Boom per MG, crollo per Tesla: il mercato UE dell'auto si allontana da benzina e diesel
di Manolo De Agostini pubblicata il 25 Giugno 2025, alle 08:32 nel canale Mercato Green
A maggio 2025 il mercato auto dell'UE è cresciuto dell'1,6% su base annua, ma i primi cinque mesi fanno comunque segnare un calo dello 0,6%. I veicoli elettrici hanno raggiunto il 15,4% di quota, mentre gli ibridi si confermano preferiti. In difficoltà Stellantis e Tesla; bene Volkswagen e il marchio MG di SAIC.
Il mercato automobilistico dell'UE ha registrato una crescita dell'1,6% nel mese di maggio 2025 rispetto allo stesso mese del 2024, raggiungendo 926.582 nuove immatricolazioni. I dati arrivano da ACEA.
Tuttavia, il bilancio complessivo dei primi cinque mesi dell'anno evidenzia una lieve flessione dello 0,6%, con 4,57 milioni di unità vendute. Estendendo l'analisi al perimetro UE+EFTA+UK, le immatricolazioni a maggio hanno toccato quota 1,11 milioni (+1,9%), restando stabili da inizio anno (+0,1%).
Prosegue la graduale elettrificazione del parco circolante europeo. Le auto 100% elettriche (BEV) hanno rappresentato il 15,4% delle nuove immatricolazioni da gennaio a maggio, salendo da una quota del 12,1% dello stesso periodo del 2024. In termini assoluti, le BEV hanno raggiunto 701.089 unità nei cinque mesi (+26,1%). Tre dei quattro maggiori mercati - Germania (+43,2%), Belgio (+26,7%) e Paesi Bassi (+6,7%) - hanno contribuito a questo aumento, mentre la Francia ha segnato un calo del 7,1%.
Gli ibridi elettrici (HEV), sia full che mild, continuano a crescere e consolidano la loro posizione di motorizzazione preferita dai consumatori europei, raggiungendo una quota del 35,1% con 1,6 milioni di unità (+19,8%). Anche le ibride plug-in (PHEV) mostrano segnali positivi, con 375.182 immatricolazioni nei primi cinque mesi (+15%) e una quota che sale all'8,2%.
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Le motorizzazioni tradizionali proseguono nel loro declino. Le vetture a benzina, pur mantenendo la prima posizione tra le singole alimentazioni, sono scese al 28,6% di quota (-20,2%), mentre quelle diesel si attestano al 9,5% (-26,6%). Insieme rappresentano ora solo il 38,1% del mercato, contro il 48,5% del 2024.
Dal punto di vista industriale, il gruppo Volkswagen si conferma leader con una quota del 28,5% a maggio e 263.787 unità immatricolate (+4,8%). Stellantis, al contrario, ha registrato un calo del 5,2% a 150.310 unità, con una quota di mercato in discesa al 16,2%. Il gruppo paga i cali significativi di Fiat (-13%), Opel (-14,2%), Lancia (-80%) e DS (-7,7%), a fronte di buoni risultati per Alfa Romeo (+26%), Peugeot (+4,8%) e Citroën (+1,4%).
Renault, terzo gruppo per quota (11%), ha incrementato le vendite del 4%, trainato da Dacia (+15,5%) e Alpine (+87%).
Tesla ha subito un brusco calo del 40% a maggio, fermandosi a 8.729 unità vendute, con una quota scesa allo 0,9%. All'opposto, il brand cinese MG di SAIC ha continuato la sua ascesa nel mercato europeo, crescendo del 38% e raggiungendo il 2% di quota con 18.716 unità immatricolate.
L'andamento italiano secondo i dati ACEA
Nel periodo gennaio-maggio 2025, il mercato automobilistico italiano ha mostrato una sostanziale stabilità, con un totale di 722.704 nuove immatricolazioni, in leggero calo dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2024. Sebbene il volume complessivo resti pressoché invariato, a cambiare è la composizione delle alimentazioni, con una chiara transizione verso motorizzazioni a basso impatto ambientale.
