Volkswagen

Niente più veicoli Volkswagen a motore termico dal 2035 in Europa

di pubblicata il , alle 14:01 nel canale Mercato Niente più veicoli Volkswagen a motore termico dal 2035 in Europa

L'azienda tedesca conferma il piano che la porterà a sospendere entro il 2035 le vendite di veicoli con motore termico nei mercati europei; le altre regioni globali arriveranno in un secondo tempo a questo traguardo

 
14 Commenti
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zappy29 Giugno 2021, 12:33 #11
Originariamente inviato da: Cappej
....-L'energia necessaria al fabbisogno di tutto questo mercato? bruciando gas e petrolio? o comprandola a destra e a manca, magai anche nucleare dei nostri vicini? (che poi ci mollano le scorie)


veramente il grosso vantaggio che abbiamo è proprio NON avere il problema delle scorie (o cmq limitato), che nessuno ha ancora davvero risolto, quindi figuriamoci che cosa avremmo fatto noi...
Mparlav29 Giugno 2021, 13:02 #12
Lo smaltimento delle batterie , come per tutte le politiche industriali richiede una massa critica minima di "prodotto" per poter essere realizzata ed ammortizzata.
Fino ad ora non c'erano sufficienti batterie da trattare, tra uso nelle auto e poi nei sistemi di accumulo.

Da ora in poi sì, e tutti si stanno attrezzando.

Di colonnine elettriche private in Italia ce n'è 1 ogni 6 auto elettriche circolanti.
Poi sono stimate altrettante ricariche private (parlo di colonnine, non le wallbox).
Per rendere l'idea, di distributori a metano, ci sono 1 punto di erogazione ogni 800 auto ed 1 punto diesel/benzina ogni 300 veicoli.

Tale rete è in corso d'ampliamento, costa sì, ma sono costate tanto anche le stazioni di servizio carburanti (incentivate dallo Stato).

La certezza è che ora per muovere 30 milioni di auto, bruci petrolio (nelle centrali non lo si brucia più da qualche anno a parte rare eccezioni).
"Domani" (arco temporale di minimo 20 anni), per muovere quelle stesse auto, ma elettriche avrai bisogno di meno della metà dell'energia.

Anche ammesso che ci sia una ancora una forte percentuale di gas da bruciare nelle centrali, il bilancio energetico sarebbe comunque positivo.

La certezza è che per decenni l'Italia ha comprato dall'estero gas/petrolio/carbone per l'energia elettrica ed il trasporto, costantemente, con una riserva strategica buona solo per qualche mese di autonomia.

E l'ha fatto da Paesi geopoliticamente "instabili", con gli ovvi rischi che ciò comporta, come minimo sul fronte prezzi, gli esempi non mancano.

E l'avrebbe fatto anche se fosse passata al nucleare 40 anni fa'.

Ora invece, in un mix di centrali a gas, rinnovabili ed import dall'estero, può autoprodursi una parte dell'energia e ridurre questa dipendenza.
mrk-cj9401 Luglio 2021, 17:34 #13
Originariamente inviato da: Mparlav
Lo smaltimento delle batterie , come per tutte le politiche industriali richiede una massa critica minima di "prodotto" per poter essere realizzata ed ammortizzata.
Fino ad ora non c'erano sufficienti batterie da trattare, tra uso nelle auto e poi nei sistemi di accumulo.

Da ora in poi sì, e tutti si stanno attrezzando.

Di colonnine elettriche private in Italia ce n'è 1 ogni 6 auto elettriche circolanti.
Poi sono stimate altrettante ricariche private (parlo di colonnine, non le wallbox).
Per rendere l'idea, di distributori a metano, ci sono 1 punto di erogazione ogni 800 auto ed 1 punto diesel/benzina ogni 300 veicoli.

Tale rete è in corso d'ampliamento, costa sì, ma sono costate tanto anche le stazioni di servizio carburanti (incentivate dallo Stato).

La certezza è che ora per muovere 30 milioni di auto, bruci petrolio (nelle centrali non lo si brucia più da qualche anno a parte rare eccezioni).
"Domani" (arco temporale di minimo 20 anni), per muovere quelle stesse auto, ma elettriche avrai bisogno di meno della metà dell'energia.

Anche ammesso che ci sia una ancora una forte percentuale di gas da bruciare nelle centrali, il bilancio energetico sarebbe comunque positivo.

La certezza è che per decenni l'Italia ha comprato dall'estero gas/petrolio/carbone per l'energia elettrica ed il trasporto, costantemente, con una riserva strategica buona solo per qualche mese di autonomia.

E l'ha fatto da Paesi geopoliticamente "instabili", con gli ovvi rischi che ciò comporta, come minimo sul fronte prezzi, gli esempi non mancano.

E l'avrebbe fatto anche se fosse passata al nucleare 40 anni fa'.

Ora invece, in un mix di centrali a gas, rinnovabili ed import dall'estero, può autoprodursi una parte dell'energia e ridurre questa dipendenza.


zappy01 Luglio 2021, 19:07 #14
Originariamente inviato da: mrk-cj94

zo ridi?

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