Enel X: quanto costa occupare le colonnine oltre il termine della ricarica
di Rosario Grasso pubblicata il 16 Ottobre 2020, alle 20:01 nel canale Soluzioni di ricaricaEnel X, società del Gruppo Enel che fornisce prodotti e servizi per la trasformazione energetica a livello domestico, cittadino e industriale, rappresenta una risorsa cruciale per la sostenibilità della mobilità elettrica
Senza gli investimenti di Enel X non ci sarebbero in Italia i presupposti per la transizione alla mobilità elettrica. La società del Gruppo Enel punta a installare fino 28.000 punti di ricarica sul solo territorio italiano entro il 2022 confermando l'impegno dell'azienda ad investire maggiormente nel nostro paese.
Adesso annuncia nuove modalità per disincentivare l'impiego delle colonnine quando non strettamente necessario, adeguandosi alle recenti modifiche introdotte al Codice della strada in materia di sosta dei veicoli. A partire dal 2 novembre, infatti, il Codice della strada prevede delle penalità per le soste superiori all'ora. Tale limite temporale non trova applicazione dalle ore 23 alle ore 7, ad eccezione dei punti di ricarica di potenza elevata.
I costi aggiuntivi se si occupa la colonnina per la ricarica delle auto elettriche per più di un'ora
- per le Prese AC (Tipo2 e Tipo3a) con potenza fino a 22 kW l’addebito è di 0,09 €/min dal lunedì alla domenica, festivi inclusi, dalle ore 7:00 alle ore 23:00;
- per le Prese AC (Tipo2 e Tipo3a) fino a 43 kW, è previsto l’addebito di 0,09 €/min dal lunedì alla domenica, festivi inclusi, dalle ore 00:00 alle ore 24:00
- per le Prese DC (CHAdeMO e CCS Combo 2) fino a 50 kW addebito di 0,18 €/min dal lunedì alla domenica, festivi inclusi, dalle ore 00:00 alle ore 24:00
- per le Stazioni HPC (CHAdeMO e CCS Combo 2) fino a 350 kW’addebito di 0,18 €/min dal lunedì alla domenica, festivi inclusi, dalle ore 00:00 alle ore 24:00
Altre informazioni sulla distribuzione delle colonnine Enel X
6 Commenti
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posteggio a pagamento che, se ricordo bene, aveva come scopo
principale (a crederci) il disincentivare l'uso del mezzo
privato per l'accesso alle aree urbane.
Avranno scoperto che i costi per l'impianto,
non oso immaginare quelli per le colonnine da 350 kW,
con le sole ricariche, a prezzi per amici, non si ripagano.
spero che gli stalli i comuni li facciano pagare e non li
considerino un gentile omaggio ai fornitori delle ricariche.
-
la cosa buffa è che ho letto uno scritto di un giornalista,
quindi non un come me che non ha fatto studi alti, che
elogiava l'elettrico perché non inquinava con la CO2
immagino non sapendo che la emette tutte le volte che espira
e che il CO2 è un climalterante e non un inquinante.
in ogni caso, i PM dovuti al rotolamento degli pneumatici
e all'usura dei freni, li generano anche gli elettrici
e quindi sono pure loro vettori per le malattie respiratorie
in pari misura degli endotermici.
(non so se sia vero, ma l'hanno detto per il Covid-19 e
quindi immagino varrà anche per le comuni influenze
e broncopolmoniti)
no, lo scopo dichiarato è quello di far ruotare i posti ed evitare che uno lasci lì l'auto per tutto il giorno. ed è anche più che corretto come concetto.
e all'usura dei freni, li generano anche gli elettrici
Si questo è ovvio ma fra i PM10 di un elettrico e i PM10 di un'auto normale c'è un abisso.
Questo è assolutamente comprensibile ma al tempo stesso se dovessi cambiare macchina terrei conto di questa cosa e che se la ricarico alla colonnina devo stare con l'angoscia di ricordarmi e di essere abbastanza puntuale.
Se ti capita un'imprevisto praticamente è la fine per il portafoglio.
Se non abitassi in una villetta con garage privato, allora ci penserei.....anche Galeazzi nel video di prova della ID.3 ha dovuto chiamare i vigili perche' la colonnina da casa sua era occupata da due auto termiche...
Del ricaricare a colonnina me ne preoccupero' solo quando andro' al mare l'estate prossima (covid permettendo)
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