Audi sviluppa la ricarica CC bidirezionale: connessione diretta tra auto e rete elettrica
di Carlo Pisani pubblicata il 27 Luglio 2020, alle 08:21 nel canale Soluzioni di ricarica
Audi ha annunciato di avere in sviluppo un inedito sistema di ricarica bidirezionale in corrente continua per i suoi veicoli elettrici con scopo ultimo quello di offrire una funzione molto efficiente di stoccaggio dell'energia elettrica, ad esempio prodotta fa un impianto fotovoltaico, in ambito domestico ma non solo
Audi ha annunciato di avere in sviluppo un inedito sistema di ricarica bidirezionale in corrente continua per i suoi veicoli elettrici con scopo ultimo quello di offrire una funzione molto efficiente di stoccaggio dell'energia elettrica, ad esempio prodotta fa un impianto fotovoltaico, in ambito domestico ma non solo.
Una tecnologia già nota ma non disponibile sul mercato, identificata dalle sigle Vehicle-to-Home (V2H) o Vehicle-to-Grid (V2G) in grado di ottimizzare l'accumulo e l'utilizzo di energia elettrica sfruttando quanto conservato dalla batterie di un veicolo a trazione elettrica e connesso all'impianto della propria abitazione oppure all'intera rete elettrica nazionale per un ancor più ampio concetto di condivisione dell'energia.
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Gli sviluppi in questo ambito da parte di Audi sono stati annunciati in occasione di una nuova partnership con il Gruppo Hager, azienda leader nel settore elettrico, sviluppi concentrati principalmente sulla realizzazione di infrastrutture per garantire un sistema flessibile di ricarica bidirezionale:
"Aumentare la stabilità della rete, ridurre i costi dell'elettricità e contribuire alla protezione del clima, questa è la visione che Audi e il Gruppo Hager stanno perseguendo. L'incorporazione dell'auto elettrica nella rete domestica è al centro di un innovativo progetto di ricerca sulla ricarica bidirezionale. Ciò offre importanti vantaggi ad esempio in combinazione con un sistema fotovoltaico. L'elettricità in eccesso prodotta dall'impianto può essere temporaneamente immagazzinata nel veicolo e consumata secondo le propri necessità durante i periodi di non produzione"


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Le ricerche in corso non si limitano alla tecnologia necessaria per consentire la ricarica bidirezionale, ma anche alla creazione del giusto sistema di incentivazione per renderlo praticabile e soprattutto vantaggioso per i proprietari di veicoli elettrici che dispongono di un impianto fotovoltaico.
"Nel progetto di ricerca è stata utilizzata una Audi e-tron con tecnologia di ricarica quasi di serie. Nel sistema di prova, il modello Audi completamente elettrico è stato abbinato ad un sistema di ricarica in corrente continua in grado di offrire una capacità di ricarica fino a 12 kW supportato da un'unità di accumulo dell'energia elettrica domestica con una capacità di 9 kWh, quest'ultimo elemento non fondamentale per la ricarica bidirezionale ma in grado di ottimizzare il processo di scambio. Grazie al livello di tensione CC impostato nel sistema, il collegamento tra il sistema fotovoltaico ed il veicolo non richiede un inverter ed è quindi una soluzione particolarmente efficiente"
Una ricerca che guarda ovviamente avanti al fine di poter offrire in futuro una rete elettrica in grado di supportare una costante crescita della richiesta di potenza disponibile e cercare di ottimizzare in loco, ma anche su ampia scala, l'accumulo ed il consumo di tutta l'energia proveniente da fonti rinnovabili sulla quale in molti paesi stanno investendo.
10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDi giorno il sole splende, c'è elettricità in esubero, ma l'auto è parcheggiata sul posto di lavoro, non a casa dove c'è il pannello solare.
Viceversa di notte l'auto è parcheggiata in garage a ricaricarsi, ma il pannello solare non produce....
Questo sistema è utile solo a chi usa l'auto sporadicamente, lasciandola spesso in garage sia di giorno che di sera: il sistema perfetto durante il lockdown...
Poi ci sarà lo smaltimento, e non diciamo che si recuperano per i lampioni, prima o poi le dovrai smaltire del tutto...
Ok, sulla carta tutto bello e sulle foto tutti sorridenti. Però poi prendo in mano l'auto e al posto di leggere 92% ci leggo 27%, almeno a me si materializza Germano Mosconi sul sedile a fianco.
Senza poi considerare come detto da altri il consumo delle batterie, perchè un conto è fare 1 ricarica in tre giorni e un conto una (o più ) al giorno.
Se V2 Home potrebbe in parte aver qualche senso V2 Net non ne ha proprio.
Il futuro sarà tutto autoprodotto e fuori dalla rete. Questo forse ha + senso.
(grandi campi fotovoltaici/eolici da MWp, non certo
i 3 kWp che forniscono gli 8 pannelli di un campo fotovoltaico home)
ed, in ultima istanza, i produttori di energie da fonti fossili,
e le auto che dovrebbero fare da mega energy pack.
quando manca l'uno interviene l'altro, tanto la rete è una
se introduci energia, questa o viene consumata o viene dispersa.
loro introdurrebbero l'elemento che l'accumula.
per fare questo l'auto elettrica deve, quando non gira, essere perennemente
collegata alla rete per avere questi scambi.
con un numero elevato di macchine ferme, il meccanismo potrebbe pure funzionare,
ma non ho idea cosa comporti a livello usura dei componenti e, nel caso
dovessero essere ripristinati per usura/rottura precoce, chi deve pagare.
oggi ci riproviamo con il fotovoltaico tornando a creare problemi alle reti e aumentando i costi per il suo mantenimento.. boh.. corsi e ricorsi ?..
più ci si affida a fondi inaffidabili e più ci costa il sistema di dispacciamento.. è un'idea carina per chi puo' lasciare la macchina elettrica a casa a fare da battery-pack.. ma credo costi meno un "battery-pack" dedicato alla casa che usare un'automobile ...
anche perchè di giorno l'auto serve.. è come mettere un fotovoltaico per alimentare dei lampioni... (senza battery-pack)
Quanta "corrente" può accumulare una batteria nel corso della sua vita? Non molta e costa un botto. Se dividiamo i kWh che la batteria può accumulare (50 kWh x3000 cicli) per il costo della batteria (200€/kWh). Fanno un sacco di soldi, fanno 200 euro diviso 3000 se i cicli al 20% sono 3000. Sono 7 centesimi di euro per ogni kWh accumulato, vuol dire che il costo industriale da fonte fossile passa da 7 a 14: raddoppia!
Le batterie dovrebbero costare 20 euro al kWh perché sia conveniente accumulare energia fossile o idroelettrica.
Secondo me è così.
Poi ci sarà lo smaltimento, e non diciamo che si recuperano per i lampioni, prima o poi le dovrai smaltire del tutto...
Prima o poi?
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