Saphe
Come evitare multe per eccesso di velocità e incidenti stradali con Saphe
di Rosario Grasso pubblicata il 28 Maggio 2021, alle 13:31 nel canale TecnologiaLa società tecnologica danese Saphe A / S annuncia la disponibilità dei suoi dispositivi per evitare multe per eccesso di velocità e incidenti stradali in Italia. Ecco come usarli e a cosa servono
81 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSpesso mi è capitato che qualcuno sorpassasse chi si era fermato per fare passare i pedoni.
Certo che posso
Spero per te che non capiti mai che qualcun altro che si fa le regole da solo ti investa, magari senza neppure avere l’assicurazione.
Immagino che questi concetti siano noti ad ogni cittadino; poi, però, si è costretti a fare delle scelte anche in rapporto alla proprie condizioni di salute, alle necessità familiari, alle possibilità economiche e alla propria attività.
La gran parte dei residenti in hinterland - grandi comuni rispetto alle grandi città; piccoli paesetti rispetto le cittadine - evidentemente non ha potuto / voluto rinunciare alle prospettive occupazionali offerte dal centro più grande; chi si è trasferito lì, probabilmente, ha dovuto scegliere se utilizzare la somma a sua disposizione per l'appartamentino di sessanta metri quadri vicino al centro città con impossibilità di parcheggio, o per la villetta con il doppio dello spazio e auto privata nel cortile. In ogni caso, non è felice di dover viaggiare quotidianamente.
Infine, non è automatica la relazione tra violazioni del codice della strada e intensità dell'uso del veicolo. L'equazione automobilista = delinquente non è dimostrabile. E lo scrivo dalla parte ... del pedone ! Io utilizzo l'automobile quasi solo per gironzolare fuori città, trasportare pesi o persone in difficoltà; olltre due decenni di patente, multe prese zero. Lavoro, spesa, giri per la città .. a piedi o trasporto pubblico. Ho ancora una discreta forma fisica, ed il traffico mi snerva. Ma non pretendo che le mie necessità e le mie condizioni siano quelle di tutti.
Tanto prima o poi di qualcosa dovrò morire anche io...
Se permetti io non voglio rimanerci per uno che fa quello che gli pare in strada
La gran parte dei residenti in hinterland - grandi comuni rispetto alle grandi città; piccoli paesetti rispetto le cittadine - evidentemente non ha potuto / voluto rinunciare alle prospettive occupazionali offerte dal centro più grande; chi si è trasferito lì, probabilmente, ha dovuto scegliere se utilizzare la somma a sua disposizione per l'appartamentino di sessanta metri quadri vicino al centro città con impossibilità di parcheggio, o per la villetta con il doppio dello spazio e auto privata nel cortile. In ogni caso, non è felice di dover viaggiare quotidianamente.
Infine, non è automatica la relazione tra violazioni del codice della strada e intensità dell'uso del veicolo. L'equazione automobilista = delinquente non è dimostrabile. E lo scrivo dalla parte ... del pedone ! Io utilizzo l'automobile quasi solo per gironzolare fuori città, trasportare pesi o persone in difficoltà; olltre due decenni di patente, multe prese zero. Lavoro, spesa, giri per la città .. a piedi o trasporto pubblico. Ho ancora una discreta forma fisica, ed il traffico mi snerva. Ma non pretendo che le mie necessità e le mie condizioni siano quelle di tutti.
Da quello che leggo tu sei un automobilista consapevole e responsabile, purtroppo non molti sono come te, a quanto pare. Sul vivere fuori città e doverci entrare per lavorare il problema è che chi arriva da fuori non usa i mezzi e intasa la città. Se vivi furoi posso capire che sei costretto a prendere la macchina per arrivare in città, ma non sei costretto ad arrivare fino in centro con essa: da casa arrivi a un capolinea cittadino e da lì ti muovi con i mezzi pubblici disponibili. Questo è buon senso, e dove non arriva il buon senso arrivano le regole imposte dalle autorità, quindi liberi di non credermi, di pigliarmi per il culo (davvero siete liberi di sfottermi, non me la prendo) ma a forza di tirare la corda si arriva a soluzioni forzate come quelle intraprese dal comune di milano: Area C, ovvero centro off limits, area B, copre tutta la città, permette di accedere in macchina ma in modo limitato, dalle ZTL ne derivano telecamere a pacchi, piste ciclabili ovunque che ostacolano il traffico, strisce blu ovunque, monopattini e biciclette in quantità... a queste imposizioni si sommano i problemi di traffico che ho citato in precedenza e che in molti conoscono bene (traffico paralizzato per farla breve).
