Accumulo industriale: Enel X e Magaldi Group presentano la batteria termica di sabbia
di Giulia Favetti pubblicata il 31 Marzo 2023, alle 18:25 nel canale Energie RinnovabiliEnel X e Magaldi Group uniscono le forze per decarbonizzare i processi industriali, sia italiani che esteri, attraverso una tecnologia semplice, estremamente economica ed eccezionalmente performante
"Abbiamo questa nuova tecnologia e la vogliamo esportare in tutto il mondo iniziando delle aziende italiane", così Augusto Raggi, responsabile Enel X Italia, ha presentato l'innovativo sistema MGTES, [Magaldi Green Thermal Energy Storage], brevettato da Magaldi e realizzato presso lo stabilimento di Magaldi Power nell'Area di Sviluppo Industriale (ASI) nel salernitano.
Si tratta di una batteria alimentata da un impianto fotovoltaico, in grado di immagazzinare energia e rilasciarla sotto forma di vapore ad alta temperatura.
"È una tecnologia italiana che sviluppiamo insieme all'ingegnere Magaldi. Questo ci fa molto piacere perché fa comprendere le potenzialità del territorio italiano; quello che si può fare sul territorio italiano con le imprese italiane con tecnologia italiana attraverso anche una fonte rinnovabile", ha sottolineato Raggi.
"Lo faremo anche attraverso accordi con il distretto industriale di Buccino. Per noi è fonte di grandissimo orgoglio, perché ci piace investire nel territorio".
La prima applicazione di MGTES sarà presso lo stabilimento di IGI, azienda alimentare che rifornisce il Gruppo Ferrero, a Buccino, nel salernitano; entrerà in funzione nella seconda metà del 2024 e aiuterà l'azienda a ridurre i propri consumi energetici del 20%, equivalenti a 1000 tonnellate in meno CO2 emessa annualmente.
Enel X fornirà questa energia in forma di vapore alle temperature e pressioni desiderate ai propri clienti industriali, riducendo il consumo di gas e stabilizzando il prezzo dell'energia termica.
Il sistema di stoccaggio è estremamente interessante anche dal punto di vista economico, con un prezzo al kWh sensibilmente inferiore a quello degli accumulatori al litio.
Creata dall'industria per l'industria, MGTES è scalabile e progettata per l'accumulo di energia a breve e lungo termine.
Il sistema è composto da moduli in acciaio coibentati, all'interno dei quali è contenuta sabbia silicea, e rappresenta una soluzione ecologica, che non contiene né produce inquinanti, in grado di sostituire tutti i combustibili fossili in quei processi che richiedono temperature da 120° a 400°.
Come, ad esempio, i forni usati nell'industria alimentare.
Durante la fase di carica la sabbia viene portata a 600 gradi, andando a creare un letto di sabbia fluidizzata, in grado di trattenere la temperatura per giorni.
Secondo i progettisti grazie alla coibentazione del modulo le perdite termiche del sistema sono trascurabili: meno del 2% ogni 24 ore di energia.
La fase di carica può avvenire in due modi, entrambi legati alle FER:
- usando l'energia elettrica prodotta da un impianto fotovoltaico, che arriva alla sabbia tramite una serpentina;
- usando l'energia termica [ricavata, ad esempio, da un impianto geotermico] attraverso uno scambiatore di calore.
Terminato il processo di fluidizzazione, la sabbia si accumula nella parte inferiore del modulo e la batteria può considerarsi carica.
Lo scambiatore di calore viene usato anche nella fase opposta, quando si preleva l'energia termica, sotto sottoforma di vapore surriscaldato che può essere ri-trasformato in elettricità sfruttando turbine a vapore.
La batteria campana peserà 125 tonnellate e sarà alimentata da un impianto fotovoltaico da 5 Megawatt, che permetterà di accumulare circa 13 MWh termici giornalieri.
"Dobbiamo permettere alle aziende di essere più sostenibili, di risparmiare e di essere indipendenti dal punto di vista energetico. Questa è la nostra ambizione e sono sicuro è l'ambizione anche del Cavaliere Magaldi con il quale abbiamo stretto questa partnership", ha proseguito Raggi.
Questa iniziativa rientra nel MoU [ndr Memorandum of Understanding, vale a dire Memorandum di intesa] siglato da Enel X e Magaldi Power e finalizzato alla ricerca di siti idonei e alla realizzazione dei primi impianti in Italia per la decarbonizzazione dei processi termoindustriali.
Durante la presentazione Francesco Venturini, Amministratore Delegato di Enel X, ha dichiarato "Innovazione e sostenibilità sono fondamentali per la decarbonizzazione. Ne abbiamo un'ulteriore prova ora con il sistema MGTES, che apre nuovi orizzonti nel campo dello storage energetico, in quanto è in grado di garantire elevati livelli di efficienza anche nei processi industriali che richiedono alte temperature; ciò è reso possibile da una tecnologia italiana che ha alle spalle una filiera italiana, e gli importanti risultati fin qui raggiunti aprono promettenti opportunità di sviluppo anche al di fuori dell'Italia".
