Ferrari dismette l'impianto di trigenerazione e accelera sulla sostenibilità energetica
di Rosario Grasso pubblicata il 02 Ottobre 2024, alle 10:31 nel canale Energie RinnovabiliFerrari ha spento l'impianto di trigenerazione a Maranello, segnando un passo importante nella transizione verso fonti di energia rinnovabile. L'azienda punta a ridurre del 60% le emissioni annuali di CO2 e del 70% il consumo di gas metano, grazie a una strategia che include il raddoppio degli impianti fotovoltaici e l'utilizzo di accordi di fornitura di energia verde
Ferrari ha compiuto un ulteriore passo verso il suo obiettivo di carbon neutrality entro il 2030, spegnendo l'impianto di trigenerazione situato nel suo stabilimento di Maranello. Questo impianto, attivo dal 2009, è stato dismesso con tre mesi di anticipo rispetto al programma iniziale, in linea con l'ambizioso piano di decarbonizzazione presentato nel 2022 durante il Capital Markets Day. La compagnia di Maranello lo ha annunciato con un comunicato stampa.
Un impianto di trigenerazione è un sistema energetico che produce simultaneamente tre tipi di energia, ovvero elettrica, termica e frigorifera, a partire da un'unica fonte primaria, tipicamente un combustibile come il gas naturale.
Con questa decisione, Ferrari prevede di ridurre del 60% le emissioni Scope 1 e Scope 2 e di tagliare del 70% l'uso del metano rispetto ai livelli precedenti. L'impianto, che fino allo scorso anno produceva circa 120 GWh di elettricità all'anno, rappresentava un esempio di tecnologia altamente efficiente, riconosciuto anche dal Gestore Servizi Energetici (GSE) per i risultati ottenuti in termini di risparmio energetico.
La dismissione dell'impianto si inserisce in una più ampia strategia di Ferrari che mira a sostituire progressivamente il consumo di gas con fonti rinnovabili. L'azienda ha già iniziato a espandere la capacità fotovoltaica nel sito di Maranello, con l'obiettivo di raddoppiare gli impianti e raggiungere una potenza installata di 10 megawatt di picco (MWp) entro il 2030, rispetto agli attuali 5 MWp.
Attualmente, il 40% del fabbisogno energetico dello stabilimento è soddisfatto da fonti rinnovabili, sia attraverso la produzione interna sia mediante contratti di fornitura a lungo termine (PPA) che garantiscono l'origine verde dell'energia acquistata. La restante quota proviene dalla rete elettrica, sempre con una garanzia di origine rinnovabile.
Per sostenere questa trasformazione energetica, Ferrari ha investito nell'aggiornamento delle infrastrutture elettriche dello stabilimento di Maranello. Tra gli interventi principali c’è stata la completa ristrutturazione della sottostazione elettrica e l'installazione di tre nuovi trasformatori da 40 MVA ciascuno.
Nel corso del 2023, inoltre, Ferrari ha registrato una riduzione del 4% nel consumo energetico complessivo rispetto all'anno precedente, passando da 1.580 terajoule (TJ) nel 2022 a 1.520 TJ. Questo calo testimonia il costante impegno dell'azienda nell'adottare tecnologie avanzate e processi più efficienti per l'approvvigionamento e l'uso dell'energia.
Benedetto Vigna, amministratore delegato di Ferrari, ha commentato con soddisfazione la svolta: “Il 30 settembre segna una data importante nel percorso verso la neutralità carbonica. Abbiamo spento il nostro trigeneratore e da oggi non useremo più gas per produrre elettricità nello stabilimento, ma ci affideremo esclusivamente a fonti rinnovabili. Questo è un ulteriore traguardo, che si aggiunge alle altre iniziative per l’efficienza energetica adottate negli ultimi anni. Sono orgoglioso del team e del lavoro svolto per perseguire questo obiettivo”.
5 Commenti
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e.. a pensar male.. visto che nell'articolo (copiato da altra rivista.. l'avevo letto questa mattina altrove..) viene citato il GSE per i TEE va ricordato che se era del 2009 ha avuto fino al 2019 i TEE e poi con la manutenzione 2/3 ha avuto la proroga di altri 5 anni e guarda caso quest'anno scadevano i TEE e da li perdeva gli incentivi.. inoltre una macchina che ha fatto già una grande manutenzione (nel 2019) e che adesso necessitava di un'altra grande manutenzione è stata spenta.
poi magari mi sbaglio .. ma le date hanno una coincidenza con i benefit del GSE che dire spaventosa è dire poco..
a pensar male si fa peccato ma...
fra l'altro.. dalle poche foto che hanno mostrato del cogeneratore.. era vecchiotto.. forse un CAT ? mi domando quanto efficiente fosse..
Capitalismo e sostenibilità ambientale non sono compatibili, così come economia e fisica.
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