Schaeffler e Heinzmann consegnano le prime e-bike ibride seriali senza catena o cinghia
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 20 Febbraio 2023, alle 14:06 nel canale e-bike
Il progetto presentato più di un anno fa è pronto per la produzione in serie. La pedalata non è collegata a una trasmissione, e produce energia elettrica per alimentare il motore
Si chiama Free Drive, ed è il nuovo sistema di azionamento per e-bike progettato e realizzato da Schaeffler insieme a Heinzmann, ed ora arriva sulle prime flotte di cargo e-bike. È definito ibrido seriale poiché la forza umana lavora in serie, e non in parallelo, rispetto al motore elettrico.
Presentato durante l'edizione 2021 di Eurobike, Free Drive propone un concetto completamente diverso per il powertrain delle bici a pedalata assistita, eliminando di fatto... la pedalata.
O meglio, il conducente pedala come si è sempre fatto, ma il movimento centrale non è in alcun modo collegato alla trazione, tramite catena o cinghia, ma ruota libero simulando una certa resistenza. All'interno c'è il motore elettrico, sviluppato per l'appunto dallo specialista automotive Schaeffler, che funziona in maniera costante come un generatore.
L'elettricità generata dal rider viene quindi trasferita al motore elettrico, che fa muovere la bici. Se viene prodotta energia in eccedenza, questa finisce nella batteria, così che, proprio come nelle normali e-bike, il motore possa arrivare ad erogare i 250 W permessi dalla legge europea.
Tuttavia il movimento centrale è studiato per simulare la resistenza all'avanzamento, ma comunque con meno fatica rispetto a una normale e-bike, motivo per cui il sistema esordisce sulle prime flotte cargo, dove i compiti solitamente sono più gravosi per il conducente. Il primo cliente è CIP Mobility GmbH.
Free Drive inoltre consentirà una libertà progettuale mai sperimentata finora per le e-bike, proprio grazie all'assenza di collegamento meccanico fisico. Le configurazioni possono essere a due, tre, e persino quattro ruote. Anche la parte relativa al cambio perde complessità, poiché rapporti e cambio vengono gestiti dal software, e non più tramite la trasmissione. Tutte le componenti comunicano in modo "by-wire", tramite una connessione CAN.
10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe non pedali, si esaurisce la batteria e stai fermo. Se ricominci a pedalare, torni ad alimentare motore e batteria (e ti muovi)
ho il tuo stesso dubbio...
a proposito ma la batteria è il rimorchio dietro?
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Gli accoppiamenti meccanici di questo tipo hanno un rendimento meccanico prossimo al 100%, siamo intorno allo 0,98/0,99 tra tutto il gruppo corona/catena/pignone con opportuna lubrificazione
Disaccoppiando tutto con un “generatore” e poi un motore elettrico dall’altro lato la potenza in uscita sarà irrimediabilmente minore rispetto alla coppia immessa, visto che generatore /inverter/motore elettrico hanno perdite maggiori rispetto al semplice accoppiamento meccanico, posso ipotizzare qualcosa intorno allo 0,85.
Quindi all’atto pratico si avrebbe un sistema che aggiunge complessità e richiede più energia per compiere lo stesso lavoro
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