Mario Magaldi, Cavaliere del Lavoro e Presidente del Gruppo Magaldi, ha aggiunto:
"La partnership con Enel X segna un traguardo importante ed è in linea con la mission della nostra azienda, che, da oltre 90 anni, è costantemente focalizzata sull'innovazione e sullo sviluppo di soluzioni affidabili e sostenibili per le industrie. In particolare, la tecnologia MGTES offre una soluzione rapida alla necessità di decarbonizzare i processi industriali e di sostituire il gas. L'Italia ha le risorse e il know-how necessari per svolgere un ruolo di primo piano nel settore delle batterie per l'accumulo di energia, che è fondamentale per produrre energia rinnovabile in modo continuo, e in questo modo contribuirà a rendere l'intero sistema stabile e sicuro".
Del MGTES aveva parlato anche il programma tv "Le Iene" lo scorso anno, come reso noto dalla Magaldi sul proprio sito ufficiale.
8 Commenti
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Bisogna capire se questa soluzione si differisce da quella finlandese. Ci sara' qualcosa di diverso dato i brevetti, ma la tecnologia base rimane la stessa.
Il mio dubbio rimane sempre lo stesso, ovvero l'efficienza, dato che in pratica questa batteria e' una macchina termica e sappiamo tutti (o almeno tutti quelli che studiano) che il rendimento di una macchina termica e' decisamente inferiore a quello ottenibile da altri tipi di macchine, come quelle elettriche...
Comunque potrebbe avere qualche uso, per esempio accumulare calore durante il giorno per poi darlo la notte. Ma farlo con una resistenza e quindi trasformare la nobile energia elettrica nella volgare energia termica è da trogloditi.
Vediamo se funziona ma l’efficienza non è molta
Il vantaggio è che dopo essere costata una follia in teoria è “gratis”
Vediamo se funziona ma l’efficienza non è molta
Il vantaggio è che dopo essere costata una follia in teoria è “gratis”
a questo punto tanto vale andare di solare termodinamico ed evitare la componente fotovoltaica del sistema
Vediamo se funziona ma l’efficienza non è molta
Il vantaggio è che dopo essere costata una follia in teoria è “gratis”
Tra l'altro una pompa di calore che movimenti una certa quantità di calore da una massa di aria o di terra con capacità termica C verso un ambiente da riscaldare con capacità sempre uguale a C richiede di andare sotto la TA di 600°C e quindi a -600°C (se fosse possibile).
Già le pompe vanno in crisi con TA di 5°C...
https://www.infobuildenergia.it/fin...eria-di-sabbia/
Bisogna capire se questa soluzione si differisce da quella finlandese. Ci sara' qualcosa di diverso dato i brevetti, ma la tecnologia base rimane la stessa.
Il mio dubbio rimane sempre lo stesso, ovvero l'efficienza, dato che in pratica questa batteria e' una macchina termica e sappiamo tutti (o almeno tutti quelli che studiano) che il rendimento di una macchina termica e' decisamente inferiore a quello ottenibile da altri tipi di macchine, come quelle elettriche...
l'obbiettivo è avere energia termica, quindi questo è un modo per produrla a partire dal fotovoltaico
ma per il solare termodinamico ti servono ettari di terreno per sfruttarlo, col fotovoltaico te ne serve molto meno. E poi una azienda agricolo può fare l'agrifotovoltaico dove coltiva e produce energia sullo stesso terreno e poi trasforma quell'energia in calore per trattare la coltura
gli accumuli di calore /caldo e freddo) si fanno da almeno 30 anni.
ricordo ancora negli anni '90 i primi accumuli da alcuni clienti.
il "vantaggio" è accumulare energia elettrica del FV sotto forma di calore per usarlo al posto del metano.
certo che l'efficienza è disastrosa ma siccome si parte da FV "gratis" le cose non interessano...
è un articolo alla fin fine e la Ferrero non ha problemi di soldi.
la cosa carina è che poi puoi trasformare di nuovo l'energia termica della sabbia in vapore e con il vapore ci fai energia elettrica (turbina a vapore resa 35%) o la usi in ciclo produttivo con uno scambiatore a piastre o un generatore di vapore.
il vantaggio è stoccare energia.. la resa lascia a desiderare ma eviti il metano.
un progetto per accumulo di calore lo avevamo fatto anni fa per togliere di mezzo il metano ma i costi non giustificavano assolutamente il fase out da metano quando lo si pagava 0,28 €/Smc (tutto compreso iva esclusa)
oggi con metano a 0,6-0,7 €/Smc (tutto compreso iva esclusa) è ovvio che il discorso è differente ma già oggi si puo' comprare metano a prezzi leggermente inferiore per il futuro e quindi è sempre un bilanciamento ecologia-economia
lasciamo ad altri aprire la costosa via e poi vedremo quando scenderanno i costi se sarà interessante o meno.
il vantaggio sulle pile è che non necessita manutenzione e sostituzione delle pile ma l'efficienza se serve EE alla fine del ciclo è devastante.. peggio di comprarla dalla rete (come efficienza non come costi)
[I][LIST]
[*]"eh ma le rinnovabili sono discontinue"
[*]"eh ma per le rinnovabili servono le pile cinesi"
[/LIST][/I]
o altre cazzate simili?
è evidente che con un minimo (ma proprio minimo) ingegno e riciclando soluzioni collaudatissime e low-cost e low-tech (sabbia!) i problemi [U]se si vuole[/U] si risolvono ed è facilissimo (volendo) andare a rinnovabili per l'80, il 90 o magari anche il 100%.
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