Tesla spinge il mercato delle batterie LFP : i cinesi comandano, i coreani cercano soluzioni
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 02 Maggio 2022, alle 09:50 nel canale BatterieLa batterie LFP vivono una nuova giovinezza, e potrebbero superare in quota di mercato le ternarie NCM. I produttori coreani cercano soluzioni per non perdere la competizione con i cinesi
Nelle ultime settimane abbiamo riportato diverse notizie riguardanti le batterie LFP, ovvero litio-ferro-fosfato. Più economiche, anche se più pesanti e con meno densità energetica, sono sempre più spesso scelte dai produttori di auto, soprattutto per quei veicoli dove lo spazio a disposizione nel pianale non è un problema, o dove la capacità della batteria è ridotta.
Abbiamo letto di Tesla, che ha quasi la metà della sua produzione con questa chimica delle celle, o anche degli analisti di mercato che vedono un sorpasso sulle altre batterie già nel 2023.
Attualmente le batterie LFP sono quasi esclusivamente in mano a produttori cinesi, come BYD o CATL, ed infatti anche quelle Tesla derivano da quest'ultima. Ai cinesi si contrappongono i produttori coreani, con i soliti noti come LG, Samsung, SK Innovation, e relative consociate, che sono tutti specializzati in NCM o NCA, quelle che sono dette celle "ternarie", a nichel-cobalto-manganese (o alluminio).
Con le LFP già salite al 36% di quota mercato durante il 2021, i coreani iniziano a sentire la pressione, poiché finora hanno deciso di ignorare la produzione di batterie con questa chimica, ma il rischio di perdere importanti fette di mercato è ormai concreto. La risposta più semplice sembrerebbe l'aggiunta nel proprio portfolio anche delle LFP, cosa che invece non sono intenzionati a fare, forse anche a causa della scarsa ricerca effettuata negli anni scorsi, il che causerebbe il doversi affidare a brevetti e licenze altrui.
Così le grandi sorelle coreane hanno deciso, quasi contemporaneamente, di puntare sempre sulle batterie ternarie, ma senza cobalto, il materiale più costoso. Per sostituirlo si pensa di aumentare la quota di manganese, una cosa che lo stesso Elon Musk aveva anticipato come possibilità futura. Da questa decisione ne conseguirebbe uno sconto sulla fornitura, per celle al litio che diventerebbero dunque NMM o semplicemente NM, e di nuovo competitive nei confronti delle LFP.
Questa decisione porta inoltre un risvolto collaterale, ma comunque importante: il cobalto oltre che costoso è anche inquinante da estrarre, e la sua scomparsa renderebbe le batterie in generale più sostenibili a livello ambientale.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPerché se si parla di un migliaio di euro è un conto, se la differenza è di 3 o 4.000 euro allora ok.
Avrebbero più senso invece in applicazioni svincolate dall'autotrazione (come l'accumulo domestico e industriale, le colonnine di ricarica ecc.), dove il peso non rappresenta un problema e i minori costi possono accelerarne la diffusione.
Sarebbe anche interessante capire in che percentuali queste batterie siano destinate al settore automotive e quante invece vadano in altre applicazioni...
Perché se si parla di un migliaio di euro è un conto, se la differenza è di 3 o 4.000 euro allora ok.
Avrebbero più senso invece in applicazioni svincolate dall'autotrazione (come l'accumulo domestico e industriale, le colonnine di ricarica ecc.), dove il peso non rappresenta un problema e i minori costi possono accelerarne la diffusione.
Sarebbe anche interessante capire in che percentuali queste batterie siano destinate al settore automotive e quante invece vadano in altre applicazioni...
Visto che ti vedo informato al riguardo, ma son sempre "pericolose" come quelle agli ioni di litio?
Capitano incidenti/incendi? Sì, come con tutti i prodotti meccanici, elettrici o chimici.
