Un'altra centrale elettrica a gas sostituita da un accumulo Tesla, questa volta in Alaska
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 03 Marzo 2022, alle 09:31 nel canale Energie Rinnovabili
Ancora una volta un impianto di accumulo energetico Tesla va a sostituire centrali di supporto a gas, integrandosi con la rete locale e la produzione di energie rinnovabili
È entrato in funzione nella penisola di Kenai, in Alaska, l'ennesimo impianto di accumulo energetico marchiato Tesla, e composto da diversi Megapack, grandi batterie della dimensione di un container, equipaggiati di inverter e di tutto il necessario per metterli in funzione nel modo più semplice possibile.
Il nuovo impianto è composto da 37 Megapack, per un totale di 93 MWh. Considerato che l'inverter di ogni modulo gestisce una potenza di 1,5 MW, a fronte di una capacità di 3 MWh, la potenza erogabile dovrebbe aggirarsi intorno ai 45 MW. Tesla ha rilasciato un video per l'occasione:
L'impianto è gestito da una cooperativa locale, che l'ha voluto per diminuire la dipendenza dalle centrali di supporto a turbo gas, tipicamente usate per offrire picchi di energia quando altre fonti non sono sufficienti a soddisfare la domanda. In particolare l'impianto di Kenai si interfaccerà con le fonti locali di energia rinnovabile, risolvendo il problema dell'intermittenza della generazione.
Come rivelato nelle analisi di altre installazioni simili, i grandi accumuli mediante batteria hanno anche il vantaggio di tempi di intervento enormemente inferiore, così da poter essere utilizzati anche per stabilizzare la rete o per picchi repentini e ripetuti. Il progetto sarà anche molto interessante per la valutazione dell'efficacia in climi estremamente rigidi, proprio come quello in Alaska.
L'accumulo energetico è parte integrante del piano industriale di Tesla, che oltre a questi moduli offre anche i Powerwall e i Powerpack, di dimensioni rispettivamente domestiche e industriali. Di recente l'azienda di Elon Musk ha anche messo in piedi una nuova fabbrica dedicata ai Megapack, per arrivare a produrre fino a 40 GWh di accumulo ogni anno.
16 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLe centrali di supporto a gas forniscono energia in modo continuativo fintanto che il gas viene fornito. Tolte le medesime, le batterie Tesla dovrebbero supportare questi picchi usando l'energia accumulata dalle fonti rinnovabili durante i periodi di minore utilizzo.
Ok cool, ma che succede se il picco di richiesta è continuativo? voglio dire, ad un certo punto si scaricheranno, e a quel punto chi la fornisce l'energia?
Le grandi storage farm sono sicuramente una gran cosa per ottimizzare l'utilizzo energetico, ma si continua a proporle come sostituto delle centrali tradizionali, il che è concuettualmente sbagliato. Una centrale genera, potenzialmente per mesi/anni, una batteria si scarica.
Le centrali di supporto a gas forniscono energia in modo continuativo fintanto che il gas viene fornito. Tolte le medesime, le batterie Tesla dovrebbero supportare questi picchi usando l'energia accumulata dalle fonti rinnovabili durante i periodi di minore utilizzo.
Ok cool, ma che succede se il picco di richiesta è continuativo? voglio dire, ad un certo punto si scaricheranno, e a quel punto chi la fornisce l'energia?
Le grandi storage farm sono sicuramente una gran cosa per ottimizzare l'utilizzo energetico, ma si continua a proporle come sostituto delle centrali tradizionali, il che è concuettualmente sbagliato. Una centrale genera, potenzialmente per mesi/anni, una batteria si scarica.
Beh, questa è una valutazione che ha fatto a monte chi ha progettato l'impianto. Le centrali di supporto vengono attivate appunto come supporto momentaneo, e credo (ipotizzo perché non conosco i dati) che chi ha progettato il tutto avesse uno storico delle quantità di intervento e delle rispettive durate, sulla base delle quali ha dimensionato la fonte alternativa.
Le centrali di supporto a gas forniscono energia in modo continuativo fintanto che il gas viene fornito. Tolte le medesime, le batterie Tesla dovrebbero supportare questi picchi usando l'energia accumulata dalle fonti rinnovabili durante i periodi di minore utilizzo.
Ok cool, ma che succede se il picco di richiesta è continuativo? voglio dire, ad un certo punto si scaricheranno, e a quel punto chi la fornisce l'energia?
Le grandi storage farm sono sicuramente una gran cosa per ottimizzare l'utilizzo energetico, ma si continua a proporle come sostituto delle centrali tradizionali, il che è concuettualmente sbagliato. Una centrale genera, potenzialmente per mesi/anni, una batteria si scarica.
Penso che la centrale a gas non sia completamente sostituita, ma semplicemente messa in standby e utilizzata solo ondemand, infatti nel video dice "Homer Electric has relied on gas turbine to distribute power to the grid to reduce their reliance on gas turbines and add more renewable technology to the local grid a 93 MWh tesla megapack was installed. Megapack energy storege integrates with existing energy infrastructure to provide voltage support, enhance grid stability and reduce gas burn"
Leggi bene il mio post (ho editato con le frasi nel video), non è stata sostituita la centrale, ma affiancata dai Megapack di tesla
Una turbogas (come ogni altra centrale) produce energia (e può quindi anche sostenere la rete finché la fonte è disponibile), mentre un dispositivo del genere, che è un dispositivo di accumulo "semplice", l´energia la immagazzina, non produce.
Non è una centrale.
La domanda che sorge è, come la caricano ?
In più, sul tempo necessario all´operatività, se ne può parlare. Una turbogas è operativa nell´arco di minuti.
Da come leggo in altri commenti, probabilmente l´operatore di rete integrerà lo storage per diminuire l´uso della turbogas. Quindi tutt´altro che sostituita.
Ma perché tutto ´sto clickbait ogni volta ?
quello che dispiace è che da certe parti si voglia far passare questa soluzione come definitiva per tutto il mondo, aree ad alta industrializzazione comprese.
e questo è assurdo perché servirebbero centrali mostruosamente grandi (e conseguentemente altrettanto utilizzo di materie prime per produrle ed in futuro di energia per smaltirle)
Sarei curioso di sapere il costo di questo impianto e per quanto tempo sia in grado di alimentare la rete in oggetto.
Una turbogas (come ogni altra centrale) produce energia (e può quindi anche sostenere la rete finché la fonte è disponibile), mentre un dispositivo del genere, che è un dispositivo di accumulo "semplice", l´energia la immagazzina, non produce.
Non è una centrale.
La domanda che sorge è, come la caricano ?
In più, sul tempo necessario all´operatività, se ne può parlare. Una turbogas è operativa nell´arco di minuti.
Da come leggo in altri commenti, probabilmente l´operatore di rete integrerà lo storage per diminuire l´uso della turbogas. Quindi tutt´altro che sostituita.
Ma perché tutto ´sto clickbait ogni volta ?
c'è scritto che lo caricano con fonti rinnovabili, però che tipo di rinnovabili non è dato saperlo. e non mi stupirebbe che in momenti in cui tali fonti non siano disponibili a caricare queste batterie tampone provveda la centrale a Gas che è stata da esse "sostituita".
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