Ristrutturazione aziendale in vista per Rivian e Arrival, Tesla licenzia ancora
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 14 Luglio 2022, alle 11:12 nel canale MercatoLe nuove case automobilistiche affrontano crisi e problemi con risorse e soluzioni diverse. C'è chi vuole snellire l'organico, chi deve dirottare tutto il contante in fabbrica, e chi invece appone piccoli correttivi stando alla finestra
Pochi giorni fa vi avevamo parlato del rischio di licenziamenti da parte di Rivian, per far fronte al periodo difficile, causato dalla produzione che ancora non si impenna. Ora un nuovo report di Reuters punta nella stessa direzione, citando una mail del CEO RJ Scaringe, in cui avrebbe avvertito che venerdì, domani dunque, ci sarebbero state riunioni per discutere proprio di possibili licenziamenti. Nella stessa comunicazione Scaringe ha bloccato alcuni programmi interni, lasciando intendere anche che ci sarà una riorganizzazione aziendale.
Rivian perde molti soldi ogni trimestre, tuttavia la quantità di contante in mano all'azienda è considerevole, a marzo si parlava di 16 miliardi di dollari, per cui le mosse potrebbero essere solo preventive e puntare a mantenere l'asset aziendale il più snello possibile.
Si trova in una situazione simile anche Arrival, il cui prodotto di punta è un van elettrico, che a differenza dei Rivian però non è ancora arrivato alla fase di produzione. Per questo la società ha proposto un piano di ristrutturazione aziendale, descritto in queste poche righe: "Arrival ha proposto piani che includono un riallineamento dell'organizzazione che le consentirebbe di fornire le priorità aziendali fino alla fine del 2023, utilizzando principalmente i 500 milioni di contanti a disposizione. La proposta di Arrival include una riduzione mirata del 30% della spesa in tutta l'organizzazione e prevede che potrebbe potenzialmente avere un impatto fino al 30% dei dipendenti a livello globale".
Non si usa direttamente la parola "licenziamento", ma è chiarissimo che il significato sia quello. I soldi in cassa sono pochi e vanno dirottati il più possibile alla produzione, per sopravvivere.
Tesla era stata tra i primi a muoversi con provvedimenti simile, sebbene la sua situazione sia parecchio diversa. A differenza di Rivian e Arrival, Tesla ha un livello produttivo ormai elevato, e i tagli di costo sono solo un piccolo correttivo, che impatta relativamente poco sulla forza lavoro globale. Tuttavia dopo i licenziamenti di alcune centinaia di impiegati, che avevano fatto discutere, sembra che il lavoro in questo senso non sia finito.
Pare che Tesla stia chiudendo il suo ufficio a San Mateo, California, dove si trova il personale che aveva sviluppato il sistema Autopilot. Questa chiusura comporterebbe il licenziamento di 229 dipendenti con vari ruoli.
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