La percentuale di incidenti è rilevante? No. Non parlo di schiantarsi a 100 km/h contro un muro e poi stupirmi che prenda fuoco, parlo ad esempio di combustione spontanea... E nemmeno di robe cinesi prese su Alibaba a 1/4 del prezzo di mercato (così come non compreresti le pastiglie dei freni della tua auto su Ebay a 5 euro anziché 40 per risparmiare)
Su questo posso aggiungere qualche dettaglio anch'io.
Una batteria LFP è tendenzialmente meno pericolosa di una batteria NCM e decisamente meno pericolosa delle classiche batterie per cellulari.
Le batterie LFP danneggiate non "riescono" a prendere fuoco. Fanno fumo, si scaldano... ma non a sufficienza per prendere fuoco.
Purtroppo pesano... per cui condivido l'opinione di chi dice che sono ideali per applicazioni statiche.
Link con qualche info:
https://www.batterypowertips.com/di...ies%20available.
Questo filmato poi è spettacolare:
https://www.youtube.com/watch?v=Qzt9RZ0FQyM
Perché se si parla di un migliaio di euro è un conto, se la differenza è di 3 o 4.000 euro allora ok.
Avrebbero più senso invece in applicazioni svincolate dall'autotrazione (come l'accumulo domestico e industriale, le colonnine di ricarica ecc.), dove il peso non rappresenta un problema e i minori costi possono accelerarne la diffusione.
Sarebbe anche interessante capire in che percentuali queste batterie siano destinate al settore automotive e quante invece vadano in altre applicazioni...
Peró costano anche meno.
E' un tradeoff.
Visto che ormai si producono solo SUV, anche le LFP hanno il loro uso nell'automotive.
Una batteria LFP è tendenzialmente meno pericolosa di una batteria NCM e decisamente meno pericolosa delle classiche batterie per cellulari.
Le batterie LFP danneggiate non "riescono" a prendere fuoco. Fanno fumo, si scaldano... ma non a sufficienza per prendere fuoco.
Purtroppo pesano... per cui condivido l'opinione di chi dice che sono ideali per applicazioni statiche.
Link con qualche info:
https://www.batterypowertips.com/di...ies%20available.
Questo filmato poi è spettacolare:
https://www.youtube.com/watch?v=Qzt9RZ0FQyM
se per quello per applicazioni statiche ci sono batterie migliori tipo quelle di flusso dove l'aumento di capacità non costa praticamente nulla
Be', si... dipende dal tipo di applicazione statica.
Esempio: non puoi mettere una flow battery su un UPS domestico... mentre puoi mettere una LFP senza problemi.
Poi in una flow battery aumentare la capacità non implica automaticamente aumentare il picco di potenza erogata... che "può" essere una caratteristica desiderabile.
Poi anche secondo me le flow battery sono una idea fantastica e non capisco perchè Tesla e compagnia usano batterie al litio anche per grossi impianti industriali. Anzi: se qualcuno ha informazioni in materia sarei molto interessato a leggerle.
Oggi diamo per scontato che una berlina elettrica pesi 1800/2000 kg "a secco", ma ricordiamoci che l'equivalente a benzina ne pesa 1300/1500. Quei 500 kg di differenza li devi pur muovere, frenare ecc. e poterne risparmiare un po' ha benefici diretti (ad esempio, a parità di autonomia desiderata, usando una batteria da 70 kWh anzché da 80, con ulteriore riduzione delle masse)
Una batteria LFP è tendenzialmente meno pericolosa di una batteria NCM e decisamente meno pericolosa delle classiche batterie per cellulari.
Le batterie LFP danneggiate non "riescono" a prendere fuoco. Fanno fumo, si scaldano... ma non a sufficienza per prendere fuoco.
Purtroppo pesano... per cui condivido l'opinione di chi dice che sono ideali per applicazioni statiche.
Link con qualche info:
https://www.batterypowertips.com/di...ies%20available.
Questo filmato poi è spettacolare:
https://www.youtube.com/watch?v=Qzt9RZ0FQyM
grazie mille, è quello che intendevo. Le Lipo se bucate erano pericolose, una volta me ne ritrovai una gonfia all'inverosimile dopo un anno di fermo.
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