Ripeto: tirate fuori tutte le giustificazioni che volete, ma all'uso sproporzionato del mezzo privato corrispondo conseguenze dirette e indirette.
Spesso mi è capitato che qualcuno sorpassasse chi si era fermato per fare passare i pedoni.
Certo che posso
Eh, quindi lo vedi con i tuoi occhi perché qualcuno ogni tanto si incarognisce.
Si certo, tutti creperemo prima o poi, questo è pacifico...
Eh ... il "trasbordo", purtroppo, non è sempre agile. A Roma i parcheggi di scambio esistono e sono molto utilizzati, ma le code d'accesso sono lunghe. E' necessario verificare il titolo che ognuno ha per sostare, la sbarra s'abbassa e s'alza. Chi deve fare pochi altri Km e conta sulla possibilità di trovare parcheggio più avanti, tira dritto.
Quindi le code per i parcheggi ai capolinea sono lunghe, ma in città, a Roma, si parcheggia senza problemi.
Provo a ripetere il concetto anche se, come si suol dire, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire: "tirate fuori tutte le giustificazioni che volete, ma all'uso sproporzionato del mezzo privato corrispondo conseguenze dirette e indirette."
Provo a ripetere il concetto anche se, come si suol dire, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire: "tirate fuori tutte le giustificazioni che volete, ma all'uso sproporzionato del mezzo privato corrispondo conseguenze dirette e indirette."
Ma il punto è proprio questo: il paradosso della democrazia sta proprio nel concetto che tutti condividono determinate regole ma la maggioranza sceglie di fare diversamente. Ciò diventa paradosso perché in virtù della democrazia nessuno si sogna di punire la massa perché la massa poi non ti vota più.
La rendo più semplice... alla gente piace viaggiare in auto, con l'aria condizionata alla temperatura che gli piace, la radio sul canale che gli piace, il tipo di auto che gli piace ecc... ecc...
Tutti sappiamo benissimo che sarebbe meglio prendere i mezzi pubblici per tanti buoni motivi ma si sceglie di non farlo perché la libertà sta proprio nel fatto che posso scegliere e posso scegliere anche ciò che "non è bene".
Al tempo stesso le conseguenze non le scaricherai mai realmente sul singolo perché altrimenti si farebbero mille cavilli sul codice della strada?! I cavilli sono da sempre serviti perché ci dev'essere punizione ma mai troppa, si devono fare multe ma mai che generino troppo malcontento, si deve mantenere un ordine ma lasciando sufficiente libertà di far fare a ognuno come gli pare.
Se domani in un comune X mettessimo tutor, GPS o qualunque sistema che costringa al rispetto del codice al 100% magari non ci sarebbe nemmeno un incidente ma quel sindaco non verrebbe rieletto nemmeno se si mette a piangere.
Quindi è inutile che stiamo qua a fare 20 pagine di teorie, contro-teorie, super-teorie ecc... ecc... il punto è che non paga un eccesso legislativo in democrazia perché vieni eletto tramite consenso.
Paradossalmente in Cina ad esempio dove il consenso è molto meno necessario molti non prendono proprio la patente perché il controllo è talmente forte che se sgarri vieni subito punito (nelle città almeno). Ora vogliamo realmente andare verso quel modello?
Ollà, quoto tutto.
Detto in altre parole, preferisco un po' di rischio e godermi la vita piuttosto che passare il tempo a stare dietro a mille regole e pensare a cosa è sicuro o non è sicuro fare.
Tutto questo nel rispetto delle decisione degli altri, che di certo non sono uguali alle mie quindi, ovviamente, senza mettere a rischio terzi.
P.S. Anche io prima la pensavo nell'altro modo.
Ognuno fa le sue scelte. Vuoi tirare dritto fin sotto l'ingresso del luogo di lavoro ? Va bene. Ci sono in conto il traffico, la difficoltà e/o costo del parcheggio, una maggiore usura della vettura, il carburante. Chi sceglie di far così, lo sa. Sono tutte cose che non implicano il non rispetto delle regole; si discuteva di quello, mi pare, non delle alternative alla mobilità privata.
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".