Cingolani presenta la transizione ecologica: rinnovabili al 72%, via i sussidi ambientalmente dannosi
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 18 Ottobre 2021, alle 14:42 nel canale Energie RinnovabiliIl Ministro per la Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha presentato il piano italiano. Si punta con forza alle energie rinnovabili di ogni tipo, con l'intenzione di chiudere i SAD. Via anche a riforestazione e protezione dell'acqua
Dopo essere stato nell'occhio del ciclone per alcune sue affermazioni quanto meno ambigue, il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha presentato alla Commissione Ambiente del Parlamento un piano piuttosto ambizioso per portare l'Italia verso una progressiva decarbonizzazione.
Spicca il ruolo primario affidato alle energie rinnovabili, che dovrebbero passare dall'attuale quota odierna, orbitante intorno al 40%, al 72% entro il 2030. Un punto che viene considerato inderogabile e vero e proprio pilastro della transizione. Secondo quanto indicato dal rapporto del Ministro, sarà necessario installare 60-70 GW di impianti di rinnovabili, suddivisi tra fotovoltaico, eolico e offshore.
Al tempo stesso il Governo vuole dare un segnale chiaro e netto sulla necessità di diminuire le emissioni, e una prima mossa sarebbe la rimozione dei SAD (sussidi ambientalmente dannosi), che ad oggi elargiscono 19 miliardi di euro a sostegno dell'utilizzo di fonti fossili o di lavorazioni con sfruttamento di risorse naturali. Il Ministro pare deciso, ma chiede cautela: sono tanti i settori che sfruttano i SAD, ed è necessario ammorbidire il contraccolpo lavorativo e sociale.
Distribuzione Sussidi Dannosi e Favorevoli per settore, anno 2018 (fonte Movimento Consumatori)
Un settore che in parte utilizza tali sussidi è quello dell'agricoltura, al centro di una proposta di rinnovamento. Cingolani si è già consultato con Confagricoltura, e presto lo farà anche con Coldiretti, e vuole proporre l'uso massiccio del fotovoltaico sulle tettoie delle aziende agricole, nonché aumentare lo sfruttamento delle biomasse e delle deiezioni degli animali per la produzione di biogas e metano, oltre ad incentivare la sostituzione dei mezzi agricoli più vecchi e inquinanti.
Infine, l'ultimo punto, ma non meno importante, riguarda la salvaguardia naturale in generale, con una riforestazione diffusa, più biodiversità, più parchi e aree marine protette, ed una rinaturalizzazione del bacino del Po. E se si parla di acqua, Cingolani fa notare anche come il sistema idrico italiano sia in una situazione critica, con perdite che possono arrivare fino al 40%. È necessario intervenire per prevenire lo spreco e salvaguardare le falde acquifere.
16 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoci saranno le società di capitali che fanno produzione agricola, e normali famiglie che fanno i contadini. Non è che sia un mondo omogeneo.
E cmq dipende tutto dai modi. Si può anche dire: è obbligatorio consentire a terzi di installare sul proprio capannone impianti fotovoltaici, altrimenti si paga una imu maggiorata.
O semplicemente i capannoni senza fotovoltaico pagano l'1% di imu in più.
Già sono 2 possibilità molto diverse e che non danno nessun sussidio.
Insomma, dipende come si declina la norma.
A sentirlo parlare nei mesi scorsi mi ero fatto un'idea diversa, invece è sempre parte della pompagine Greta & C.
Eh per pannelli solari, monopattini e pale eoliche i soldi ci sono. Per volgari e semplici riparazioni di tubi dell'acqua no.
Quando arriva un'altra urlatrice alla moda che difende i diritti dei tubi? Solo cosi' li ripareranno...
te vedi iren allacciamenti con tubi del 20 e pressioni 6 bar: ma li mortee...
Ma sa di cosa sta parlando?
Bisogna parlare ora di nucleare, di micro centrali, di infrastrutture di distribuzione, di piani a lungo termine, altrimenti quando sarà tardi dovremo dipendere da altri.
Ah no, Greta ...
bisognava parlare [U]prima[/U] di nucleare, quando gli altri stati europei avevano mangiato la foglia...
...invece de fa i referendum a senso unico proprio dopo gli incidenti...
[SPOILER]e poi per il gas, tra parentesi, na volta non avevamo il canale privilegiato con gheddafi ? che fine ha fatto ? ce tocca andà fino in russia ? [/SPOILER]
E noi che si fa.. al posto di diversificare seguiamo il marketing per aumentare i costi .. ma veramente abbiamo ebeti al governo..
Ah scusate.. non è opinione mia ma dell’ENEA..
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