Volkswagen apre la piattaforma per auto elettriche MEB a tutti
di Rosario Grasso pubblicata il 06 Marzo 2019, alle 13:21 nel canale TecnologiaAl Salone di Ginevra, Il Gruppo Volkswagen ha annunciato un'importante novità per quanto riguarda la sua piattaforma dedicata alla produzione di veicoli elettrici
Il Gruppo Volkswagen ha ufficialmente annunciato l'intenzione di aprire la propria piattaforma Modular Electric Toolkit (MEB) ad altri produttori allo scopo di incentivare la produzione di auto completamente elettriche.
L'idea alla base della decisione è di ridurre i costi favorendo le economie di scala. Già prima Volkswagen aveva fissato un obiettivo molto importante, ovvero quello di produrre 15 milioni di automobili MEB fra tutti i marchi del gruppo.
Il primo partner esterno a sviluppare il proprio modello su piattaforma MEB è e.GO Mobile AG, una compagnia fondata da Günther Schuh nel 2015 presso il campus RWTH di Aquisgrana. VW sottolinea che il MEB può essere utilizzato sia nella produzione di grandi volumi, sia nelle serie con un limitato numero di unità come le automobili e.GO o Volkswagen I.D. Buggy.
"E.GO Mobile AG con sede ad Aquisgrana, in Germania, sarà il primo partner esterno a utilizzare la piattaforma per produrre veicoli elettrici al di la della gamma di modelli Volkswagen", si legge nel comunicato stampa. "Un progetto che prevede un veicolo dedicato è già in programma. Volkswagen sta evidenziando la flessibilità di MEB anche per le piccole serie con ID. BUGGY in mostra al Salone Internazionale di Ginevra".
"Il Modular Transverse Toolkit prova la nostra esperienza con le piattaforme di auto" aggiunge Herbert Diess, CEO di Volkswagen. "Oltre 100 milioni dei nostri veicoli sono basati su questa piattaforma. E con la piattaforma MEB vogliamo trasporre questa strategia di successo nel campo dell'elettrico, aprendola ad altri produttori di automobili. Il MEB deve affermarsi come lo standard per l'e-mobility. L'obiettivo è quello di rendere la mobilità individuale a zero emissioni di CO2, oltre che più sicura, confortevole e accessibile a quante più persone possibile. Tra le altre cose, MEB rende economicamente efficiente la produzione di veicoli con bassi volumi di produzione come I.D. Buggy. Sono lieto che e.GO sia il primo partner a utilizzare la nostra piattaforma elettrica come base per un progetto di veicolo definito congiuntamente".
"La piattaforma MEB ci aiuterà a migliorare la produzione di veicoli con procedura in alluminio estruso" chiosa Günther Schuh. "La piattaforma ci renderà più veloci, più robusti ed efficienti in termini di costi".
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPer come sono fatto io, senza per questo essere comunista o dittatoriale, queste scelte dovrebbero essere IMPOSTE a livello mondiale.
Per es.:
Io Europa, propongo (impongo) un bando della durata di 2 anni durante i quali tutte le case automobilistiche del pianeta proporranno il loro stato dell'arte e si confronteranno per trovare, ASSOLUTAMENTE, un accordo su formati e standard per le automobili del futuro (soprattutto nel caso delle elettriche).
Fatto ciò e concordati questi standard, chi volesse vendere in Europa una macchina non conforme subirà un dazio nel 300% sul prezzo di acquisto.
In questo modo si salverebbe un boato di obsolescenza (programmata) e inquinamento garantendo minor consumismo e costi più bassi per tutti.
P.S.:
Tenete presente che per "...formati e standard..." non intendo parti "estestiche" o cmq visibili (carrozzeria, cruscotto, autoradio, cerchioni, etc etc) ma tutto ciò che c'è dietro (dentro) un'automobile
Per come sono fatto io, senza per questo essere comunista o dittatoriale, queste scelte dovrebbero essere IMPOSTE a livello mondiale.
Per es.:
Io Europa, propongo (impongo) un bando della durata di 2 anni durante i quali tutte le case automobilistiche del pianeta proporranno il loro stato dell'arte e si confronteranno per trovare, ASSOLUTAMENTE, un accordo su formati e standard per le automobili del futuro (soprattutto nel caso delle elettriche).
Fatto ciò e concordati questi standard, chi volesse vendere in Europa una macchina non conforme subirà un dazio nel 300% sul prezzo di acquisto.
In questo modo si salverebbe un boato di obsolescenza (programmata) e inquinamento garantendo minor consumismo e costi più bassi per tutti.
P.S.:
Tenete presente che per "...formati e standard..." non intendo parti "estestiche" o cmq visibili (carrozzeria, cruscotto, autoradio, cerchioni, etc etc) ma tutto ciò che c'è dietro (dentro) un'automobile
Capisco il senso del discorso ma di fatto la tua è una visione ESTREMAMENTE di regime!
In primis penso ad una ditta che si fa un culo quadro tra ricerca e progettazione per arrivare ad un sistema modulare ben realizzato e pensato per poi vederselo confiscare e dare via a gratis a tutti quanti i competitor.
Poi penso alla "ditta" di scappati di casa vietnamiti che si godono gratis tutti i vantaggi del duro lavoro altrui e producono veicoli conformi alo standard a prezzi stracciatissimi alla faccia di chi lo standard lo ha creato.
