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Produrre batterie inquina? Tesla installa sulla sua fabbrica l'impianto fotovoltaico (da tetto) più grande del mondo

di pubblicata il , alle 08:45 nel canale Energie Rinnovabili Produrre batterie inquina? Tesla installa sulla sua fabbrica l'impianto fotovoltaico (da tetto) più grande del mondo

Produrre batterie è sicuramente un procedimento energivoro, ma Tesla vuole compensare il più possibile sfruttando l'enorme tetto della Gigafactory Nevada, coprendolo di pannelli fotovoltaici

 

La fabbrica Tesla conosciuta come Gigafactory Nevada è stata un fiore all'occhiello del settore, fin dall'inizio delle attività nel 2016. Usata in un primo momento solo come centro di assemblaggio per componenti prodotti altrove, dal gennaio 2017 è partita anche la produzione di massa di celle al litio, e successivamente anche quella di altri componenti necessari al powertrain elettrico Tesla.

Gigafactory Nevada

Si tratta ovviamente di processi industriali fortemente energivori, ma la Gigafactory Nevada è stata progettata per essere il più possibile autosufficiente proprio da questo punto di vista, in particolare grazie all'impianto fotovoltaico realizzato sul tetto.

Basandosi sui disegni originali del progetto, Tesla stimava che il gigantesco impianto avrebbe raggiunto una potenza installata di 70 MW, cifra poi ridimensionata a 24 MW, vista la decisione di bloccare momentaneamente lo sviluppo dei capannoni. Anche se così fortemente ridotto, l'impianto risulterebbe il più grande al mondo tra quelli che sfruttano i tetti di edifici, ma per un lungo periodo l'installazione di pannelli è stata ferma a un totale di 3,2 MW.

Gigafactory Nevada

Di recente però le foto satellitari, che vedete qui sopra, hanno mostrato un'improvvisa accelerazione, ed in poche settimane c'è stata una crescita importante. La decisione potrebbe essere scaturita da una maggiore necessità di energia della fabbrica, ora utilizzata anche per la produzione pilota delle nuove celle 4680 e dei primi esemplari del camion elettrico Tesla Semi.

Come comunicato più volte negli ultimi mesi, l'azienda di Elon Musk ha inoltre finalmente raggiunto volumi produttivi importanti anche per i pannelli fotovoltaici, aumentando sensibilmente il numero di installazioni negli Stati Uniti. Questa nuova disponibilità potrebbe far sì che i lavori sul tetto della Gigafactory siano completati entro la fine del 2022.

37 Commenti
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GLaMacchina17 Gennaio 2022, 09:18 #1
Questi numeri dicono ben poco su quanto questa fabbrica inquini o meno. Un dato più interessante sarebbe sapere quant'è la produzione di MWh annua e a quanto ammonta il consumo di questa fabbrica. Così almeno si potrebbe stimare l'impatto sul consumo energetico di questo particolare stabilimento. Poi per veramente poter dire qualcosa sulle batterie servirebbe avere molti e molti più dati. Il titolo dell'articolo é fuorviante.
barzokk17 Gennaio 2022, 09:21 #2
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Link alla notizia: https://auto.hwupgrade.it/news/ener...ndo_104014.html

Produrre batterie è sicuramente un procedimento energivoro, ma Tesla vuole compensare il più possibile sfruttando l'enorme tetto della Gigafactory Nevada, coprendolo di pannelli fotovoltaici

Click sul link per visualizzare la notizia.

E io che pensavo che una industria installasse un fotovoltaico per non pagare l'elettricità al distributore di energia locale.
Tanto più se l'impresa stessa lavora nel settore elettrico e dispone dei suoi pannelli fotovoltaici.

Sono gomplottista io, o questi articoli sono di una ingenuità disarmante ?
CrapaDiLegno17 Gennaio 2022, 09:35 #3
Ma sulla fabbrica che produce i pannelli fotovoltaici ha installato i pannelli fotovoltaici per rendere la fabbrica autonoma?
Altrimenti al costo dell'energia usata dalla Gigafactory bisogna sommare l'energia usata per produrre i pannelli solari.

Sfatiamo l'idea che la produzione di un pannello fotovoltaico sia gratuito energeticamente e che tutta l'energia che genera è positiva.
E' positiva solo DOPO che ha compensato l'energia necessaria per produrlo, compresa l'estrazione e la lavorazione di tutti i suoi componenti.

