Tesla, arriva la firma su un nuovo accordo che potrebbe fare la differenza in futuro

Tesla ha in mano gran parte del mercato delle auto elettriche, ma questo non sta fermando i suoi piani di espansione. Per seguire però questa politica l'azienda deve anche saper trovare fonti di materie prime, soprattutto perché da ora in poi lo farà in veste di produttore diretto di batterie.

Proprio in quest'ottica si inserisce il recente accordo siglato con Magnis Energy Technologies, una società australiana esperta in batterie da vari punti di vista. L'accordo in cui Tesla è coinvolta riguarda i materiali attivi anodici (AAM).

Magnis sta realizzando una miniera in Tanzania dove prevede di ottenere grafite naturale in scaglie ad altissima purezza, e Tesla ha ora la prelazione per l'acquisto di quantità considerevole, per un minimo di tre anni, a partire dal febbraio 2025.

Magnis dovrà però trovare una location per costruire una fabbrica negli Stati Uniti, così da lavorare a braccetto con Tesla. Questa condizione è vincolante. Il materiale ad alta purezza di Magnis permette lavorazioni molto più semplici, senza trattamento termico e senza purificazione chimica tramite acidi. Inoltre questo tipo di anodo, dalla struttura cristallina con minime imperfezioni, garantisce prestazioni della batteria sopra la media.

Queste caratteristiche, nel caso Magnis riesca a compiere tutti i passi necessari, significherebbero per Tesla avere una grossa fornitura di un materiale più economico da trattare, e con prestazioni al top del mercato.