Nuovo studio sui veicoli elettrici: è necessario eliminare le auto a combustione
di Rosario Grasso pubblicata il 21 Luglio 2021, alle 16:01 nel canale TecnologiaUn nuovo studio, realizzato dall'International Council on Clean Transportation (ICCT), sfata uno dei più grandi miti sui veicoli elettrici: inquinano meno rispetto alle auto a combustione a prescindere dalle modalità di produzione dell'energia elettrica
Sebbene la maggior parte degli studi sull'inquinamento in relazione ai mezzi di trasporto mostri come la mobilità elettrica incida di meno sull'ambiente rispetto alle tradizionali auto a combustione, periodicamente sorgono nuovi dubbi. In particolare, si sostiene che andrebbero inserite nell'equazione le modalità di produzione dell'energia elettrica, perché in certi casi ciò che si guadagnerebbe con l'alimentazione elettrica delle auto si perderebbe per lo sforzo necessario a produrre l'elettricità, che spesso richiede sistemi altamente inquinanti.
Secondo un nuovo report della International Council on Clean Transportation (ICCT) (organizzazione no profit indipendente Usa), durante il proprio ciclo di vita, che va dall'estrazione dei materiali fino all'impiego effettivo, un veicolo elettrico rilascerà sempre meno emissioni di gas serra rispetto a un'auto a combustione termica. Questo, inoltre, vale a livello globale: ovvero, un veicolo elettrico è sempre meno inquinante a prescindere dal fatto che l'energia elettrica sia prodotta in Europa attraverso fonti di energia rinnovabile o in India con più vetuste centrali a carbone.
Necessario eliminare a livello globale le auto a combustione
Il rapporto stima le emissioni dei veicoli elettrici di medie dimensioni in India, Cina, Stati Uniti ed Europa, ovvero dove si registra il 70% delle vendite di nuovi veicoli. L'analisi ha rilevato che le emissioni generate da un veicolo elettrico lungo l'intero ciclo vitale sono tra il 66 e il 69% inferiori rispetto a quelle di un veicolo che consuma diesel o benzina. Questo il dato per l'Europa, mentre nel caso degli Stati Uniti si scende a valori tra il tra il 60 e il 68%. In Cina, dove si utilizza maggiormente il carbone, un veicolo elettrico produce comunque tra il 37 e il 45% in meno di emissioni rispetto a un veicolo a combustione. In India, invece, tra il 19 e il 34% in meno.
Il punto è che l'ICCT considera l'intero ciclo vitale dei veicoli, e in questo modo inserisce nell'equazione anche i parametri relativi alla longevità dei veicoli e all'inferiore lavoro di manutenzione che un'auto elettrica richiede rispetto a una ad alimentazione tradizionale.
Lo studio, infatti, presuppone che il veicolo sia stato immatricolato nel 2021 e che rimarrà in circolazione per circa 18 anni. Tiene inoltre conto dei cambiamenti che ci saranno nei prossimi anni, per effetto soprattutto delle promesse che la politica sta facendo in termini di adeguamento delle infrastrutture di produzione. Considera anche delle proiezioni dell'Agenzia internazionale per l'energia su come sarà il futuro della produzione di elettricità con lo sviluppo delle politiche ambientali.
Rispetto ai precedenti studi, inoltre, l'ICCT considera il consumo di carburante ed elettricità nell'uso medio del mondo reale invece di fare affidamento esclusivamente sui valori di prova ufficiali. Ciò è particolarmente importante per valutare le emissioni di gas a effetto serra dei PHEV (veicoli ibridi plug-in). Inoltre, utilizza dati recenti sulla produzione di batterie su scala industriale e prende in considerazione le catene di approvvigionamento di batterie a livello regionale. Ciò si traduce in dati di produzione della batterie significativamente inferiori rispetto agli studi precedenti.