MI chiedo quindi quando davvero questa svolta all'elettrico e alle energie alternative sia davvero green dal punto di vista dell'energia (e quindi del relativo inquinamento).
barzokk17 Gennaio 2022, 09:44 #4
Originariamente inviato da: CrapaDiLegno
Ma sulla fabbrica che produce i pannelli fotovoltaici ha installato i pannelli fotovoltaici per rendere la fabbrica autonoma?

Ma figurati, come minimo i pannelli saranno subappaltati in Cina

Originariamente inviato da: CrapaDiLegno
Altrimenti al costo dell'energia usata dalla Gigafactory bisogna sommare l'energia usata per produrre i pannelli solari.

Sfatiamo l'idea che la produzione di un pannello fotovoltaico sia gratuito energeticamente e che tutta l'energia che genera è positiva.
E' positiva solo DOPO che ha compensato l'energia necessaria per produrlo, compresa l'estrazione e la lavorazione di tutti i suoi componenti.

MI chiedo quindi quando davvero questa svolta all'elettrico e alle energie alternative sia davvero green dal punto di vista dell'energia (e quindi del relativo inquinamento).

Macchè. Se la produzione è in Cina, non conta.
Là possono usare le centrali a carbone per avere elettricità, ma l'importante è mantenere le apparenze qui in Europa e USA.
Rubberick17 Gennaio 2022, 10:18 #5
Credo che il discorso sull'inquinamento sia un pò troppo prevenuto su certe cose.

Penso che decine di navi con tonnellate di container e consumo di olio pesante già bastino ad essere centinaia di volte più inquinanti della realizzazione di qualche pannello solare in termini di CO2 emessa.

Con la realizzazione di una fabbrica del genere, affinamento del processo produttivo e ottimizzazione degli sprechi andranno ad aumentare le performances per singolo pannello anno dopo anno.
GLaMacchina17 Gennaio 2022, 10:21 #6
Originariamente inviato da: CrapaDiLegno
Ma sulla fabbrica che produce i pannelli fotovoltaici ha installato i pannelli fotovoltaici per rendere la fabbrica autonoma?
Altrimenti al costo dell'energia usata dalla Gigafactory bisogna sommare l'energia usata per produrre i pannelli solari.

Sfatiamo l'idea che la produzione di un pannello fotovoltaico sia gratuito energeticamente e che tutta l'energia che genera è positiva.
E' positiva solo DOPO che ha compensato l'energia necessaria per produrlo, compresa l'estrazione e la lavorazione di tutti i suoi componenti.

MI chiedo quindi quando davvero questa svolta all'elettrico e alle energie alternative sia davvero green dal punto di vista dell'energia (e quindi del relativo inquinamento).


Ciao, leggevo di recente che il "energy payback time" (EPT) per i pannelli fotovoltaici a silicio e' di circa 2 anni. Ovviamente questo dipende da molti fattori, ma se stimi una vita utile di circa 30 anni significa che da un punto di vista energetico si ripagano in circa il 7% del loro tempo di vita, dunque per il 93% della loro attivita' producono a tutti gli effetti energia rinnovabile. Dicorso diverso e' per il "carbon payback time", dato che questo dipende molto anche dallo smaltimento del pannello e dalla produzione di CO2 dell'attuale mix energetico. Diverse tecnologie in via di sviluppo (come i DSSCs per esempio) promettono di dimezzare EPT e CPT rispetto al silicio.
dado197917 Gennaio 2022, 10:26 #7
Continua ad inquinare.
mackillers17 Gennaio 2022, 10:46 #8
Originariamente inviato da: CrapaDiLegno
Ma sulla fabbrica che produce i pannelli fotovoltaici ha installato i pannelli fotovoltaici per rendere la fabbrica autonoma?
Altrimenti al costo dell'energia usata dalla Gigafactory bisogna sommare l'energia usata per produrre i pannelli solari.

Sfatiamo l'idea che la produzione di un pannello fotovoltaico sia gratuito energeticamente e che tutta l'energia che genera è positiva.
E' positiva solo DOPO che ha compensato l'energia necessaria per produrlo, compresa l'estrazione e la lavorazione di tutti i suoi componenti.

