Pannelli fotovoltaici lanciati nello spazio, che inviano sulla terra l'energia prodotta. La nuova sperimentazione cinese
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 20 Settembre 2022, alle 17:16 nel canale Energie RinnovabiliIl produttore Longi, insieme con diversi organi statali, ha iniziato la collaborazione per creare centrali fotovoltaiche spaziali, in grado di inviare sulla Terra l'energia sotto forma di microonde
Il campo delle energie rinnovabili sta subendo una spinta incredibile, ed uno dei maggiori player di settore è certamente la Cina, non solo come produzione, ma anche come livelli di adozione. Ora proprio un'azienda cinese, LONGi, si appresta ad iniziare una nuova sperimentazione per portare il campo del fotovoltaico a un nuovo livello.
In poche parole, LONGi vuole lanciare nello spazio dei pannelli fotovoltaici, creando una sorta di centrale di generazione orbitante, per poi rispedire sulla Terra sotto una qualche forma l'energia generata. Il progetto prende il nome di LONGi Green Energy Future Energy Space Laboratory, e inizia ora la fase iniziale di studio.
Il progetto vede la collaborazione dello Stato cinese, tramite la China Space Foundation, oltre al contributo degli scienziati cinesi della Xidian University nella provincia dello Shaanxi. I pannelli fotovoltaici in orbita avrebbero ottimi tassi di produzione, come già avviene su ogni struttura spaziale alimentata da fotovoltaico, per poi convertire l'energia in microonde, da sparare sulla Terra in direzione di una stazione ricevente, come quella che si vede nella foto qui sopra. A terra si procederebbe poi alla riconversione in elettricità.
Proprio i membri del team universitario hanno realizzato un prototipo in scala di come dovrebbe funzionare il tutto, con solo un unico problema: la tecnologia attuale permette di trasmettere l'energia nell'aria per soli 55 metri. La speranza è ovviamente che la ricerca possa portare nuovi sviluppi, ma nel frattempo LONGi testerà i materiali replicando in laboratorio le condizioni dello spazio orbitale.
Le difficoltà tecniche non solo le uniche da superare, ci sono anche quelle economiche. Attualmente un lancio con un vettore SpaceX costa circa 35-45 milioni di dollari, per trasportare in orbita un carico utile dal peso limitato, ed i lanciatori cinesi non hanno costi molto diversi. Vale davvero la pena cercare di produrre energia in orbita, con le perdite dovute alle conversioni di trasporto, con questi costi di realizzazione? Quel che è certo è che la ricerca spaziale porterà innovazioni nel mondo comune, come accade da sempre, ma un'applicazione diretta di questo studio appare complicata.
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13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuesto è vero per le trasmissioni dell'epoca.
Ora non conosco le specifiche del progetto cinese ma molto probabilmente useranno una trasmissione laser che alla distanza di un'orbita stazionaria è molto più gestibile senza bisogno di cose esagerate.
Poi tra il dire e il fare...
Teoricamente tantissimi, praticamente nessuno.
In linea teorica se riesci a creare realmente una "centrale" orbitante con gli spazi dello spazio potresti pensare di creare vari tipi di armi orbitali che non per forza sono "laser" o cose del genere ma anche roba molto più semplice come una barra di tungsteno che viene lanciata con un railgun e sfrutta anche l'energia gravitazionale.
Oppure senza andare sul catastrofico sfruttare l'energia per creare un potente disturbo nelle telecomunicazioni
Oppure altre migliaia di varianti più o meno fantasiose. Il punto è che ovunque ci sia energia, concentrata ed utilizzabile hai un'ampia pletora di opzioni per creare armamenti da roba semplice a roba complessa.
Ribadisco però che ad oggi è una pura fantasia lontanissima anche solo da essere sfruttata per ricaricare una pila a distanza figuriamoci per creare armamenti.
Ora non conosco le specifiche del progetto cinese ma molto probabilmente useranno una trasmissione laser che alla distanza di un'orbita stazionaria è molto più gestibile senza bisogno di cose esagerate.
Poi tra il dire e il fare...
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L'articolo parlava di microonde, ed io infatti parlavo di quello.
Il laser sarebbe un discorso diverso. Anche lì ci sarebbero problemi di efficienza..
https://youtu.be/OEYoY3NwF24?t=271
Il laser sarebbe un discorso diverso. Anche lì ci sarebbero problemi di efficienza..
Ma anche le micro-onde oggi sono diverse da quelle che c'erano all'epoca o meglio le microonde sono quelle sia chiaro ma la capacità di concentrarle in un fascio più preciso no.
Fermo restando che il problema maggiore rimarrà sempre l'atmosfera perché qualsiasi tipo di tecnologia che sia ottica o microonde dovendo attraversare tutti gli strati dell'atmosfera disperderebbe sostanzialmente tutta l'energia molto molto prima di avere la forza anche solo di arrostire un passerotto.
Per fare un esempio, il microonde di casa che ha una potenza notevole 900/1000watt riesce a cuocere solo in un ambiente compatto, circoscritto.
Se uno in laboratorio smontasse l'emettitore e lo punta contro qualcosa anche solo a 2 metri di distanza avresti già perso gran parte dell'energia ora immagina attraversare KM di atmosfera.
Il progetto di per se è ambizioso e interessante ma personalmente ritengo manchino ancora delle tecnologie di base per poterlo realizzare:
- un sistema di trasmissione dell'energia che non risenta dell'atmosfera.
- una tecnologia di pannelli che possa realmente reggere a lungo termine nello spazio perché ad oggi ricordiamoci che anche i pannelli che utilizziamo nello spazio hanno una vita molto più breve che sulla terra.
- un sistema per costruire, manutenere e gestire una stazione spaziale di produzione di energia che avrebbe dimensioni colossali perché anche qua al di la dell'esperimento poi se devi fare qualcosa di produttivo non è che può produrre 20kWh quindi avrà dimensioni importanti.
Insomma alla fine dei giochi mi sa tanto di spot cinese per far vedere che tentano roba futuristica ma lontanissima dall'avere anche solo una vaga e reale funzionalità.
Diciamo che già nel 1899 Tesla effettuò il primo esperimento del genere,
ma il problema, oltre a tutte le complicanze tecniche, risiede nell'irradiazione da
micronde, che di certo non è "salutare"
Secondo me la cina ultimamente sta dimostrando che in campo aereospaziale non ci sono solo gli stati uniti, ma anche loro ci danno dentro e non poco, quindi non mi stupieri se tra un tot di anni questo progetto divenisse realtà.
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