Una batteria di accumulo solare: il progetto hawaiano è pronto a partire
di Giulia Favetti pubblicata il 12 Ottobre 2022, alle 14:41 nel canale Energie RinnovabiliNella cornice di Pearl Harbor stanno per iniziare i lavori di realizzazione del Kūpono Solar Project, un sistema di accumulo solare sito a O'ahu, nelle Hawaii
Con un’estensione di circa 131 acri di terreno, un contratto di locazione di terreni di 37 anni con la Marina degli Stati Uniti, un campo solare da 42 megawatt (MW) e una batteria di accumulo agli ioni di litio da 42 MW/168 MWh, Kūpono Solar sarà in grado di ridurre l’impronta di carbonio dello stato federale delle Hawaii di 50.000 tonnellate di CO2 all’anno – pari alle emissioni di circa 12.000 auto – e a fornire energia pulita a circa 10.000 famiglie su O'ahu.
L'integratore Cleantech Ameresco e lo sviluppatore, proprietario e operatore di infrastrutture elettriche Bright Canyon Energy hanno costituito una joint venture lo scorso anno al fine di portare a compimento il progetto, che servirà anche a testare la resilienza energetica della regione. Come in altri progetti simili, l'energia in surplus prodotta dal fotovoltaico verrà immagazzinata nel grande impianto di accumulo, per essere fornita alla rete nelle ore notturne o in caso di picchi di richiesta.
La proprietà dell’impianto è in mano a Kūpono Solar che sarà responsabile della sua gestione e della vendita di energia alla Hawaiian Electric con cui è in essere un contratto della durata di vent’anni. Josh Green, tenente governatore delle Hawaii, durante la cerimonia inaugurale ha così commentato:
"Stiamo facendo passi da gigante per rafforzare la sicurezza energetica e la resilienza del nostro stato e, grazie alla comunità 'Ewa, Navy, Hawaiian Electric, Ameresco e Bright Canyon Energy, siamo ora più vicini al raggiungimento della visione di energia rinnovabile delle Hawaii di raggiungere 100 % di energia pulita entro il 2045… Kūpono Solar è un'iniziativa fondamentale per noi che non solo andrà a beneficio dell'economia del nostro stato, ma rafforzerà anche i nostri sforzi di sostenibilità e le comunità locali attraverso energia stabile e conveniente, tecnologia innovativa e creazione di posti di lavoro."
I lavori dovrebbero terminare ad inizio 2024 e il progetto andrà ad inserirsi nella catena di valore hawaiana che sta guidando lo stato federale verso l’obbiettivo del 100% di energia rinnovabile fissato con scadenza nel 2045. Nel 2020, secondo la US Energy Information Administration, i fornitori di energia dello stato hanno soddisfatto il requisito provvisorio che il 30% delle vendite di elettricità provenga da fonti rinnovabili.
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5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infogeotermico?
le hawai sono isole quasi tutte di origine vulcanica, non si poteva investire o almeno cercare energia con il geotermico ?mi risulta ci investino da tempo
https://it.frwiki.wiki/wiki/Central...rmique_de_Pahoa
https://it.frwiki.wiki/wiki/Central...rmique_de_Pahoa
insomma eh... https://www.nytimes.com/2022/05/30/...lar-energy.html
il geotermico qua e là va bene, ma ha i suoi problemi, e non si può nemmeno spremere troppo senno succede come in Nevada e Islanda che hanno sconquassato reti di geyser di km e km quadrati.
se poi oltretutto fai le centrali sul plateau di un vulcano attivo...
si.. farei molta pubblicità alla cosa.. su un isola lontana da tutto e da tutti ..
già.. replicabile anche da noi.. che vuoi che sia.. se li ci stanno 23 anni per il pareggio qui lo facciamo di certo in 2-3 anni
Un impianto geotermico viene solitamente utilizzato per produrre acqua calda/fredda, non per l'elettricità. A livello urbano sicuramente non serve agli abitanti di quelle isole... molto piu semplice , efficiente ed economico produrre acqua calda con qualche pannello scambiatore termico sul tetto o in giardino e relativa cisterna d'acqua.
Diverso il discorso di una centrale geotermica, che in prossimità di un sorgente di calore ad alta temperatura (cratere attivo, gaiser ecc. ecc.) permette di produrre vapore da utilizzare per far girare le solite turbine per produrre energia elettrica. L'impianto geotermico delle Hawaii pesca il calore a circa 2 km di profondità.. che non è proprio uno scherzo a livello impiantistico.
Per confronto, un impianto geotermico ad uso domestico, per l'acqua calda, viaggia a 100-150 m di profondita, costo sui 15-20 mila euro.
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