Enel X, previste 3.000 nuove colonnine di ricarica tra Italia, Spagna e Romania
di Carlo Pisani pubblicata il 02 Marzo 2020, alle 10:41 nel canale Soluzioni di ricaricaEnel X fa sapere che ha in programma di installare 3.000 nuovi punti di ricarica per auto elettriche, per un investimento complessivo di 70,75 milioni di euro, su alcune delle principali tratte autostradali europee al fine di favorire gli spostamenti con veicoli a batteria principalmente tra Italia, Spagna e Romania
Enel X fa sapere che ha in programma di installare 3.000 nuovi punti di ricarica per auto elettriche, per un investimento complessivo di 70,75 milioni di euro, su alcune delle principali tratte autostradali europee al fine di favorire gli spostamenti a lungo raggio con veicoli a batteria principalmente tra Italia, Spagna e Romania.
Tale programma rientra all'interno del progetto AMBRA-Electrify Europe (AMBRA-E) che, grazie anche ai contributi della Commissione europea e le reti (INEA) e la Banca europea per gli investimenti (BEI), prevede il raggiungimento del traguardo sopra illustrato entro il 2022.
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Le nuove colonnine Enel X saranno installate lungo sette "corridoi" della rete transeuropea di trasporto (TEN-T), a servizio di strade principali, importanti nodi urbani ed alcune direttrici primarie, e saranno diversificate nei seguenti tipi:
- Quick, fino a 22 kW in corrente alternata (AC)
- Fast, fino a 50 kW in corrente continua (DC)
- Ultra-Fast, fino a 350 kW in DC
Attuale rete di ricarica europea di Enel X - Clicca per ingrandire
Enel X inoltre precisa che all'interno di tale investimento si punterà a raggiungere, sempre entro il 2022, fino 28.000 punti di ricarica sul solo territorio italiano confermando l'impegno dell'azienda ad investire maggiormente nel nostro paese; per maggiori informazioni sulla rete di ricarica marchiata Enel X vi invitiamo a visitare la pagina ad essa dedicata o consultare la App Enel X JuicePass per su Google Play o App Store.
33 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infodopo aver letto non capivo il senso, poi l'illuminazione: se magna!
26 mila euro per la renault zoe di base , sono fuori dal mondo mettessero a 9-10 mila
vedrete come vendono; sono utili soltanto per il car sharing elettrico
Quei 26 mila euro sono SENZA batterie di proprietà.
Se uno ha 12kw di impianto fotovoltaico, ha una casa di proprietà ,grande, ha i soldi. Quindi non compra l'auto elettrica per risparmiare, e di sicuro ne ha almeno un'altra convenzionale.
Torniamo sempre allo stesso problema, i costi.
Insomma, se uno utilizza l'auto facendo al più qualche decina di Km al giorno e riesce a ricaricare una volta a casa (magari di giorno con i pannelli, ma mi pare già una caso più difficile), l'elettrica può diventare l'ideale.
Visione molto ristretta della situazione in cui si trovano molti italiani.
C'è gente con case di proprietà (magari ereditate dai genitori), anche grandi, che tira avanti con un normale stipendio e per i quali tale casa contribuisce, tra tasse e mantenimento, a ridurre il tenore di vita. Ma in Italia possedere qualcosa è quasi un crimine, e abbiamo genialate come l'isee.
no
Sai, vero, ce sotto una certa potenza il rendimento di carica puo' divenire ridicolo?
Ricordiamo che il costo auto e' meno del costo infrastruttura?
Pensiamo al fatto che le tasse sui carburanti applicati all'energia elettrica farebbero della clio-zoe un'auto piu' costosa in carburante di una bentley mulsanne?
http://allarovescia.blogspot.com/20...e-e-prezzi.html
Questo è interessante. Sapevo che il rendimento scendeva con potenze elevate, ma non che ci fossero problemi di efficienza a bassa potenza.
Hai per caso qualche articolo che spiega la cosa e fa vedere qualche numero? (non il blog che hai linkato, che fornisce comunque una visione personale, ma uno studio o almeno un grafico sul basso rendimento a basse potenze di carica)
Il discorso tasse ha poco senso ora. Il vantaggio dell'elettrico è proprio l'essere slegato dalla fonte energetica, di fatto potrebbero tassare le colonnine ma non certo la corrente che usi in casa, soprattutto se prodotta con i pannelli.
C'è gente con case di proprietà (magari ereditate dai genitori), anche grandi, che tira avanti con un normale stipendio e per i quali tale casa contribuisce, tra tasse e mantenimento, a ridurre il tenore di vita. Ma in Italia possedere qualcosa è quasi un crimine, e abbiamo genialate come l'isee.
Vivi in qualche regione a statuto speciale con tartassamento particolare?
Non riesco a capire quali siano "tasse e mantenimento" così gravosi da pesare su una casa grande, io, per esperienza, ti posso dire che in proporzione ci sono più costi ad avere un appartamento che una casa, a parità di condizioni/anno di realizzazione, poi se mi parli di immobili vetusti...
In ogni caso, hanno tolto l'IMU, quindi, non capisco da dove derivino tutte le tasse che intendi, i rifiuti? costano una frazione rispetto al riscaldamento
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