Lo Stato Italiano può entrare in Stellantis, ministro Urso: "se ce lo chiedono"
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 19 Febbraio 2024, alle 10:27 nel canale MercatoIl ministro Adolfo Urso è tornato a parlare della questione Stellantis e partecipazione italiana. Lo Stato si siederebbe al tavolo solo su richiesta del Gruppo
Da settimane prosegue la dialettica tra lo Stato Italiano, rappresentato da diverse figure, e Stellantis. L'azienda nata dalla fusione tra FCA e PSA è stata molto critica nei confronti degli incentivi italiani, ed il governo a risposto a tono sottolineando lo stato di semi abbandono delle fabbriche italiane, con Mirafiori e Pomigliano in costante incertezza sul futuro.
Ad un certo punto del botta e risposta era emersa anche la questione della partecipazione in Stellantis dello Stato francese, ed anche Giorgia Meloni aveva fatto sapere che il suo esecutivo era pronto a mettere sul tavolo una trattativa per fare altrettanto.
Ora è il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a tornare sull'argomento, chiarendo che una proposta potrebbe esserci solo se sarà Stellantis a chiederlo. Ha spiegato a Reuters: "È chiaro che se l’azienda dicesse "Abbiamo assolutamente bisogno dell’azionariato pubblico italiano" allora apriremmo un dibattito, un confronto, ma non è la priorità oggi".
Nei giorni scorsi era stato il CEO Carlos Tavares a cercare di distendere gli animi, assicurando che in futuro gli stabilimenti italiani avrebbero prodotto almeno 1 milione di auto, come desiderio del governo per supportare l'industria nostrana. Era trapelata anche l'indiscrezione che la futura Lancia Delta potrebbe essere prodotta a Pomigliano d'Arco, quando la Fiat Pandina (nuovo nome) andrà in pensione. Non ci sono invece notizie su possibili nuove commesse per Mirafiori, che per ora vive solo sulla Fiat 500 elettrica e su Maserati, anche se di recente nello stabilimento è stato necessario attivare la cassa integrazione per diverse settimane.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLa situazione economica di Stellantis è molto buona e Tavares ha fatto capire che il CdA vuole la più completa libertà nelle sue operazioni. Già gli basta avere tra le scatole la quota ( con diritto di voto agevolato ) del Governo francese.
Inoltre entrare ora in Stellantis, senza nemmeno sapere con quali condizioni, sarebbe costoso visto che la società Franco Olandese ha appena approvato un piano di riacquisto delle azioni fino ad un massimo del 10% del capitale societario ( circa 3MLD di Euro ).
Caro ministro del " Made in Italy " tutto pizza, vino, mandolino e dolcevita, l'Italia doveva entrare in Stellantis quando venne creata la nuova società proprio come hanno fatto i francesi... Abbiamo perso il treno oramai e se avanzano posti sul prossimo saranno quelli di seconda o terza classe!!
Sbagli... per arrivare al tavolo dei bottoni bisogna investire ( tanto ) nel capitale sociale di Stellantis per poi negoziarne le condizioni!!
Da un anno spara comunistate una dietro l'altra, su inflazione, biglietti aerei, "extraprofitti" e ora Stellantis.
non se ne può più.
Il problema da come ho capito, è che gli aiuti precedenti non avevano vincoli. Ma sappiamo che i politici degli ultimi 30 anni sono stati i migliori,
Edit:
Da come avevo letto altrove, con gli aiuti passati si potevano chiedere quote di minoranza che sarebbero restate in mano allo stato... Ma no meglio regalare i soldi, poi se i beneficiari erano amici, meglio ancora sicuramente c'è stato un guadagno indiretto, ma il problema è che è stato personale, del/dei politici di turno.
Edit:
Da come avevo letto altrove, con gli aiuti passati si potevano chiedere quote di minoranza che sarebbero restate in mano allo stato... Ma no meglio regalare i soldi, poi se i beneficiari erano amici, meglio ancora sicuramente c'è stato un guadagno indiretto, ma il problema è che è stato personale, del/dei politici di turno.
Grazie mille ora e' tutto chiaro.
Grazie a tutti quelli che hanno contribuito nei regali a fondo perduto..
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