Tuttavia, è molto difficile quantificare adesso l'impatto che avranno le politiche ambientali del futuro. Ad esempio, il Presidente Biden ha fissato l'obiettivo per cui entro il 2035 il 100% della nuova energia elettrica dovrà essere prodotta in maniera pulita, ma ancora non sono state definite le politiche per raggiungere tale traguardo. Lo studio inoltre non tiene conto degli effetti collaterali che l'estrazione di minerali e i rifiuti prodotti dalla produzione potrebbero esercitare sull'ambiente e sulle condizioni sociali delle popolazioni coinvolte.
In realtà, attualmente, produrre un veicolo elettrico richiede una maggiore quantità di carbonio rispetto alla produzione dei veicoli di precedente generazione. Questa tendenza potrebbe invertirsi solamente se alcune delle politiche ambientali entrassero effettivamente a regime: ad esempio, se il riciclo delle batterie funzionasse molto meglio.
Resta comunque in piedi il ragionamento secondo il quale nel lungo periodo un veicolo elettrico tende a diventare più benevolo nei confronti dell'ambiente. Secondo l'ICCT già dopo un anno di utilizzo qualsiasi tipo di veicolo elettrico, considerando tutti i parametri legati alla sua produzione e al suo mantenimento, rappresenta un'opzione migliore per l'ambiente rispetto a un veicolo ad alimentazione tradizionale.
L'obiettivo dell'ICCT con il suo studio è quello di fornire agli organi istituzionali un quadro il più possibile chiaro all'interno del quale prendere le loro decisioni. Gli esperti di equilibrio ambientale sostengono che è necessario portare le emissioni globali di gas serra quasi a zero entro la metà del secolo per evitare le peggiori conseguenze del riscaldamento globale. I veicoli elettrici sembrano costituire una parte fondamentale in questo piano, al punto che l'ICCT consiglia di vietare la circolazione di auto a combustione già entro il 2030.
"I veicoli con motore a combustione di qualsiasi tipo non sono in grado di garantire la riduzione di gas serra di cui abbiamo bisogno per convivere con il cambiamento climatico", afferma Georg Bieker, ricercatore presso il gruppo di ricerca non profit dell'International Council on Clean Transportation (ICCT). "Quindi, abbiamo bisogno a livello globale di eliminare gradualmente le auto con motore a combustione".
La crisi ambientale dipende dai combustibili fossili
Come abbiamo visto, la Commissione Europea ha da poco ratificato il suo piano per la riduzione delle emissioni di CO2 che prevede che entro il 2035 non possano essere più venduti veicoli a benzina o diesel. E non si tratta certo dell'unica istituzione governativa ad aver agito in questo modo.
"C'è molto lavoro di lobby da parte dell'industria automobilistica nel dire che i veicoli elettrici non rappresentano un reale miglioramento in termini di inquinamento rispetto ai veicoli a propulsione tradizionale se si tiene conto della produzione di elettricità e di batterie. Abbiamo voluto indagare su questo punto per verificare se fosse vero o meno" ha detto Bieker.
Iscriviti subito al nostro canale Instagram! Perché? Foto, video, backstage e contenuti esclusivi! |
73 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infodopo l'eliminazione delle auto eliminiamo metà della popolazione ?
o il 100% ? :-D così la terra starà meglio..
ma perchè non colpire l'inquinamento e limitarsi solo alle auto ?
stando all'UE
"Fonti di inquinamento atmosferico
L’inquinamento atmosferico ha diverse fonti, sia antropiche sia di origine naturale:
utilizzo di combustibili fossili nella produzione di elettricità, nei trasporti, nell’industria e nelle abitazioni;
processi industriali e utilizzo di solventi, per esempio nell’industria chimica e mineraria;
agricoltura;
trattamento dei rifiuti;
eruzioni vulcaniche, polveri aerodiffuse, spuma del mare ed emissioni di composti organici volatili provenienti dalle piante sono esempi di fonti di emissione naturali."
al primo posto c'è la produzione di energia elettrica da fonti fossili.. quindi prima dovremmo sistemare il sistema di produzione di energia elettrica, poi i trasporti su gomma e poi possiamo ragionare su aumentare i consumi di energia elettrica..
