L'e-bike più famosa del crowdfunding è un disastro: pessima e l'azienda è fallita

Più di tre anni fa anche nelle nostre pagine vi avevamo parlato di Reevo, una e-bike proposta in crowdfunding, che prometteva caratteristiche rivoluzionarie, tra cui una in particolare: ruote "hubless", cioè senza raggi e con rotazione direttamente sul cerchio.

Ovviamente la bici aveva (ha) un aspetto futuristico, al quale si univano anche diverse caratteristiche tecnologiche, oltre ad una serie di accessori da poter agganciare al cerchio, che sarebbe rimasto immobile durante la marcia.

Come molti progetti sviluppati su piattaforme di finanziamento popolare, anche quello di Reevo ha avuto i suoi bei ritardi, ma quando finalmente le e-bike sono arrivate in mano ai primi utenti, questi non sono stati del tutto contenti, per usare un eufemismo. Un video uscito da poco su YouTube spiega bene la maggior parte dei problemi:

La Reevo è pesante, costruita con diversi materiali economici, per bilanciare gli alti costi di altri componenti, e ciò si traduce in un'esperienza di utilizzo pessima. La rotazione delle gomme, che avviene tramite cuscinetti distribuiti su tutto il cerchio fisso, produce parecchio rumore, e un attrito di molto superiore a qualsiasi bici normale, risultando impossibile da pedalare senza assistenza elettrica.

Il peso, e l'assenza di sospensioni, la rendono poi scomoda, anche contro banali sconnessioni, e il solo reggisella ammortizzato non basta ad attenuare questo problema. I freni poi sono insufficienti, economici, e allungano di molto lo spazio di frenata. Oltre a questi problemi meccanici, ce ne sono altri anche di natura software. La Reevo, se spinta a mano troppo velocemente, crede di essere in pedalata, per cui l'e-bike attiverà il motore, andandosene dalle vostre mani e viaggiando da sola fino a schiantarsi, lo si vede bene nel video di cui sopra.

Tutti questi non sono problemi che potranno essere sistemati, o eliminati in un futuro lotto, perché nonostante i milioni di dollari incassati, la società è fallita cercando di portare la bici sul mercato, e non è nemmeno dato sapere quanti dei contributori non abbiamo ancora ricevuto l'e-bike finanziata.