MI chiedo quindi quando davvero questa svolta all'elettrico e alle energie alternative sia davvero green dal punto di vista dell'energia (e quindi del relativo inquinamento).


il tuo ragionamento è giusto, comunque si. un pannello fotovoltaico produce più energia di quella necessaria a produrlo, reperire le risorse e poi smaltirlo.

tendenzialmente ci vogliono un po' di anni, ma è comunque positivo a livello d'impatto ambientale che sia stato fatto.

poi ovviamente per loro è soprattutto un risparmio economico visto che i pannelli se li producono da soli.
ed ovviamente è anche una buona auto pubblicità.
Rubberick17 Gennaio 2022, 10:53 #9
Originariamente inviato da: mackillers
il tuo ragionamento è giusto, comunque si. un pannello fotovoltaico produce più energia di quella necessaria a produrlo, reperire le risorse e poi smaltirlo.

tendenzialmente ci vogliono un po' di anni, ma è comunque positivo a livello d'impatto ambientale che sia stato fatto.

poi ovviamente per loro è soprattutto un risparmio economico visto che i pannelli se li producono da soli.
ed ovviamente è anche una buona auto pubblicità.


...e quindi questa affermazione già di per se basta a giustificare qualsiasi investimento nel solare.

Considerando che loro essendo una ditta e anche grande li sfrutteranno al massimo della loro vita utile e faranno su manutenzione, non come un impianto casalingo scrauso e mal tenuto.
CrapaDiLegno17 Gennaio 2022, 11:17 #10
Originariamente inviato da: GLaMacchina
Ciao, leggevo di recente che il "energy payback time" (EPT) per i pannelli fotovoltaici a silicio e' di circa 2 anni. Ovviamente questo dipende da molti fattori, ma se stimi una vita utile di circa 30 anni significa che da un punto di vista energetico si ripagano in circa il 7% del loro tempo di vita, dunque per il 93% della loro attivita' producono a tutti gli effetti energia rinnovabile. Dicorso diverso e' per il "carbon payback time", dato che questo dipende molto anche dallo smaltimento del pannello e dalla produzione di CO2 dell'attuale mix energetico. Diverse tecnologie in via di sviluppo (come i DSSCs per esempio) promettono di dimezzare EPT e CPT rispetto al silicio.

Io sapevo che i tempi di pareggio energetico per i pannelli solari erano decisamente più lunghi. A meno che questi numeri non corrispondano alla produzione del pannello in pieno deserto africano 24/24h.

Oggi sembra che tutto quello che è legato all'elettrico e all'alternativo sia miracoloso.
Anni fa i numeri erano ben diversi, e difatti i costi per usare energie alternative erano enormi e dai risvolti pochi chiari (costi, impatti, risparmi reali, sostenibilità, adeguatezza e affidabilità.
Oggi invece, chissà come mai, è tutto "facile", l'energia prodotta da fonti "rinnovabili" e' coma una cascata sprecabile (vedi crypto, se non si usa quell'energia "pulita", si spreca, vedi auto pesantissime che tanto vanno con energia "pulita" prodotta da centrali a carbone/metano/petrolio e nucleare, la nova fonte "pulita" di questa transizione), e tutto funziona come un orologio.. finché ci sono gli incentivi a tenere tutto in vita.
Poi quando finiranno sarà esattamente come con il gas diversi anni fa o con il GPL adesso, o gli stessi pannelli solari che costava poco mettere perché l'Enel pagava fior fiori di quattrini l'energia immessa da essi: costi che aumentano rispetto a prima, numeri sulle rese e sui consumi che cambieranno (tornando a quelli di prima di questa imposta "rivoluzione".. e ma sarà tutto più pulito.. certo, certo, risparmio sull'emissione della CO2 calcolato sulla carta pari al 3% mondiale (se tutti usassero l'auto elettrica) superato dal un numero di auto vendute superiore che consumano più energia di prima per via del peso superiore.
E sto tralasciando i costi di inquinamento di estrazione e smaltimento dei materiali tossici come il litio, neodimio, berillio e altri bei materiali usati per i sistemi "puliti".
E poi si scoprirà che il PM10 lo producono anche i freni e i pneumatici, che si useranno di più sempre per il peso aumentato delle auto elettriche.

Tutto un non-sense fatto e creato per spingere verso una transizione che ha lo scopo solo di generare una nuova industria dell'auto altrettanto inquinante ma diversa da quella fallimentare precedente ormai arrivata a completa saturazione.

Per inquinare di meno c'è una e una sola opzione disponibile: consumare di meno. Punto.
Che se lo mettano in testa tutti i neo ecologisti.

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