senza contare le altre voci di cui parlano come l'agricoltura..
https://www.eea.europa.eu/it/themes/air/intro
ad ogni modo dare la colpa alle auto aiuta.. ma non risolve il problema visto che non sono le principali colpevoli.. andrebbe vietato il metano per uso domestico in europa.
sempre da EU
"“La CO2 è ancora la bestia da uccidere, ma il riscaldamento dal metano è il prossimo problema più importante. Agire in modo aggressivo sul metano può farci guadagnare tempo per affrontare la CO2 e ridurre di mezzo grado la temperatura”, ha affermato Rob Jackson, di Global Carbon Project. “Ma è più difficile ridurre le emissioni di un miliardo di vacche e di un miliardo di pecore, dove contano le scelte dietetiche e la gestione del letame”."
il problema a quanto pare è la gestione delle discariche dove viene accumulato il letame che crea metano per la "digestione"..
in europa dicono che il problema è stato risolto grazie alla normativa ma in giro per il mondo le discariche sono a cielo aperto e il letame viene accumulato creando fonti di emissione etc..
e queste sono le due fonti più pericolose .. riscaldamento domestico e mala gestione degli allevamenti fuori europa.
"“È la prova più solida che i combustibili fossili e l’agricoltura stanno entrambi contribuendo, allo stesso modo, all’aumento dei contributi di metano nell’atmosfera”, ha dichiarato Ben Paulter, scienziato ambientale della NASA Goddard. L’unica regione che ha dimostrato di aver ridotto le emissioni tra il 2000 e il 2017 è stata l’Europa. Ciò è probabilmente dovuto alla riduzione del consumo di carne e a normative più rigorose sulle discariche, dove la decomposizione dei rifiuti rilascia metano."
a conferma che le auto in europa non sono un problema... sono aumentate dal 2007 al 2017 mentre le emissioni in europa sono calate.. unico continente nel mondo.. e lo dice la Nasa non Pluto..
Ma chi è che tiene un'auto per 18 anni?
Quante auto dell'inizio del 2000 vedete in giro, pochissime.
Lo studio andrebbe rifatto con un periodo molto più breve, 10 anni?
Si possono tollerare solo quelli più grandi dove le emissioni vanno divise per molti passeggeri, come ad esempio un autobus o un treno (che sarebbe meglio elettrificare).
Non c’è semplicemente più tempo, basta vedere che ogni temporale estivo diventa un’alluvione con grandine grossa come palline da ping pong.
Ormai la marchetta quotidiana sull'elettrico di hwup è d'obbligo!
Cioè, facciamo finta che le batterie di un veicolo elettrico durino 18 anni
Prima di arrivare ai 18 anni possibile di un veicolo endotermico, che raggiunta quella età sì, sarà un mostro che produce più inquinanti che forza motrice, dobbiamo prendere in considerazione il completo cambio batteria di un veicolo elettrico.
A quel punto sicuri sicuri che l'impatto ambientale sia così diverso?
Ma mettiamo anche che lo sia. E ammettiamo che secondo questo studio alla fine si risparmierà un buon 50% di emissione in CO2 se si usa un veicolo elettrico vs uno a energia fossile.
Quindi, stiamo investendo centinaia di miliardi per cambiare una intera industria, dover rivedere tutti i piano di distribuzione di energia elettrica nazionali (se tutti usassimo auto elettriche oggi la rete collasserebbe immediatamente perché non pensata per questo carico), stiamo aprendo nuove miniere di minerali rari che richiedono un sacco di energia, acqua e altri inquinanti per operare e il tutto per risparmiare il 50% di CO2 sul 5% di apparati che generano CO2 globalmente.
Quindi alla fine di tutto questo circo (più mediatico che basato sulla razionalità, ma si sa, parlare alla pancia della gente e spendere i soldi di tutti là dove questi credono sia più giusto è più facile che fargli fare 2+2, tanto che al mondo che sanno fare 2+2 sono sempre meno) vado a risparmiare il 2.5% di NUOVE EMISSIONI (e sottolineo nuove, perché la base di quelle vecchie rimane).