Da ultimo penso ad un'altra ditta concorrente che a sua volta si è faatta un culo tanto per fare il SUO sistema standardizzato ma deve buttare tutto ai maiali perchè è obbligata ad usare lo standard di altri.
Sinceramente non mi piace questo scenario.
Poi finché devi consegnare due bambini in due scuole diverse ed essere al lavoro in 20 minuti andare a piedi o in bici mi pare utopia.
Poi per carità c’è tanta pigrizia...
Tornando in tema, credo che creare troppi vincoli in un mercato appena nato e che potrebbe proporre idee rivoluzionarie da un momento all’altro non sia molto intelligente.
Quello che va standardizzata è la distribuzione dell’energia.
Colonnine già con un attacco sovradimensionato e di tanto che abbia una vita di 20 anni.
Poi piano piano la tecnologia si standardizzerà.
Ma onestamente vedo auto elettriche un po’ troppo figlie della classica auto a motore termico.
Probabilmente si potrebbe osare molto di più.
Penso alla trazione con 4 ruote motrici, da differenziare elettronicamente per la migliore tenuta in qualunque situazione.
Al riutilizzo dello spazio oggi utilizzato dal motore termico per aumentare la sicurezza.
Al bilanciamento dei pesi.
A mio parere quello dell’auto elettrica è un mondo tutto nuovo che le stesse case ancora faticano a interpretare innovando.
Chissà che qualche nuovo player (Dyson magari...) non rivoluzioni questo modo di vedere l’auto.
Un po’ come fece Apple con la fobia cellulare.
In primis penso ad una ditta che si fa un culo quadro tra ricerca e progettazione per arrivare ad un sistema modulare ben realizzato e pensato per poi vederselo confiscare e dare via a gratis a tutti quanti i competitor.
Poi penso alla "ditta" di scappati di casa vietnamiti che si godono gratis tutti i vantaggi del duro lavoro altrui e producono veicoli conformi alo standard a prezzi stracciatissimi alla faccia di chi lo standard lo ha creato.
Da ultimo penso ad un'altra ditta concorrente che a sua volta si è faatta un culo tanto per fare il SUO sistema standardizzato ma deve buttare tutto ai maiali perchè è obbligata ad usare lo standard di altri.
Sinceramente non mi piace questo scenario.
Non credo sia impossibile applicare dei "premi" a chi presenti le idee migliori e/o ripagare in moneta degli standard ottimi e già in essere per poi averli diffusi a livello planetario. Non sono contrario alla vendita di brevetti o al loro giusto compenso, l'importante è imporre la cosa migliore a tutti (anche se capire cosa sia "migliore" magari non è sempre facile).
Per il problema dei "vietnamiti" tutto sta a capire come muoversi a livello salariale mondiale. Fino a che ci saranno paesi il cui costo della vita è un centesimo del nostro queste disuguglianze esisteranno. Il problema semmai è che, invece di alzare il livello di vita dei vietnamiti/cinesi, le multinazionali vorrebbero abbassare il nostro standard di vita a quello vietnamita/cinese.
In questi casi i dazi doganali avrebbero senso di esistere se usati approriatamente mi spiego:
cosa fatta in Italia costo : 100
stessa cosa fatta in Cina costo: 20
Per le cose fatte in Cina dazio di 40 usato interamente per abbassare il costo italiano da 100 a 60. Pareggiati i conti alla fine l'acquirente deciderà se preferisce la macchina fabbricata in Cina o quella fabbricata in Italia tanto costano uguali.
Per il problema dei "vietnamiti" tutto sta a capire come muoversi a livello salariale mondiale. Fino a che ci saranno paesi il cui costo della vita è un centesimo del nostro queste disuguglianze esisteranno. Il problema semmai è che, invece di alzare il livello di vita dei vietnamiti/cinesi, le multinazionali vorrebbero abbassare il nostro standard di vita a quello vietnamita/cinese.
In questi casi i dazi doganali avrebbero senso di esistere se usati approriatamente mi spiego:
cosa fatta in Italia costo : 100
stessa cosa fatta in Cina costo: 20
Per le cose fatte in Cina dazio di 40 usato interamente per abbassare il costo italiano da 100 a 60. Pareggiati i conti alla fine l'acquirente deciderà se preferisce la macchina fabbricata in Cina o quella fabbricata in Italia tanto costano uguali.
"vietnamiti" era per modo di dire.
Il punto è che se tu fai lo standard lavorando e spendendo soldi poi arriva la dittarella che ne trae godimento a scrocco. Anche della tua stessa nazione.
Anche ipotizzando la quesione delle royalty a chi ha inventato lo standard adottato.. chi decide quale è meglio? E' più che plausibile pensare che ce ne siano latri di altre case altrettanto validi.
E si porrebbe il problema delle più che giuste proteste di chi si è studiato il proprio sistema e non è autorizzato ad usarlo perchè qualcuno ha detto che lo standard è un altro. (e deve pure pagare le royalties)
Pensa alla guerra tra bluray e hd dvd.. li alla fine ha vinto bluray per decisione del mercato, ma nessuno avrebbe potuto dire a tavolino "usiamo il bluray e quelli di hd dvd si fottano"
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