SEAT Tarraco, il SUV con sistemi di sicurezza avanzati pensati per proteggere i ciclisti
di Carlo Pisani pubblicata il 21 Dicembre 2018, alle 16:41 nel canale Tecnologia
Nel video qui proposto si può vedere il principio di funzionamento di questa tecnologia, l'auto in prima istanza avverte il conducente con un segnale di avvertimento acustico e visivo e all'occorrenza può intervenire anche con una frena automatica per scongiurare una collisione con un ciclista
Praticamente chiunque abbia guidato un'auto penso possa tranquillamente affermare di essersi dovuto confrontare almeno una volta con uno o più ciclisti che procedono nello stesso senso di marca, ma ovviamente con velocità e movimenti differenti da quelli che possono avere nel medesimo tratto auto, moto o qualsiasi altro mezzo a motore e dotati di un propria mole.
Da SEAT, precisamente sul suo nuovo SUV denominato Tarraco, viene mostrata per la prima volta una tecnologia di assistenza alla guida sviluppata anche per scongiurare possibili pericolose interazioni tra mezzi a motore e bici, relativo ciclista incluso, andando ad offrire una soluzione per cercare di evitare questa tipologia di incidenti, stimata nell'8% di tutti gli incidenti stradali commessi in Europa.
Nel video qui proposto si può vedere il principio di funzionamento di questa tecnologia, l'auto in prima istanza avverte il conducente con un segnale di avvertimento acustico e visivo e all'occorrenza può intervenire anche con una frena automatica per scongiurare una collisione.
Esteban Alcántara, conducente della SEAT Tarraco, mostra nel video la circostanza di incrociare due ciclisti nella sua stessa direzione e spiega:
SEAT inoltre afferma che tali risultati sono il frutto di più di 1.200 test di sviluppo, comprendendo circa 450 diversi possibili scenari stradali.
"Le simulazioni vengono eseguite in diverse condizioni di guida reali. Vengono impiegate strutture che riproducono le proprietà di diversi utenti della strada, come pedoni o ciclisti, per testare in che modo il veicolo risponde in ogni situazione"
Alcántara inoltre tiene a precisare che:
Insomma una tecnologia pensata sicuramente per tutelare maggiormente gli utenti della strada più esposti, confidando ad ogni modo in un loro corretto comportamento, non sempre pensato per risultare il meno "ingombrante" e di conseguenza sicuro anche per loro stessi.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDL 30/04/1992 n.285 e s.m., nell’Art.182 (circolazione dei velocipedi) comma 1:
i ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano (traffico o auto che passano) e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell’altro.
Quando li becco appaiati, gli infilerei la sella su per il buchetto, ma al contrario.
9. I velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate quando esistono, salvo il divieto per particolari categorie di essi, con le modalità stabilite nel regolamento.
Secondo te in quanti sanno che è così? E di quelli che lo sanno, quanti se ne sbattono allegramente?
Basterebbe cominciare ad applicare anche il comma seguente...
10. Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 25 a euro 99 (2).
Vedi che di 25 euro in 25 euro, la ciclabile comincia a utilizzarla anche il wannabe Cipollini di turno.
Qui l'articolo per intero, giusto per dimostrare che non stiamo dicendo banfate.
Poi, ovviamente, essendo i ciclisti quelli che generalmente hanno la peggio in uno scontro bici-auto è giusto che si prendano provvedimenti per tutelarli, ci mancherebbe... Ma da qui a lasciargli fare quello che vogliono (e spesso sono loro stessi che si mettono in pericolo) ce ne passa un bel po'.
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".