Ok. Questo nel 2045 o 2050, quando tutte le auto private saranno sostituite da questa miracolosa tecnologia elettrica.
E il resto?
No perché da qui al 2050 non è che continueremo a consumare la stessa quantità di energia ovviamente, ma andrà ad aumentare... quindi del presumibile 50% in più che aggiungeremo, possiamo togliere questo 2.5... quindi aumenteremo del 47.5%... che avrà impatto sulla CO2 (ma davvero è l'unico inquinante da prendere in considerazione per migliorare le condizioni ambientali?) di quanto? il 47.5% in più?
A no, con le nuove centrali eoliche del 47? Oh, dimenticavo le idroelettriche (che causano disastri ambientali peggiori di quel che risolvono), quindi arriviamo al 46%? 45%? Facciamo 40%?
Ma quand'è che qualcuno di serio non dice che per inquinare di meno l'unica vera strada percorribile è consumare di meno?
Che le ferie non si faranno più lontani di 100km da casa e una sola volta l'anno?
Che i condizionatori (divoratori di energia per "generare" il freddo) sono da tenere spenti?
Che i frigoriferi vanno ridimensionati a quelli degli anni '80 e ci va solo il necessario?
Che i telefonini si cambiano solo 1 volta ogni 5 anni, i televisori ogni 10 e ne è consentito solo 1 per famiglia?
Che non è utile parlare di auto elettriche che risparmiano energia se poi si continua ad usare auto che pesano il doppio del necessario (tipo, ma 'sti ca..o di SUV grandi e pesanti come carri armati a che servono?)
La gente crede che il problema siano gli altri. Quelli che devono decidere come fare le cose.
Non pensa proprio che la colpa sia propria, cioè che qualsiasi siano i modi con cui si producono le cose consumare sempre di più non è un aiuto a diminuire l'inquinamento.
I giovani scendono in piazza a fare i neo "Gretini" e poi se non hanno un cellulare di ultima generazione (magari pure con la mela che non è mai un male) si vergognano ad uscire di casa. Se a 18 anni non hanno l'auto nuova non sono degni i andare in giro con gli amici a farsi gli aperitivi. Se non hanno le sneakers da 150 euro non si sentono abbastanza soddisfatti del loro status symbol. Se la famiglia ha problemi economici richiedono (anzi pretendono) il bonus vacanze perché poverini altrimenti non possono riposare dopo tutti i mesi di studio in scuole che permettono a perfetti ignoranti di prendere un foglio che ne certifica la maturità.
Ma poi non sanno fare 2+2.
E magari fanno 1,2 o 3 figli, che quelli no, non inquinano e non sono un problema per l'ambiente.
Sono le auto a benzina che rovinano il mondo. E loro tengono famiglia e serve che gli si dia il sussidio statale (in tutte le sue forme, comprese mantenere in vita aziende moribonde) perché ne hanno diritto.
Io dico solo che il futuro su cui scommettono è il loro. E da uno che sa fare 2+2 direi a naso che tra una ventina d'anni, non tanto di più, sono ca..i loro. Perché in queste baggianate hanno creduto e le conseguenze le pagheranno loro (e la scusa ma mi hanno fregato non avrà valore.. se sai fare 2+2 lo sai che ti stanno fregando il futuro dandoti una caramella, se non sai fare 2+2 non dovevi scendere in piazza, prendere decisioni, compreso votare alle elezioni).
A me dà solo fastidio che ora mi vendano questi cessi di auto a benzina con motori anemici che di dicono "130CV" e poi invece se non li tiri a 6000 giri appena la strada appena appena sale sembra di guidare una '500 degli anni passati.
E ho dubbi che con i regimi a cui viaggiano questi motori ci farà i 300km soliti prima di rottamare il tutto.
Ma ovviamente il tutto è per inquinare meno.
Certo, certo...
avanti alla prossima marketta propagandistica
Esatto...
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".