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Le auto 100% elettriche (BEV) hanno registrato un incremento significativo, con 36.752 unità immatricolate, pari a un aumento del 70,4% rispetto ai primi cinque mesi del 2024. Un segnale chiaro dell'interesse crescente degli automobilisti italiani verso la mobilità a zero emissioni, anche se la quota di mercato complessiva resta ancora inferiore rispetto agli ibridi.
Le ibride plug-in (PHEV), che combinano motore termico ed elettrico con ricarica esterna, hanno totalizzato 35.168 immatricolazioni, con una crescita del 52,1%. Il vero protagonista della scena italiana resta però la categoria delle ibride tradizionali (full e mild hybrid), che con 320.513 unità vendute segnano un +13,8% su base annua e rappresentano l'alimentazione preferita tra i consumatori italiani, in linea con quanto osservato nel resto dell'UE.
In parallelo, si accentua il declino delle motorizzazioni tradizionali. Le auto a benzina registrano una flessione del 15,4%, con 192.437 nuove immatricolazioni, mentre le diesel crollano addirittura del 31,7%, fermandosi a 73.332 unità. Complessivamente, benzina e diesel rappresentano ora una quota molto più contenuta del mercato rispetto al passato, riflettendo un cambiamento strutturale delle preferenze dei consumatori.
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoA maggio 2025 il mercato auto dell'UE è cresciuto dell'1,6% su base annua, ma i primi cinque mesi fanno comunque segnare un calo dello 0,6%. I veicoli elettrici hanno raggiunto il 15,4% di quota, mentre gli ibridi si confermano preferiti. In difficoltà Stellantis e Tesla; bene Volkswagen e il marchio MG di SAIC.
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Non è che sono i "preferiti" gli ibridi, ci sono SOLO quelli.
Ho appena ordinato una Countryman diesel, come ho già scritto in un altro post, ma è comunque considerata ibrida perchè ha un piccolo motore elettrico.
Si e molte di queste cinesi, nonostante i dazi emanati vigliaccamente dai nostri governi per evitare la concorrenza diretta con un nostro settore dell'automotive che non vuole saperne di pagare la proprio scarsa competitività.
Per quello basta che aggreghi i dati. A me invece piacerebbe che separassero le ibride diesel dalle ibride benzina (curiosità mia che prescinde dall'inquinamento).
E` una cosa ovvia; se 10 anni fa il parco auto acquistabile era ES. 30% ibrido e il 70 solo termico, oggi le proporzioni si sono invertite per cercare di non sforare con la CO2; quindi la gente non puo` acqusiatre cio` che sta sparendo dai listini e il risultato mi pare ovvio. Ma non perche` le preferisce, perche` non c`e` altro.
Infatti, non è una libera scelta ma un'mposizione
controlla cosa sta succedendo nel mercato auto degli stati uniti nel 2025 senza imposizioni sull'elettrico e senza invasione delle auto cinesi
Ho appena ordinato una Countryman diesel, come ho già scritto in un altro post, ma è comunque considerata ibrida perchè ha un piccolo motore elettrico.
Scusa la domanda che non vuole assolutamente essere polemica ma solo un ragionamento:
Perché prendere un diesel a oggi? Mi spiego meglio: vorrei capire il tuo ragionamento dato che a me farebbe estremamente paura visto l'andazzo negli ultimi anni che se prendo un diesel fosse anche ibrido potrei ritrovarmi da un giorno all'altro a non poter viaggiare, ad averlo vietato qua o là e quindi a essere costretto a cambiarlo prima del tempo che vorrei.
A oggi un diesel mi sembra un rischio immenso quindi volevo capire cosa ti ha spinto a questa scelta (se vuoi ovviamente eh).
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