NVIDIA Drive Thor, potentissima piattaforma per le automobili a guida autonoma: pronta nel 2025
di Vittorio Rienzo pubblicata il 23 Settembre 2022, alle 07:31 nel canale InfotainmentNVIDIA ha presentato Drive Thor, il nuovo SoC per le auto a guida autonoma. La nuova piattaforma integra l'intera pletora di sistemi all'interno di un'unica centralina semplificandone lo sviluppo e riducendone i costi.
NVIDIA ha presentato Drive Thor, una nuova piattaforma per il settore dell'automotive e più in particolare le auto a guida autonoma. La nuova soluzione, erede di Drive Atlan, semplifica lo sviluppo delle vetture e la gestione di tutti i sistemi integrati, dall'infotainment alla sicurezza.
Drive Thor è un "superchip" da 77 miliardi di transistor con una potenza di 2.000 TFLOPs (FP8) e unità Transformer Engine (al centro dei Tensor core dell'architettura Hopper), il cui obiettivo principale è riuscire a gestire la guida completamente autonoma dei veicoli. Il vantaggio, però, risiede nella capacità della nuova piattaforma di gestire anche il parcheggio, l'infotainment, la guida assistita o il monitoraggio di conducente e passeggeri.
Attualmente, infatti, sono presenti numerose centraline diverse nelle vetture, ognuna delle quali dedicata ad una o poche funzionalità. Questo complica inevitabilmente lo sviluppo, soprattutto nel momento in cui le centraline dovranno lavorare in armonia tra di loro. Drive Thor supera questo problema consentendo agli sviluppatori di gestire tutto da un'unica centralina con in più la possibilità di dedicare parte della potenza all'intelligenza artificiale.
Il nuovo Drive Thor, inoltre, si basa su un'architettura scalabile che consentirà agli sviluppatori di trasferire il loro precedente lavoro direttamente sulla nuova piattaforma. All'interno ospita core ARM Poseidon AE aggiornati che rendono la CPU una delle più potenti nel settore automobilistico.
La CPU, inoltre, riesce anche ad eseguire contemporaneamente sistemi operativi Linux, QNX e Android, il che vuol dire che non sarà più necessario affidarsi ad ECU distribuite, ma potranno separare le diverse funzioni del veicolo lasciandole in esecuzione da un unico sistema. Questo rende la realizzazione non solo più semplice, ma in teoria anche sensibilmente più economica.
La prima a utilizzare la nuova piattaforma sarà Zeekr, produttore cinese di automobili sotto la bandiera di Geely che, peraltro, rappresenta l'azionista di maggioranza del gruppo Daimler AG (che controlla il marchio Mercedes). La disponibilità del nuovo SoC è fissata al 2025, ragione per cui passeranno ancora molti anni prima che raggiunga il mercato.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info77 miliardi di transistor significa una complessità simile a una 4080
2000 tflops in fp8 significa 500 tflops di più di una 4090
insomma è un chip del 2022, ok farlo uscire a metà 2023 ma... 2025?!
77 miliardi di transistor significa una complessità simile a una 4080
2000 tflops in fp8 significa 500 tflops di più di una 4090
insomma è un chip del 2022, ok farlo uscire a metà 2023 ma... 2025?!
Nel settore automotive 3 anni equivalgono a un battito di ciglia
77 miliardi di transistor significa una complessità simile a una 4080
2000 tflops in fp8 significa 500 tflops di più di una 4090
insomma è un chip del 2022, ok farlo uscire a metà 2023 ma... 2025?!
2025 significa anche nuovo pp, consumi inferiori e sistema di raffreddamento piu semplice.
beh ni, già nel settore EV in 3 anni cambiano molte cose, per quanto riguarda poi la guida autonoma in 3 anni cambia tutto (vedi ad es. Tesla con i suoi nuovi chip)
la brutale realtà è che lo sviluppo è lento nell'automotive "tradizionale", in cui il problema principale non era innovare di più ma vendere di più
d'accordo ma tenere fermo 3 anni un chip e renderlo disponibile quando potrebbe esser ormai già obsoleto solo perché non vuoi raffreddarlo attivamente mi sembra un po' assurdo
per di più che entro qualche mese ci troveremo i portatili gaming con dentro le 4080 o le 4090 desktop
(Cit Aldo Giovanni e Giacomo)
la brutale realtà è che lo sviluppo è lento nell'automotive "tradizionale", in cui il problema principale non era innovare di più ma vendere di più
d'accordo ma tenere fermo 3 anni un chip e renderlo disponibile quando potrebbe esser ormai già obsoleto solo perché non vuoi raffreddarlo attivamente mi sembra un po' assurdo
per di più che entro qualche mese ci troveremo i portatili gaming con dentro le 4080 o le 4090 desktop
non è una banalità, si parla di componentistica automotive quindi deve essere garantita la disponibilità per minimo 10 anni inoltre non si possono usare sistemi di dissipazione passiva e il calore in un cofano è elevato, se devi sorpassare il test della death valley non è così semplice inoltre i bus di alimentazione delle auto sono risicati, la corrente che eroga l'alternatore non è elevatissima e per ragioni di costo i cavi sono minuscoli, per farti capire non siamo andati avanti su un progetto perchè nonostante il veicolo fosse abbastanza importante (turbodiesel 6 cilindri 6000 di cilindrata mica bruscolini) il sistema elettrico di bordo aveva problemi ad alimentare un sbc con tegra 3
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