milanese tipo, che abita in città, che ha colonnine di ricarica disponibili, che si muove in centro per andare in ufficio e la sera torna a casa, parcheggia in box e ricarica come l'utente tipo, semplicemente non lo è.
Ragionamenti di questo tipo ricordano tanto quelli dei manager per i quali 9 donne possono partorire un bambino in 1 mese....
guarda, a me francamente di sostenere una o l'altra tesi importa un accidenti; non vendo mezzi elettrici e non ho azioni di produttori di veicoli, a differenza di (ex) utenti.
quello che ti posso dire, per conoscenza diretta, è che non sono pochi gli artigiani che in un giorno fanno ben meno di 300 km.
muratori, vetrai, installatori di arredo bagno, piastrellisti, carpentieri, gessini.
tutta gente per cui due cantieri al giorno, non di più, sono la norma.
poi senz'altro c'è gente che che si deve fare 18 cantieri al giorno uno dall'altro per il quale l'autonomia non è sufficiente; ma davvero, non so quanti possano essere.
men che meno CHI possano essere.
Premesso che calcolare il consumo su un furgone è un puro esercizio di fantasia, visto che si parla di mezzi che spesso viaggiano ben oltre i 35q permessi (praticamente qualsiasi furgone con macerie o ferro state pur certi che sarà in sovraccarico), ma al di la di questo percorrenze di 2-300 Km al giorno non sono affatto rare, per alcune professioni sono praticamente la normalità perchè spesso ci si muove per raggiungere diversi clienti durante la stessa giornata.
Altro che artigiano che lavora in provincia, io vivo in una delle province italiane a più alta concentrazioni di piccole imprese artigiane e professionisti, il regno del Transit, una casa su due ne ha uno parcheggiato in strada e non c'è letteralmente nessuno che si avvicini anche solo lontanamente alle percorrenze che citi.
La ricarica nella pausa pranzo poi non è un'ipotesi, è pura fantasia.
Ragazzi per cortesia finiamola di considerare il milanese tipo, che abita in città, che ha colonnine di ricarica disponibili, che si muove in centro per andare in ufficio e la sera torna a casa, parcheggia in box e ricarica come l'utente tipo, semplicemente non lo è.
Ragionamenti di questo tipo ricordano tanto quelli dei manager per i quali 9 donne possono partorire un bambino in 1 mese....
Tecnicamente inoltre credo sia una pessima idea aver posizionato il motore posteriormente, dove di fatto si concentra tutto il peso del carico, tra motore, batterie e carico praticamente sarà necessario montare le gomme gemellate persino per chi non lo farebbe sui normali modelli a motore termico.
Non mi piace il tuo modo di ragionare. Io ho fatto dei conti basati su numeri, tu parli "a sentimento".
Se riesci a portare qualche ragionamento basato su prove, ben venga. Altrimenti è inutile discutere.
By(t)e
Se riesci a portare qualche ragionamento basato su prove, ben venga. Altrimenti è inutile discutere.
By(t)e
Ma il tuo è solo un esempio, tutte le elocubrazioni sui mezzi elettrici basati su "la media percorre XYZ Km in uno scenario di tipo XYZ" non hanno alcun senso perchè si tratta di statistiche che non hanno alcuna valenza, e ancor più nel caso di mezzi commerciali usati negli scenari più disparati.
Semplicemente non è qualcosa che si possa prevedere a priori, non esiste una statistica attendibile sull'uso di questi mezzi, quindi tutti i discorsi del genere si basano su presupposti che definire fallaci è riduttivo.
Il punto fondamentale per cui questi mezzi sono del tutto inadeguati (così come le auto elettriche per la stragrande maggioranza dell'utenza) è che non garantiscono la stessa usabilità del mezzo a motore termico, e questo è un punto fondamentale, più importante del fattore economico o di quello ambientale (aspetto che per la stragrande maggioranza dell'utenza è del tutto secondario).
Quando i mezzi elettrici avranno pari autonomia, prezzo simile, tempi di ricarica paragonabili al tempo necessario a fare rifornimento ad un'auto a motore termico e una rete di distribuzione dei punti di ricarica paragonabile a quello dei mezzi a motore termico, allora avrà senso valutarne l'adozione, fino ad allora io trovo sia una follia, o un esercizio di stile per permettere agli abitanti dei paesi ricchi di crearsi un alibi...
eh, appunto, il re mi sa che è il ducato, esportato pure negli USA, altro che transit.
in effetti m'era sfuggito, e concordo che non ha senso. in pratica davanti nel vano motore cosa c'è? lo spazio di carico?
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